Capitolo 31

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Capitolo 31:

La sveglia suona insistentemente.
Che ottimo risveglio.

Apro un occhio e alzo la testa. I miei capelli, raccolti in una crocchia, tendono verso il basso e alcune ciocche bionde finiscono sulla mia faccia.

Spengo la sveglia e vedo Allie, di fianco a me nel letto, brontolare qualcosa. Non faccio molto caso a lei, essendo ancora molto addormentata.

Mi alzo controvoglia e sento il calore delle coperte mancarmi già messo un piede fuori.

«Merda..» Sussurro e mi metto la prima felpa che trovo sulla poltrona in camera.

Esco fuori da camera mia e chiudo la porta alle mie spalle. Raggiungo mio fratello in cucina e vedo le sue spalle larghe.

Ieri sera non ha fatto domande, era già andato a dormire. Mi aspetto perciò da parte sua un interrogatorio degno di nota.

«Buongiorno.» Biascico e mi siedo sulla sedia, in attesa di un caffè.

«Giorno.» Mi saluta sorridendo, non sembra essere dell'umore per una ramanzina. «Come hai dormito?»

«Bene.» Rispondo incerta. Ma che domanda è?

«E come è andata ieri sera?» Mi porge una tazza di caffè, non gliela avevo nemmeno chiesta. «Ti sei divertita?»

«Ehm.. Sì.» Faccio un colpo di tosse e sposto lo sguardo da lui. «Perché?»

«Niente.. Non posso chiedere alla mia dolce piccola sorella come è andato il suo appuntamento?» Chiede con un sorriso smagliante. A quest'ora del mattino?

«Di che merda ti sei fatto?» Mormoro in parte seria in parte no. Ruota gli occhi al cielo e mi prepara il resto della colazione.

«Vado a svegliare Allie e poi vado a lavoro.» Mi informa prima di scomparire dall'arco della cucina e andare in corridoio.

Alzo le sopracciglia e resto a fissare la porta aperta della cucina. Dopo qualche secondo mi riprendo e bevo il mio caffè.

«Buongiorno Amanda.» Borbotta Allie dopo qualche minuto, nel quale ho mangiato qualche biscotto.

«Giorno.» Le dico di rimando e proseguiamo la colazione in silenzio. Non sono il tipo da grandi chiacchierate di prima mattina.

Alle sette e venti mio fratello ci saluta, con un dolce bacio sulla fronte ad entrambe e va a lavoro. Non che il libraio sia il migliore mestiere al mondo, ma sta cercando qualcosa di meglio. Credo che Dana abbia convinto i suoi genitori a lasciar l'amministrazione e altre pratiche da fare ad Adam. O almeno così aveva detto di voler fare qualche giorno fa.

Dopo aver finito di fare la colazione, vado in bagno, faccio i miei bisogni, mi lavo i denti, mi sciacquo la faccia. Vado in camera per prendere dei vestiti e torno in bagno per cambiarmi, dove mi metto anche il deodorante e il mio solito profumo. Stamani indosso dei leggings e una felpa larga blu. Non mi metto nemmeno le scarpe e resto con i calzini ai piedi. Tanto tra poco dovrò portare Allie a scuola perciò dovrò vestirmi, che mi piaccia o meno. Mi metto come sempre il mascara ed esco dal bagno, proprio mentre mia sorella passa dal corridoio.

«Hai fatto? Posso andare io?» Domanda con voce bassa Allie e fa come per reggersela con le mani.

«Certo, vai.» Mi sposto di lato per farla passare e chiudo la porta, dato che lei corre verso il bagno e fa la pipì.

Sorrido e torno in camera mia. Poso il pigiama sul letto e sbuffo nel vedere la confusione che c'è in questa stanza. Stamani devo assolutamente metterla in ordine.

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora