Capitolo 24

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Ehi💙
Innanzitutto, chiedo scusa per il ritardo, ma sono state settimane impegnative e faticose per via della scuola e altro. Ecco qua un altro capitolo, spero vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate!

Le cose si faranno man mano sempre più interessanti dal punto di vista amoroso e non solo. Buona lettura. 🦋


Capitolo 24:

«Qual è il tuo più grande pregio?» Domanda Sasha curioso e prende con le mani una patatina dal mio piatto.

«Astuto. Vuoi farmi dire i miei punti di forza e i miei punti deboli per poi sfruttarli a tuo favore.» Dico senza riflettere, di istinto, ma, quando vedo il suo viso rabbuiarsi, subito cerco di rimediare aggiungendo: «Beh.. Riconosco quando le persone mentono.»

«Sempre?» Insiste perplesso.

«Sì.» Annuisco sicura e prendo un sorso di Coca Cola.

«Anche io.» Sorride furbamente e strizza l'occhio in maniera forzata e non rilassata.

«Se così fosse sapresti che non sto mentendo. E io so che tu stai mentendo in questo preciso istante.» Mantengo il mio sguardo fisso nel suo, per circa una ventina di secondi, prima che lui lo sposti.

«Wow. Affascinante.» Ammette divertito. «Faremo una prova perché non mi fido.»

«Okay.» Scrollo le spalle. «E tu invece?»

«Sono bravo ad attaccare le persone.» Questo però è più che assodato, io voglio sapere qualcosa di nuovo.

«Nient'altro?»

«Sono bravo a sparare.» Ruoto gli occhi al cielo quando lo sento dire l'ennesima qualità legata sempre però al suo lavoro. «Non fare quella faccia, non è colpa mia se non mi viene in mente altro.»

«Sarai sicuramente fare qualcos'altro. Per esempio, sai suonare uno strumento musicale?» Domando cercando di aiutarlo.

«No.» Prende un'altra patatina dal mio piatto e la immerge nel ketchup sparso sul suo piatto. «Perché? Tu sì?»

«Suono un po' il pianoforte.» Ammetto spostando lo sguardo su metà del mio panino nel mio piatto. «È da tanto che non lo suono, ma ero piuttosto brava.»

«Questo non me lo sarei aspettato.» Confessa sorpreso e sorrido subito seguita a ruota da lui. «Vuol dire che mi farai sentire qualcosa.»

«Mh, sì, potrei.» Mormoro soprappensiero. Mi concedo qualche secondo per studiare la sua espressione rilassata e calma, la pelle delicata e bianca del suo volto, le labbra rosee e piccole, i denti bianchi che sbucano di tanto in tanto e gli accenni di fossette ai lati della bocca.

«Quante lingue sai parlare?» Mi riprendo e gli chiedo dopo qualche secondo di silenzio tra di noi.

«Due. La mia e il francese.» Mi guarda di nuovo con nonchalance. «Ma questa non è "un'abilità".» Mima le virgolette.

«Certo che lo è.» Ribatto prontamente. «Anche io so parlare un po' di francese e un po' di spagnolo anche.»

«C'è qualcosa che non sei in grado di fare?» Mi guarda circospetto e un sorriso nasce sul mio volto.

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora