Capitolo 8:«Ehi, bionda. Dove vai?»
Come cazzo ha fatto a vedere che sono bionda al buio del parcheggio non si sa, forse ho i capelli fosforescenti.
Non mi fermo e continuo a camminare verso il pub, che mi sembra così distante dal parcheggio sotterraneo
«Ehi, ti ho fatto una domanda.» Dice un ragazzo davanti a me, sbucato da non so dove.
«E io ho deciso di ignorarla.» Ribatto cercando di usare la voce più sicura e ferma possibile.
Il ragazzo ridacchia e sento da qui che puzza di alcol.«Nessuno mi ignora ragazzina.» Dice avvicinandosi a me in modo lento e assolutamente inquietante.
«C'è sempre una prima volta, no?» Rispondo beffardamente e sul viso di lui spunta un sorrisetto divertito.
Si ferma solo quando tra di noi la distanza è minima, cerco di allontanarmi dal suo corpo e faccio un passo indietro ma velocemente mi tiene ferma con le mani sui fianchi. Nonostante il ragazzo sia ubriaco, e lo testimoniano l'odore nauseabondo e gli occhi arrossati, ha una presa salda e forte, il che mi porta a pensare che potrebbe far parte di qualche gang, o che comunque, fisicamente, è forte.
«Mi piacciono le ragazze come te.»
A quel punto è inevitabile per me provare un vero e proprio disgusto nei suoi confronti e mai come ora ho disprezzato l'odore di alcol.
Sporse il suo viso in avanti e io con un movimento veloce riesco a scansarmi, ma le sue mani cercano e trovano subito le mie e mi attira con uno scossone verso di lui, facendo così avvicinare i nostri petti. Le sue mani si posano poi sui miei fianchi e io cerco di allontanarmi da lui, ma mi tiene stretta mentre sento il suo respiro pesante farsi sempre più vicino a me.
«Cosa sta succedendo qui?» Una voce roca e bassa fa girare il ragazzo davanti a me e anche io sposto velocemente lo sguardo alle sue spalle. La figura possente di Sasha è in piedi dietro le spalle del ragazzo, ha le braccia incrociate al petto e un espressione indecifrabile sul volto.
Il ragazzo di prima ha riconosciuto sicuramente Sasha e sta cercando un modo per non farsela addosso, ma posso vedere come è nervoso dai suoi respiri irregolari e dalla pelle che emana più caldo rispetto a prima. Anche la presa sui miei fianchi si allenta poco a poco, fino a diventare nulla.
A quel punto la mia mano si muove da sola, in un gesto spontaneo, sulla nuca del ragazzo per dargli uno schiaffo forte che lo porta a fare qualche passo, in questo modo allontanandosi da me e facendomi respirare un po', e a massaggiarsi il punto dolente con la mano.
«Ehi!» Sbotta risentito il ragazzo girandosi verso di me.Ha anche il diritto di lamentarsi?
Arrabbiata, mi avvicino a lui e prima che possa tirargli un altro schiaffo sulla faccia e un calcio nelle palle, come avevo deciso di fare, Sasha si avvicina a noi e non mi ferma nel mio intento.
Non poteva mancare un commento da parte di Sasha sul calcio negli coglioni e mentre il ragazzo è a terra che si regge, io mi avvicino a Sasha in direzione del locale.Sasha però si avvicina ancora al ragazzo e gli tira un calcio sulle gambe mentre è ancora a terra, facendolo urlare dal dolore. Si china poi per dire qualcosa all'orecchio del ragazzo, ma non so sento anche se non sono poi così lontana da loro.
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You and me baby how about it?
Romance[COMPLETA] «Amanda sapeva che era sbagliato, ma lo voleva comunque. E quando Amanda vuole qualcosa, Amanda la ottiene. » Amanda è una giovane ragazza di diciotto anni. Vive in un quartiere schifoso americano con suo fratello maggiore, Adam, e sua so...