Capitolo 70

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Capitolo 70:


È lunedì sera e sto mangiando le mie amate Pringles sul letto di Sasha. Sarah è sdraiata accanto a me e ha i capelli neri raccolti in una disordinata crocchia alta.

Ha degli occhiali neri che le nascondo un po' la faccia e la testa piegata in avanti per leggere gli appunti di scuola.

«Si può sapere perché diavolo devo studiare questa roba?» Brontola lei e poi mi passa un foglio, così che possa ricontrollarlo.

«Hai scelto tu l'indirizzo della tua scuola.» Le rispondo io e le prendo di mano il foglio. Le controllo l'esercizio di grammatica e annuisco quando vedo che è tutto corretto. «Ti manca solo matematica, dai!» La rincuoro e le rendo il foglio con i compiti.

«Sì, meno male.» Sbuffa e rimette a posto il foglio corretto. «Sasha! Vieni qui!» Urla e dopo pochi secondi compare dalla porta di camera sul fratello.

«Che c'è?» Domanda lui con in mano una forchetta.

Ridacchio e anche Sarah è chiaramente divertita dalla decisione di Sasha di cucinare per noi stasera.

«Mi devi aiutare con matematica.» Gli ordina la ragazza e si mette a sedere sul letto. «Per favore.»

«Fa vedere.» Dice lui e si avvicina alla sorella. Si siede accanto a lei e legge il testo dell'esercizio.

Io mi perdo a osservarlo. A come i suoi capelli neri caschino sulla fronte in maniera disordinata, o come le sue sopracciglia si increspino quando sta ragionando. E lo strano vizio che ha di pizzicarsi le labbra con le dita quando è nervoso o pensa. Senza parlare della fossetta che sta mostrando ora, felice di essere riuscito a capire come si svolge l'esercizio.

«È semplice.» Premette lui e prende una penna dall'astuccio nero di sua sorella. «Devi solo risolvere questa equazione.»

«Già, ma come diamine la risolvo?» Sbotta risentita Sarah e indica con le dita smaltate di nero i numeri sul foglio.

«Amanda, potresti andare a guardare la pasta? Perché penso che qui ne avremo per un po'.» Mi chiede Sasha e io annuisco. Mi alzo dal letto e vado in cucina.

Accendo lo stereo che tiene in salotto e chiudo la porta del corridoio, così la musica non verrà sentita da Sarah e Sasha.

Mi sono portata dietro, in borsa, dei cd e sono orgogliosa di mettere il nuovo disco di Ed Sheeran: Divide.

Mentre la musica riecheggia nella sala e in cucina, dove mi trovo per controllare la pasta e spizzicare qualcosa. Nel frattempo, mentre canticchio, apparecchio la tavola per noi tre.

Non sono molto brava in cucina, ma per fortuna Sasha ha già fatto tutto il lavoro e non si è messo a fare nulla di complicato.

Mi siedo sul ripiano della cucina e mangio una carota. Prendo il cellulare e inizio a guardare la home di Instagram.

In quel momento mi chiama Jackie. Rispondo subito.

«Ehi.» Le dico e la sento urlare.

«Aaaamanda.» Guardo l'ora dell'orologio attaccato in cucina. Sono solo le otto, non può essere già ubriaca.

«Tutto bene?» Le chiedo confusa.

«Sì. Magnificamente. Splendidamente.» Strilla felice e ora sono sicura che non sia ubriaca. Non riuscirebbe a dire paroloni del genere altrimenti.

«Perché? Che è successo?» Mastico la carota e un capello mi finisce in bocca. Cerco di toglierlo con le dita, ma ogni volta scompare.

«Perché Nash mi ha detto che mi ama!» Esulta come una bambina. La sento ridere e poi un tonfo assurdo.

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora