Capitolo 30

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Capitolo 30:

«Andiamo a casa mia, allora?» Chiede a un certo punto Sasha.

Non mi ero resa conto che fossimo già arrivati in città e annuisco sicura, mentre lo vedo sorridere.

È così bello.

Parcheggia davanti casa e noto che è esattamente come mi aveva detto, non ci sono abitazioni o negozi vicino a lui perciò è abbastanza isolato e tranquillo come posto. 

Apre il cancello automatico ed entra nel giardino con l'auto. Scendiamo e raggiungiamo a passo svelto la piccola veranda spoglia.

«Il cancello automatico c'era già.» Mi spiega mentre prende dalla tasca le chiavi di casa e mi fa cenno di seguirlo. «La veranda devo ancora metterla apposto, ma considerato che l'ho da poco questa casa, mi sembra di aver fatto un gran bel lavoro.»

Quando accende la luce capisco a cosa si riferisce. La porta di ingresso dà sul salotto, con un bel camino, un bel divano nero di pelle e una televisione sopra a un mobile nero lucido. Sul divano è sparsa una coperta con il pelo rossa.
Mi fa segno di seguirlo e andiamo in cucina. È una piccola stanza, ma è ariosa. I mobili sono bianchi e lucidi e tutto è ancora molto nuovo.
Dalla cucina si va in un'altra stanza, un po' più grande, dove c'è un ampio tavolo di vetro trasparente con sei sedie intorno.
Dopodiché mi porta a far vedere le due camere da letto che ha, entrambe ben arredate. E infine i due bagni, uno dotato anche di una Jacuzzi.

«Complimenti, è davvero una casa stupenda.» Gli dico sinceramente una volta di nuovo in salotto.

Mi invita a sedermi sul divano e intanto sistema il fuoco del camino, che si era spento nelle ore che è stato fuori.

«Accendi pure la televisione e scegli un canale mentre io preparo qualcosa da bere e da mangiare.» Mi informa prima di uscire dalla stanza, ma lascia la porta aperta perciò può sempre sentirmi e vedermi.

Accendo la televisione e scorro i vari canali. Non c'è niente di bello in televisione a quest'ora, fino a quando non trovo The Addams Family. Sorrido come una matta nel vedere la casa enorme e oscura di Gomez e ancora di più nel vedere la piccola Mercoledì. Dio, che ricordi.

«Hai trovato qualcosa?» Chiede Sasha tornando dopo cinque minuti con due bicchieri di vetro in mano. «Vino rosso.» Mi porge il bicchiere, che afferro volentieri.

«Grazie.» Mormoro e batto una mano sul posto libero accanto a me sul divano. «Ho trovato la famiglia Addams alla tv.»

«Per questo hai quello stupido sorriso da psicopatica?»

Mi fingo offesa alle sue parole e gli tiro una pacca sul petto giocosa.
«Zitto. È stata la mia infanzia.» Ed è vero. Spesso io ed Adam guardavamo questo film e poi anche la serie che ne hanno fatto.

«Io l'ho visto solo una volta, ma non me lo ricordo più.»
Sorseggia il suo bicchiere di vino rosso e guardo il suo pomo d'Adamo muoversi.

«Beh, allora dovresti ringraziarmi per averti dato l'occasione per vederlo di nuovo.» Dico orgogliosa. «Adoro Mercoledì, quando ero piccola volevo essere come lei.»

«Inquietante e spaventosa?»

«Determinata e apatica.» Ribatto prontamente.

«Ah. Sì, anche quello.» Scrolla le spalle con disinvoltura.

«Per non parlare di Morticia e Gomez.» Dico sorridendo come una pazza di fronte al televisore. «Chi non vuole un amore come il loro?» Arriccio il naso e mi mordo il labbro.

«E com'è il loro amore?» Chiede sorridendo anche lui.

«Passionale e vero. Contro tutto e tutti. Sono strani, ma sono felici così, perché l'uno ha l'altra.» Gli spiego annuendo convinta.

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora