Capitolo 97

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Capitolo 97:

«Hai ascoltato anche fin troppa musica, secondo me.» Mi ripete Sasha e si passa una mano fra i capelli neri. «Possiamo uscire di qui?»

«Stai sempre a lamentarti.» Lo stuzzico e gli passo avanti per avvicinarmi al bancone dove si trova la ragazza di prima.

Le rivolgo un sorriso e lascio cadere alla cassa le cinque o sei cassette e poi poso delicatamente il vinile dei Beatles. «È tutto.»

La ragazza fa una smorfia dolce, che mi trasmette quasi tenerezza. Tiro fuori dalla borsa il portafoglio, ma Sasha mi anticipa.

«Metti via quell'affare.» Borbotta, alzo gli occhi al cielo.

«Dobbiamo sempre fare questa conversazione quando siamo a una cassa?» Domando puntando i miei occhi nei suoi.

«Fino a quando non lascerai perdere.» Ha pure il coraggio di farmi un occhiolino, da vero strafottente qual è. «Sono un tipo orgoglioso su queste cose.» Precisa a un tono di voce più basso.

Sento la ragazza sussurrare un «Oh, sì», ma subito fa un colpo di tosse per simulare. La guardo confusa, mentre Sasha cerca di non sembrare in imbarazzo.

«Paga lui.» Cedo guardando la ragazza, che ha pure il coraggio di guardarmi in faccia.

Non so chi sia, ma quel commento poteva anche risparmiarselo. A quanto pare, si conoscono. Ma non mi importa del perché o del come.

Distolgo lo sguardo, infastidita da non so cosa. Mi mordo il labbro inferiore innervosita, quando i miei occhi si posano su un giradischi lì vicino.

Mi ci avvicino subito e i miei passi risuonano per la stanza, il pavimento scricchiola sotto i miei piedi.

«Bellissimo.» Sussurro tra me e me guardando il giradischi. Sicuramente sarà di venti anni fa, se non di più.

«Andiamo?» Domanda Sasha raggiungendomi. Lo guardo e noto che ha preso lui il sacchetto con tutta la roba acquistata.

Annuisco, mi sistemo meglio la borsa sulla spalla e, dopo aver rivolto un veloce saluto di cortesia alla ragazza, ce ne usciamo da lì.

Camminiamo fino alla macchina in silenzio e, una volta dentro, mi rilasso sul sedile. Sasha prende posto accanto a me dalla parte del guidatore e mi passa il sacchetto con i cd. Io lo afferro velocemente e frugo dentro per prendere quello degli Oasis e subito lo metto allo stereo della sua auto.

Faccio partire la prima canzone. Talk tonight.

Sittin' on my own
Chewing on a bone
A thousand million
Miles from home.

Sasha esce dal parcheggio e si avvia per le strade deserte e parzialmente illuminate dal sole. Nonostante sia una bella giornata, qui la luce giunge in minor quantità a causa dei grossi edifici.

Batto le dita sulla portiera a suono di musica e chiudo gli occhi, beandomi della calma e tranquillità della canzone.

When something hit me
Somewhere right between the eyes
Sleeping on a plane
You know you can't complain
You took your last chance
Once again
I landed, stranded
Hardly even knew your name.

«I wanna talk tonight
Until the mornin' light
'Bout how you saved my life
You and me see how we are
You and me see how we are.» Canticchio tra me e me, muovendo appena le labbra.

Sento la mano di Sasha toccare la mia lentamente. Apro gli occhi e li punto direttamente nei suoi. «Che c'è?» Domando confusa.

«Se vuoi chiedermi chi era quella Tiffany non ci sono problemi, lo sai, no?» Fa un sorriso timido e piccolo, credo voglia mettermi a mio agio.

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora