Capitolo 55, parte 1

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Capitolo 55, parte 1:



Il viaggio per la Francia è andato nel migliore dei modi. Io, il Nonno e la Nonna siamo partiti con il solito largo anticipo, che contraddistingue le donne della famiglia Smith, la famiglia di mia Nonna.

Anche mia Mamma era solita arrivare sempre in anticipo prima di un viaggio. La Nonna ha parlato per tutto il tempo di quanto sarebbe stato bello una volta arrivati in Francia.

Il Nonno fingeva di ascoltarla, ma in realtà si era addormentato dopo i primi dieci minuti di volo. Sono rimasta solo io ad ascoltare le chiacchiere continue e assillanti di mia Nonna.

Prima di partire ho salutato Adam ed Allie, promettendo loro che sarei tornata con dei regali. Allie ha cominciato a saltare allegra.

Ho dovuto salutare Sasha molto velocemente, perché ero già abbastanza in ritardo. Mi ha promesso che ci saremmo sentiti tutti giorni al cellulare.

Ho chiamato Jackie e lei si è presentata sotto casa mia per un abbraccio, neanche stessi per partire per sempre.

Ho chiamato Kail per salutarlo, mi ha risposto abbastanza frettolosamente. Credo che abbia iniziato a sospettare di me e Sasha.

La prima cosa che farò quando tornerò dalla Francia sarà quella di presentare il mio ragazzo ai miei amici e alla mia famiglia.

Sasha è stato molto gentile con me in questi ultimi tempi e sono molto contenta di averlo conosciuto meglio e di avere instaurato con lui un rapporto meraviglioso come quello che abbiamo.

Ora sono appena atterrata all'aeroporto di Parigi. Non vedo l'ora di incontrare le mie zie e le mie cugine di qui. Inoltre, quando ero più piccola avevo anche creato delle amicizie con dei bambini Parigini. Spero di poterli incontrare di nuovo.

Mia mamma ha sempre adorato Parigi, la città natale di sua madre. Dalla prima volta in cui sono venuta qui in Francia ne sono rimasta innamorata.

Scarico la mia valigia dal taxi che ci ha portati dall'aeroporto a casa di zia Louise. Mia nonna ha i capelli raccolti in una crocchia e un fermaglio gigante a forma di fiore a tenerli perfettamente intatti. I suoi occhi color nocciola, così simili miei, sono decorati da un leggero strato di matita azzurra sulle palpebre.

Mio Nonno indossa la solita polo invernale colore marrone e il solito sorriso allegro, che lo ha sempre fatto riconoscere. Mia Mamma mi parlava sempre di suo padre come di un uomo dolce e affettuoso.

Appena varco il viale di casa di mia zia vengo accolta da mia cugina Thérèse. Thérèse è la nipote di zia Louise e ha un anno meno di me.

È una bella ragazza, con i capelli ricci e castani. Gli occhi sono verdi come quelli di mia zia. Credo che gli occhi verdi siano il simbolo della famiglia Smith.

Thérèse è magrolina e abbastanza bassa. Mi ricordo che quando ero più piccolina giocavo sempre con lei a bambole nella mansarda della casa.

«Amanda!» Urla con il suo accento francese. Parlare con lei è un po' complicato, nonostante passassi alcune settimane qui ogni anno.

Cerco sempre di parlare francese, ma qualche volta anche lei si cimenta con l'inglese. Thérèse ha un fratello più piccolo di 11 anni, di nome Mateo.

Con l'aiuto di mio Nonno e di mia cugina porto la mia valigia e la mia borsa nella stanza degli ospiti al terzo piano di quella grande abitazione in un bel quartiere di Parigi.

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora