Capitolo 54:Da: Sasha
"Pronta per stasera?"Rileggo un paio di volte il suo messaggio. Sono sdraiata sul letto in camera mia. Stasera c'è la festa di Frank e tutto è pronto. Ammetto di essere un po' agitata.
Dopo la litigata di ieri sera con Adam non ho più avuto di parlargli. Ho chiesto a Jackie di tenere Allie questa sera, nonostante questo sia il suo unico giorno di ferie della settimana. Ovviamente, ha accettato. Ha fatto un po' di storie, ma si è resa disponibile lo stesso.
Mi alzo controvoglia e mi massaggio i capelli bagnati. Mi sono appena fatta una doccia e ho ancora addosso l'accappatoio. Sento bussare alla finestra di camera mia e mi affretto ad andare ad aprire all'unico che entra in casa mia da lì.
«Ehi.» Lo faccio entrare e subito richiuso la finestra.
«Ciao.» Mi dà un veloce bacio sulle labbra, poi, con un sorriso sul volto, mi squadra da capo a piedi. «Sono arrivato nel momento sbagliato?»
«No.» Mi allontano da lui e apro i cassetti del mio armadio. «Mi stavo preparando per stasera.»
«Sono solo le sette.» Guarda il suo orologio al polso.
«Le ragazze si iniziano a preparare molto prima.» Dico guardando i vari vestiti che ho appesi.
«A proposito di stasera.» Inizia lui con un tono di voce impossibilmente roco. «Qual è il tuo piano?»
«Come scusa?» Faccio la finta tonta.
«Martedì sera hai raccontato a tutti cosa sarebbe successo, ma non quello che farai tu. Allora? Qual è il tuo piano per farti portare nell'ufficio del padre?» Questa domanda mi stupisce da una parte e dall'altra me l'aspettavo.
Mi giro verso di lui e gli faccio cenno di sedere sul letto. «Non sono abituata a dire i miei spostamenti a nessuno.» Metto subito in chiaro e mi schiarisco la voce con un colpo di tosse. «Il mio piano è quello di sedurlo. Con una banale scusa andremo nell'ufficio del padre. Mi nascondo nel reggiseno la busta con il sonnifero e quando sarà distratto, perché lo sarà, lo metterò nel suo drink. Dopodiché, prima che possa fare qualsiasi cosa, sverrà.»
Resta qualche secondo in silenzio. «No.»
«No?»
«Non voglio.» Questa poi.
«Cosa pensavi? Che lui mi portasse nell'ufficio di suo padre di sua spontanea volontà? Che magari mi mostrasse il cassetto dove si trova il documento?» Domando sarcastica e mi alzo in piedi.
«No, ma nemmeno che tu dovessi scopartelo!» Quasi urla e quella frase mi scandalizza.
«Non era mia intenzione farlo! Dio, mi fai passare come una puttana!» Alzo la voce, forse un po' troppo, ma tanto siamo in casa da soli perché Adam è andato a quella stupida cena con Dana ed Allie è con Jackie.
«Non ho detto questo.» Si difende lui debolmente.
«Tutti voi pensate che io non possa farcela. Di qualsiasi cosa si tratti dovete sempre sottovalutarmi!» Esclamo inorridita da questa mia amara verità.
«Non ti sottovaluto per niente, Amanda. Tu sei brillante in qualsiasi cosa tu faccia.» Si alza anche Sasha in piedi, ma io neanche lo ascolto.
«Pensi che darei via il mio corpo così? Pensi che non mi importi di chi mi tocchi?» Chiudo gli occhi amaramente delusa da queste piccole verità che mi stanno venendo alla mente alle sue precedenti parole.
«Ohw, avanti. Amanda. Ora stai esagerando.» Sasha fa un paio di passi in avanti. Tende le sue mani verso di me. «Non ho mai pensato questo di te.»
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You and me baby how about it?
Romance[COMPLETA] «Amanda sapeva che era sbagliato, ma lo voleva comunque. E quando Amanda vuole qualcosa, Amanda la ottiene. » Amanda è una giovane ragazza di diciotto anni. Vive in un quartiere schifoso americano con suo fratello maggiore, Adam, e sua so...