Capitolo 19

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Capitolo 19:

I giorni passano e in poco tempo la fine di ottobre è arrivata, portando con se il freddo e il vento e l'aria gelata e tutte quelle cose che a me non piacciono per niente.

«Va bene, Adam. Sì, sì. Sto andando a prendere Allie con tua sorella, poi arriviamo a casa. Sì, sì. Prepara da mangiare anche per me che non faccio in tempo a pranzare dai miei oggi.» Dice Dana mentre guida, io le tengo il cellulare vicino al viso in viva voce, così può fare entrambe le cose senza rischiare di farci fare un incidente.

«Attacca pure.» Faccio come mi dice e poso il suo cellulare nella sua borsa tra le mie gambe. «Non aveva capito che andavo io a prendere Allie, come se non glielo avessi già ripetuto tremila volte.»

«Sai come è fatto.» In questi ultimi due mesi io e Dana abbiamo legato molto, anche perché dalla sera della cena è stata molte volte in casa nostra, diventando una presenza fissa e gradita, persino Allie ora è più tranquilla e più felice della ragazza di mio fratello.

«E dimmi un po', con quell'Alex? Come va?» Mi domanda maliziosa, ma non riesco a essere completamente sincera con lei. Sarà perché è più grande di me di due anni o perché è la fidanzata di mio fratello, ma non riesco a dirle tutto tutto. Questo non significa che non le ho parlato in questi ultimi mesi di cose che mi sono successe, come qualche uscita con Alex, il ragazzo che avevo incontrato al ballo con James e Charlie.

«Te l'ho già detto che siamo solo amici.» Alzo gli occhi al cielo, nonostante il mio tono infastidito un sorriso si fa strada sul mio volto.

«Sì, sì.» Dice con sarcasmo. «E con quell'altro? James?»

In questi mesi io e James ci siamo limitati a passare pomeriggi come due amici, non ci siamo più baciati né abbiamo più parlato dell'argomento. Diciamo che ci siamo conosciuti meglio e che ora lo conosco molto di più di prima, una cosa molto importante per me. Devo ammettere che mi piace la sua compagnia e anche lui è un bel ragazzo, ma lui non sembra essere così interessato a me. Qualche volta si è proposto di accompagnarmi da qualche parte o di fare colazione con me, ma non ci ha mai provato con me, non mi ha mai dimostrato che per lui ero più di una semplice amica.
Quindi, la paura di prendere una bella batosta, in caso mi fossi coinvolta ancora di più in una storia senza inizio ne fine, mi ha spinta a frequentare meno la casa di Charlie negli ultimi mesi.
I rapporti con le persone al suo interno sono rimasti ottimi, spesso mi sento al telefono con Kail e al bar ci incontriamo spesso, ma ho altri impegni al momento.

«Anche con lui sono solo amica.» Dana cerca sempre di instaurare un rapporto di amicizia tra di noi, ma delle volte rende imbarazzanti le situazioni, almeno per me.

«Quindi nessun ragazzo in vista per la dolce piccola Amanda?» Utilizza un soprannome che proprio odio e che in questi ultimi mesi ha copiato ad Adam, con l'unica eccezione che lui è ironico quando lo usa, mentre Dana sembra crederci sul serio. «Okay, forse solo piccola Amanda?»

«Nessuno.» Scuoto la testa e sorrido un'ultima volta prima di uscire dall'auto, ora parcheggiata di fronte alla scuola di Allie, per prendere mia sorella.

Mentre aspetto che esca dal grande portone, ripenso a ciò che ha detto Dana in macchina. Non sono interessata ad Alex ed, a essere sincere, l'unico motivo per cui avevo accettato di uscire con lui era stato proprio quello di far svegliare un po' James e ricordargli che se non si dava una mossa non avrebbe più avuto alcuna possibilità con me, in caso avesse voluto qualcosa con me.
Non ne abbiamo mai parlato di persona e perciò la situazione è poco chiara, mi maledico per non aver chiesto qualche spiegazione il giorno seguente di quei baci.
Non sono innamorata di James, ma mi ha stupita più volte, come quando siamo venuti a prendere Allie a scuola e siamo andati al McDonald, e poi le passeggiate sulla spiaggia. Mi era sembrato che ci fosse qualcosa in lui, forse mi ero solo illusa io e in realtà ciò che io pensavo fosse qualcosa di speciale, non era niente.
Ad ogni modo, è inutile pensarci ora e rimpiangere ciò che avrei potuto fare o dire, non l'ho fatto, pazienza. Di certo non sarà una grave perdita. Che poi lui potrebbe benissimo chiedere di me, mandarmi dei messaggi o assicurarsi che io stia bene, mentre da quelle poche conversazione che ho con Phoebe ho capito che a lui la mia assenza all'interno della casa non lo ha minimamente colpito.

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora