Capitolo 2:Suono al campanello della casa nel bosco di Phoebe e gli altri.
Mi viene ad aprire Kail, sorridente.
«Ehi Amanda, ciao.»
Forzo un sorriso. Sono ancora un po' di triste di come ho visto Allie oggi.Pensavo stesse meglio, che avesse accettato la morte di mamma, ma ad essere sinceri come si può accettare la morte della propria madre?
Quando mamma è morta Allie aveva solo due anni. Allie non se la ricorda neanche, qualche volta, però, Adam le ha mostrato qualche foto.
Allie soffre molto per questa perdita, anche se io e Adam cerchiamo di darle tutto ciò che possiamo, e anche di più.
«Come stai?» Mi domanda facendomi entrare nella bella villa.
«Ehm.. bene. Tu?» Mento, sono davvero scossa da ciò che ho visto.
«Alla grande. Oggi viene il figlio di Charlie. Non lo vedo da anni ormai! Chissà come è cresciuto!»
Kail fa parte del gruppo da un sacco di anni, da quando ha perso entrambi i genitori sette anni fa. Kail è un po' come un altro figlio di Charlie Edwards, il nostro capo.
«Mh..»
Non ho intenzione di ascoltare le sue storie da ragazzo con il figlio di Charlie.«Ma a te non interessa?»
Che perspicace.«Non molto, no.»
Kail ridacchia e mi fa accomodare sul grande divano in sala.Penso che non mi abituerò mai del fatto che abbiano messo il divano nel centro della stanza. Di solito era sempre appoggiato al muro, ora invece al muro c'è un mobiletto.
Questa casa sembra una normalissima villa, se non si contano le telecamere, la palestra al piano superiore, decine di macchine e moto nel garage e delle armi sparse in casa.«Ti va di andare in palestra? Devo allenarmi, magari mi aiuti.» Propone Kail.
Annuisco e insieme ci dirigiamo al secondo piano, in fondo al corridoio, dove si trova la palestra.«Hai un incontro in questi giorni?» Domando guardandomi intorno.
«Sì. Non contro Sasha, tranquilla.»
Meno male, Sasha lo avrebbe disintegrato.«E contro chi sei?» Gli chiedo curiosa.
«La ex gang di Paul. Credo si facciano chiamare Tiger o cazzate del genere.» Ridacchia, sottovalutando la cosa. È tipico di lui.
«Io mi vergognerei a essere chiamata in quel modo.» Ammetto con un sorrisetto malevolo.
«Esatto!»
Kail si toglie la maglietta e resta solo in pantaloncini larghi della tuta.
Glielo concedo solo perché si deve allenare e perché è un bello spettacolo..«Hai intenzione di ammirarmi a lungo?» Mi domanda maliziosamente Kail. Kail è dolce e carino, ma è un maschio adolescente. È normale che sia anche un pervertito.
«Ammirarti? Cosa hai da ammirare?» Gli domando fissandolo negli occhi marroni e grandi.
Ridacchia e mi si forma un sorriso sincero in faccia, che cerco di reprimere prima che mi veda.«Dammi una mano. Conta le flessioni e gli addominali.» Dice buttandosi per terra, e inizia a fare stretching.
«Okay.»
Sparsi per la stanza ci sono almeno 10 tappetini viola, ben allineati e lontani tra di loro. Da un lato della palestra c'è anche un mobiletto dove ci sono sempre almeno tre o quattro asciugami puliti.
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You and me baby how about it?
Romance[COMPLETA] «Amanda sapeva che era sbagliato, ma lo voleva comunque. E quando Amanda vuole qualcosa, Amanda la ottiene. » Amanda è una giovane ragazza di diciotto anni. Vive in un quartiere schifoso americano con suo fratello maggiore, Adam, e sua so...