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ASHLEY'S POV


Era ormai giunta la sera l'ora dell'incontro tra me e Harry. Non mi ero ancora pentita della mia scelta, lo avevo chiamato stamattina per comunicargli le mie intenzioni, gli avrei parlato con il cuore. Volevo sistemare le cose con lui il prima possibile. Ero stanca di tutta quella situazione. Lo aspettavo fuori al bordello in modo da poter stare lontana da tutto quel casino, l'unica cosa che volevo ascoltare erano le voci della mia testa. Tremavo sperando di aver fatto la cosa giusta, tremavo perché avevo paura. Vidi la sua Range Rover nera accostarsi accanto ad un'altra auto. Niente in confronto la sua. Scese sbattendo con non creanza lo sportello, era anche più nervoso di me. Questo mi spezzava il cuore, vedere l'indifferenza dipinta sul suo viso e la rabbia nei suoi occhi, ero io la causa di tutto questo. Si stavo facendo la cosa giusta. Si avvicinò frettolosamente verso di me tenendo le mani nelle tasche della sua giacca nera, la sua preferita.
<< stamattina mi hai chiamato perché dovevi parlarmi di una cosa importante, di cosa si tratta? >> chiese guardando un punto oltre la mia spalla. Trovava più interessante fissare il muro che me.

<< non metterci tanto, devo tornare a casa>> guardò nervosamente dietro di se.
<<fretta?>> scherzai. Mi scrutò serio, capii che in quel momento non era il caso << Harry io... vorrei poter andarmene, sono stufa di essere una prostituta, è diventato troppo anche per me >> parlai con voce rotta. I suoi occhi verdi sembrarono scurirsi, scansò il suo viso dal mio, perplesso.
<< perché vuoi andartene? Non ti trovi più bene con la tua busta paga?>> ironizzò. Scossi la testa immediatamente, non era assolutamente per quello.
<< non è per quello... É per te, non posso più andare a letto con altri uomini per soldi capisci?>> Harry fissò attentamente i miei occhi lucidi << non riesco più a farlo, io ti amo e so bene che quello che ho fatto ha compromesso la tua fiducia, ma la colpa era solo della mia stupida gelosia nei tuoi confronti. Ho odiato Victoria dal primo momento che l'ho vista, li in piedi in camicia da notte con la tua giacca preferita a coprirle le spalle >> singhiozzai. Il suo sguardo sembrò addolcirsi << sai quel giorno quando arrivasti da me ubriaco e frustrato sapendo che nella tua vita sarebbe arrivata lei, mi sentii felice, felice di sapere che eri venuto a cercare conforto da me. E anche se l'abbiamo fatto per tutta la notte e per te era solo uno sfogo, io....mi sentivo comunque felice di sapere che io ero il tuo sfogo. E anche se per te era solo dello stupido sesso per me era qualcos'altro, per me è stato come se facessimo l'amore >> lo vidi irrigidirsi a quelle parole. Sospirò leggermente per poi riportare i suoi occhi verdi solitamente duri nei miei confronti, ma adesso in qualche modo comprensivi su di me << avrei fatto di tutto pur di renderti felice, volevo essere tua... So bene che questa è solo una fantasia >> ridacchiai per allentare la situazione, ma lui rimase serio. Impassibile e silenzioso.

<< alcune volte speravo che.. Tu provassi un giorno dei sentimenti per me, seppur minimi io ci avevo sempre sperato>> sussurrai con voce flebile << so bene che non avrei dovuto innamorarmi di te, ma non ho potuto evitarlo Harry... Ti amo così tanto amore mio >> lacrime amare e malinconiche attraversarono le mie gote non appena le mie mani accarezzarono dolcemente il suo viso splendido. Il suo petto incominciò ad agitarsi sotto il mio tocco delicato, chiuse gli occhi lasciandosi sfuggire un respiro tremolante << ti amo follemente e voglio starti lontana, per me è tutto fin troppo difficile. Vederti in questo posto e non poterti nemmeno parlare, per me è troppo. Voglio ricominciare una nuova vita, una vita che non comprenda la tua presenza>> si passò una mano tra i capelli, segno di nervosismo.
<< Ashley io ti conosco ormai.. Tu non vuoi questo, non vuoi andartene da questo posto, smettila di dire stupidaggini >> sbraitò a tre centimetri dal mio viso. Il suo respiro era pesante tanto quanto il mio.
<< perché non mi lasci semplicemente andare Harry?>> aggrottò le sopracciglia.
<< perché non è quello che vuoi! Non farmi arrabbiare e torna dentro!>> urlò strattonandomi per un braccio, ma io l'obbligai a voltarsi. Mi fulminò con lo sguardo << cosa non ti è chiaro di torna dentro >> scattò attirandomi a se con prepotenza. Quasi mi mancò il respiro per quel contatto ravvicinato.
<< sai cosa vorrei Harry?! Vorrei cominciare una nuova vita con te!, Sognavo che un giorno tu mi portassi via da qui, sognavo che un giorno scappassimo insieme in qualche posto selvaggio. Sarei stata la tua donna finché tu non l'avessi desiderato >> deglutì a quelle parole allentando la presa su di me << questo è ciò che realmente voglio, pensi di potermi accontentare? >> si staccò bruscamente da me.
<< ci sono state delle notti in cui avrei voluto farlo.. Avrei voluto portarti via con me >> la sua confessione mi lasciò spiazzata. Una bolla d'eccitazione crebbe all'interno del mio povero cuore. Sorrisi sghemba per poi avvicinarmi nuovamente a lui. 
<< e perché non lo fai? >> gli chiesi elettrizzata << possiamo farlo anche adesso se vuoi >> affermai tirandolo per un braccio. Ma mi bloccò.
<< l'amore per me ti sta consumando Ashley... sai che non posso portarti via con me, ho Victoria, devo prendermi cura di lei >> Victoria? Ma quell'uomo non doveva portarla via? Perché era ancora con lui? La bolla d'eccitazione che si gonfiò all'interno del mio cuore scoppiò violentemente. Prendersi cura di lei... Ridicolo. Era tutta colpa sua se adesso Harry era così cambiato nei miei confronti. 
<< prenderti cura di lei?Harry White che si prende cura di una donna>> dissi sarcastica << da quando e arrivata quella ragazzina ti comporti in modo strano!>> sogghignò. 
<< non è solo l'amore a consumarti, ma anche la gelosia vedo >> mi derise. Mi morsi ferocemente il labbro inferiore per poi incrociare le braccia al petto << ti da così fastidio sapere che lei è mia? >> provocò. Serrai la mascella irritata, guadagnandomi da parte sua un sorrisetto compiaciuto.
<< figuriamoci è solo una vergine puritana >> sputai con disprezzo.
<< vale più di te >> la difese. Chinai la testa al suolo non appena avvertii altre lacrime scendere sul mio viso.
<< non sono qui per parlarti di lei... Sono qui per chiederti il permesso di andarmene >> sibilai. La sua espressione sfacciata sparì non appena parlai.
<< ancora con questa storia >> sbuffò dandomi di spalle. A quel punto mi feci coraggio e glielo chiesi.
<< ammettilo che non vuoi che me ne vada! Infondo anche tu tieni a me >> fermò i suoi passi.
<< sono solo preoccupato per te >> sospirò << dove andrai? Cosa farai? Come posso essere certo che tu stia bene? >> i suoi occhi selvaggi mirarono i miei disperati.
<< mi inventerò qualcosa... Potrò sempre andare da mia madre>> picchiettò nervosamente il piede per terra.
<< sei sicura di quello che stai facendo?>> domandò. Sorrisi debolmente per rassicurarlo, annuii convinta << devo dimenticarmi di te>> dissi duramente. Scostò il suo sguardo dal mio.
<< vai a prendere le tue cose allora>> ordinò con voce piatta.
<< ho già tutto pronto>> comunicai. Lo sentii ridere sommessamente. 
<< eri così convinta che ti lasciassi andare?>> mili brividi mi attraversarono tutto il corpo, ma l'ignorai. 
<< si... Da quando hai deciso di odiarmi per ciò che ho fatto ho dato per scontato che per te vedermi fuori da qui ti avrebbe fatto solo piacere>> pronunciai con fatica quelle parole per poi avviarmi all'interno del bordello per prendere le mie cose. Le risate delle mie ex amiche cessarono non appena varcai la porta. Sorrisi con occhi lucidi camminando verso la mia stanza. Chiusi la porta e le loro risate continuarono spensierate. Non gli sarei mai mancata, lo sapevo. L'unico rimpianto che mi porterò dietro sarà Tiffany, sapere che per causa mia Harry la cacciò via, mi rimarrà sempre dentro. Mi schiarii la voce per ricevere attenzione dalle ragazze che si divertivano per conto loro, attenzione ricevuta non appena videro la borsa che stringevo tra le mani. 
<< Harry si è finalmente deciso a cacciarti via?>> chiese Savannah con aria derisoria. Vidi come il resto del gruppo tentava di trattenersi sul ridere. 
<< no...ho scelto io di andarmene, non posso più restare in questo posto, volevo soltanto salutarvi >> abbassai lo sguardo imbarazzata. Mi aspettai qualche commento, ma nessuna di loro parlò. Alzai la testa e me ne andai. Sorpresa, vidi ancora Harry fuori appoggiato al muro, i suoi occhi sembrarono vuoti tanto quanto i miei. 
<< ti ho chiamato un Taxi sarà qui tra cinque minuti >> m'informò con voce piatta.
<< credevo fossi andato via >> si spostò dal muretto.
<< resto qua finché non te ne vai >> quelle parole seppur semplici mi fecero sorridere. Lo ringraziai per il suo gesto carino. Entrambi fissavamo la strada deserta in attesa del taxi. Più si avvicinava il momento dell'addio, più il cuore mi andava in pezzi. Strizzai ferocemente gli occhi per evitare di piangere, avevo pianto abbastanza. 
<< non ti odio Ashley >> confessò Harry continuando a fissare la strada buia << sei sempre stata la mia preferita tra tutte, ma hai ragione....meriti qualcosa di meglio... non potrò mai darti quello che vuoi >> tremai sentendomi piccola al mondo. Respirai profondamente per calmarmi. 
<< hai mai provato qualcosa per me? >> chiesi con voce tremolante. Sussultai non appena mi ritrovai la sua fronte contro la mia, le sue mani ad accarezzarmi dolcemente le braccia.
<< solo attrazione...mi mancherai >> singhiozzai come una disperata gettandomi tra le sue braccia confortanti. Mi strinse forte a se non appena sentii un rumore di un auto. Le luci gialle e accecanti del taxi illuminarono il nostro abbraccio. Mi staccai riluttante da lui.
<< anche tu mi mancherai, amore mio>> gli sorrisi per poi avviarmi alla macchina che mi stava aspettando. La mano di Harry fermò i miei passi.
<< aspetta>> sussurrò tirandomi per un'ultima volta verso di lui. Le sue labbra premettero sulle mie violentemente, chiuse i palmi delle sue grandi mani sulle mie guance umide. Buttai a terra la borsa per circondare il suo collo con le mie braccia. Le sue mani strinsero fortemente i miei fianchi, mi gustai per un'ultima volta il dolce sapore della sua lingua e della sua bocca. Si staccò da me guardandomi intensamente << buona fortuna Ashley >> raccolsi da terra la mia borsa e poi entrai in auto. Salutai Harry dal finestrino. Memorizzando per un'ultima volta il suo bellissimo viso, le sue labbra che per me avevano un sapore.

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