Capitolo 81:Il mio respiro si spezza e finalmente vedo l'uomo di cui ho tanto sentito parlare nel corso degli anni.
«Lei è West? Quel West?» Domando sorpresa e la mia idea di rompergli un quadro o un vaso in testa si accende sempre più.
«Adoro quando la mia fama mi precede.» Commenta con ironia e mi fa segno di sedermi sul divano. «Su, sediamoci.»
Lo guardo confusa, ma faccio come dice e mi posiziono sul divano di fronte a quello su cui si siede lui.
«Diffidente come tua Madre, vedo.» Questa cosa che continui a tirar fuori i miei genitori nei discorsi mi urta.
«La smetta di dirlo. Ho capito, conosceva i miei genitori.» Poso le mani sulle mie ginocchia e sento i palmi iniziare a sudare. I suoi occhi mi scrutano con attenzione.
«Capisco perché Mitchell abbia perso la testa per te. Sei stupenda.» Dice, ma al contrario di lusingarmi, mi preoccupa e mi infastidisce questo complimento. «E, per favore, cara, smetti di darmi del Lei.»
«Okay, West.» Dico, ritrovando un minimo di arroganza. «Perché sei qui? Cosa vuoi da me?»
«Come già sai, sono stato io a mandare Gloria alla festa in discoteca di Sasha e l'ho pagata affinché lo provocasse. L'idea era quella di farti venire a vedere come il tuo ragazzo stesse bene anche senza di te.» Ammette, senza neppure vergognarsi per ciò che ha detto. «Ma lui era incredibilmente fedele a te. Mai successo.» Ridacchia, come se avesse detto qualcosa di divertente. «Hai il suo stesso dono, a quanto pare.»
«Suo?»
«Di tua Madre.» Risponde ovvio. «Una donna tanto bella quanto complicata. Non l'ho mai capita.»
Anche Papà me lo diceva sempre.
«Perché non vuoi che Sasha stia con me?» Chiedo, già sospettando la risposta.
«Tu lavori per un'organizzazione che mi è rivale e ho sempre odiato Charlie Edwards. L'uomo più senza palle che io abbia mai incontrato.» Fa un sorriso falso e freddo e si accende un sigaro in casa. So che può sembrare stupido, ma se fumerà in casa Adam si accorgerà dell'odore e inizierà a farsi domande.
«Non parliamo mai di lavoro io e Sasha.» Dico, cercando di non respirare l'odore acre del sigaro. «Non è mia intenzione sapere niente di ciò che fate a lavoro né tantomeno Sasha me ne parla. Siamo stati categorici su questo: niente a che vedere con voi.»
«Sai che ho fatto esplodere proprio stamani una pattuglia di polizia al confine della città?» Domanda, cambiando argomento. È antipatico quest'uomo perché cambia argomento con immensa facilità, una cosa che lo accomuna con Sasha. «C'erano degli infiltrati di Edwards.»
«Così come c'erano i tuoi.» Ribatto con durezza e ferma i suoi occhi scuri nei miei qualche secondo, prima di sorridere malignamente.
«I fratelli Gaultier sono morti.» Mi informa e appoggia la schiena al divano, mettendosi comodo. «Peccato, mi stavano simpatici quei due.» Scrolla le spalle e fa un tiro al suo sigaro.
«Non c'entra solo il lavoro, vero? A te non va giù che Sasha possa affezionarsi a me per altri motivi.» Lo sento, è così.
Se avesse voluto togliermi di mezzo lo avrebbe già fatto, avrebbe mandato qualcuno ad occuparsi di me e di Sasha, ma se è intervenuto lui personalmente deve esserci sotto qualcosa di importante. O forse ha deciso di rimboccarsi le maniche perché la persona importante in questo caso è Sasha.
«Hai fatto colpo, cara mia piccola Miller.» Spegne il suo sigaro su un mio cuscino, macchiandolo. Lo guardo schifata e vorrei dire qualcosa, ma tutto ciò che posso fare è pensare che dopo lo laverò. «C'è altro.»
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You and me baby how about it?
Romance[COMPLETA] «Amanda sapeva che era sbagliato, ma lo voleva comunque. E quando Amanda vuole qualcosa, Amanda la ottiene. » Amanda è una giovane ragazza di diciotto anni. Vive in un quartiere schifoso americano con suo fratello maggiore, Adam, e sua so...