Capitolo 18

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Capitolo 18:

A svegliarmi questa mattina sono i fasci di luci di sole penetrati dalle persiane, che mi finiscono direttamente sul viso ancora rilassato e assonnato. È davvero fastidioso svegliarsi in questo modo, non che esistano altri modi per svegliarsi bene, ma indubbiamente questo non è dei migliori. A quanto pare non sono l'unica ad essersi svegliata così, perché James emette uno sbuffo contrariato e si rigira dall'altro lato, cercando di trovare il buio.

Ai movimenti del materasso sotto di me, dovuto agli spostamenti di James, apro un occhio e subito vedo la parete color crema della stanza di James. Richiudo gli occhi, non so che ora siano, ma non sono mentalmente pronta per iniziare una nuova giornata, ancor di meno sapendo che stasera abbiamo la cena a casa di Dana, la nuova fidanzata di mio fratello.
Sinceramente sono curiosa di conoscerla, Adam ne sembra molto preso e non so bene la loro storia, ma se mio fratello sta bene e la smette di tartassarmi io non posso che essere favorevole a questa relazione. Di certo, anche se la ragazza mi stesse antipatica, non mi permetterei mai di obbligare mio fratello a lasciarla o a non frequentarla più, perché come ben sappiamo entrambi, siamo liberi di vedere e conoscere le persone che vogliamo noi.
Per questo, la mia mancata voglia di andare a questa cena non è dovuta al fatto che dovrò conoscere la nuova ragazza di Adam, ma più per l'idea di dover stare fuori da casa mia e dal mio letto. Non ho la voglia di uscire di casa, sopratutto considerando che a causa di questa stupida festa della sera precedente, sono stata fuori casa anche troppo.
Perciò apro entrambi gli occhi e mi metto a sedere sul letto, scostando dalle mie gambe le lenzuola leggere e stiracchiandomi un po'. Guardo il ragazzo al mio fianco, sdraiato con la pancia rivolta verso il materasso e la faccia sprofondata verso il cuscino.
Proprio mentre penso che sta ancora dormendo, mi conferma il contrario.

«Qualcuno chiuda quella cazzo di persiana.» Dice con voce rauca e bassa, ancora impastata dal sonno.

Mi alzo dal letto, assolutamente controvoglia, ma consapevole di dover andare via, e mi avvicino alla finestra. Noto subito che più chiusa di così non può essere e che per tanto la luce che entra dalle fessure delle persiane non può essere nascosta o evitata.

«È già chiusa.» Lo informo e mi schiarisco la gola con un colpo di tosse quando la sento più roca del solito. «Girati dall'altra parte.»

Io ho sempre fatto così e ha sempre funzionato.
Esco dalla camera di James e chiudo la porta alle mie spalle. Ancora mezza addormentata e passandomi una mano sugli occhi stropicciandoli, mi avvio verso la cucina.

Già in piedi e con un vestito azzurrino che le arriva fino a metà gamba c'è Phoebe, più sorridente che mai. Ha i capelli neri raccolti in una treccia che tiene su una spalla e gli occhi incollati al cellulare, mentre tiene in una mano una tazza e ogni tanto se la porta alla bocca.

Abbozzo un colpo di tosse per farle sapere che sono arrivata nella stanza e subito i suoi occhi neri si spostano sulla mia figura, sorridendo divertita, scommetto dal mio aspetto. Non sono mai stata particolarmente bella e ordinata appena sveglia.

«Buongiorno, Amanda.» Mi saluta alzandosi dallo sgabello della cucina e prendendo una tazza anche per me. «Ho del caffè. Credo che tu ne abbia bisogno.»

Vorrei risponderle ma non sono abbastanza sveglia per potergliene dire quattro.
«Un caffè va benissimo.» Mi trascino su una sedia del tavolo della cucina e appoggio un gomito su di esso e la testa sul palmo della mia mano. «Che ore sono?»

«Le nove e mezzo. Nash, Kail e Paul sono usciti sta mattina verso le sei. Sono andati a fare una cosa per il lavoro. Charlie dorme ancora e James.. James penso tu sappia bene cosa fa.» Mi informa e nonostante la stanchezza percepisco una punta di curiosità nella sua voce.

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora