Capitolo 50

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Capitolo 50:

«Mi hai portato qui per farmi fuori e gettare il cadavere nel fiume?» Chiedo scendendo dall'auto e sentendo il rumore del fruscio dell'acqua.

«Meglio lasciar perdere i cadaveri, va.» Mormora con una leggerezza che non ha. Si vede dal sorriso forzato che mi ha mostrato che ciò che è successo due giorni fa è ancora vivo nella sua mente.

«Ti va se ne parliamo un po'?» Propongo titubante. È sempre stato riservato per certi versi e non vorrei che questa mia domanda lo portasse a chiudersi ulteriormente.

Resta in piedi di fronte all'auto parcheggiata in malo modo a fissarmi per una manciata di secondi, che a me sembra un tempo interminabile. «Sì.»

Non mi aspettavo questa risposta. In verità, non mi aspettavo alcuna risposta da parte sua. Sono contenta di questa sua decisione, ma cerco di non darlo a vedere e annuisco, trattenendo un sorriso.

«Prendi il telo, uomo.» Lo mando a prendere una coperta azzurra che si era portato da casa. In maniera giocosa.

Sasha sorride e torna di fronte a me con la coperta azzurra e bianca, la stende all'erba sotto un albero.

«Eh, no!» Esclamo appena vedo la postazione dove ha sistemato la coperta. «Io voglio prendere il sole.» Mi tolgo la giacca e la getto a terra insieme alla mia borsa.

«Oggi fa caldo.» Ribatte Sasha guardando il cielo azzurro e limpido.

«Già. E c'è anche il sole. È il momento adatto per abbronzarmi e togliermi questo pallore di dosso.» Indico la mia faccia, ora accigliata, e sposto il telo verso la parte al sole.

«Ma io voglio stare all'ombra!» Brontola Sasha e tira un lembo di coperta che tiene tra le mani.

«Vuoi avere una fidanzata che sembra morta?» Gli chiedo e tiro dalla mia parte il telo, tra noi conteso.

«Non voglio stare al sole!» Ripete Sasha e io alzo gli occhi al cielo.

«Okay.» Alzo le spalle e lui mi guarda circospetto. «Troviamo un accordo.»

«Sei troppo astuta per scendere a compromessi.» Assottiglia gli occhi e io sorrido divertita da questa sua diffidenza.

«Il telo è grande, troviamo una postazione che vada bene ad entrambi.» Gli propongo in totale pace.

«Qui?» Stende la coperta per terra e metà del tessuto è al sole, l'altra metà è all'ombra.

«Più a destra.» Osservo attentamente i suoi movimenti mentre fa come gli ho chiesto. «Un pò più a sinistra ora.» Ricevo da parte sua un'occhiata e uno sbuffo. «Vai, perfetto.»

«Ma è esattamente uguale a prima.» Dice Sasha guardando la postazione da me scelta.

«Dai, sono stanca. Sdraiamoci.» Mi siedo sulla coperta azzurra e bianca e aspetto che lui si metta comodo di fianco a me.

«Okay, io sono all'ombra.» Constata sedendosi accanto a me, ma con un po' di distanza, causata dai fasci di sole.

Sasha si toglie la giacca e si sdraia nella sua parte. Utilizza come cuscino l'indumento appena tolto e io lo guardo in silenzio. Si sente solo l'acqua del fiume scorrere e qualche animaletto muoversi.

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora