Capitolo 48

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Capitolo 48:


È sabato sera e sono a casa di Jackie. Abbiamo cenato sul divano con dei panini del Mc Donald's e ora ci stiamo preparando per andare alla festa di Donatella.

«Guido io?» Le chiedo, già sapendo che lei sarà ubriaca a fine serata.

«Sì! Ah, Amy, mi sono dimenticata di dirti che stasera ci saranno anche i ragazzi. Tutti. Compreso James.» Mi dice mentre si infila il suo vestito aderente e, secondo me, esageratemente corto.

«Okay.» Le arriva a metà coscia, ma, essendo molto aderente e piccolo, si alza facilmente. «Senti un po'.» Le dico mentre la vedo faticare per entrare in quel cencio viola, nonostante lei sia molto molto magra. «Ma non pensi di far incazzare Nash con quel vestito?»

«Incazzare? No, perché?» Si acciglia e finalmente entra in quel vestito. «Sì! Ce l'ho fatta!»

«Vieni ti allaccio la cerniera.» Le dico e lei spalanca gli occhi.

«C'è anche una cerniera?!» Esclama incredula e si butta sul letto. «Santo cielo, ma perché non mi sono accorta di quanto fosse scomodo quando l'ho comprato?»

«Perché non lo hai neanche provato. Ti è piaciuto e lo hai subito comprato.» Le ricordo e la faccio sdraiare a pancia in sotto, così da poterle chiudere la cerniera sulla schiena.

«Non lo farò mai più, Amy!» Si lamenta ora, con la faccia spiaccicata sul materasso del suo letto.

«Non importa ora.» Mormoro mentre cerco di tirare su la zip, ma è incredibilmente dura e difficile. Rischio persino di cadere sul letto pure io. «Ce la posso fare.» Sussurro, ma mi rendo conto che se continuo a forzare così la zip finirò per romperla. Allora, mi siedo a cavalcioni sul corpo di Jackie e cerco di tirarle su la cerniera per l'ultima volta.

«Che cazzo fai?» Mi chiede lei, sorpresa della mia posizione.

«Sto cercando di farti entrare in questo dannato vestito!» Le dico mentre piano piano tiro su la cerniera.

«Ma non devi sederti su di me!»

«Shh! Ce l'ho quasi fatta!» Dico ad alta voce felice.

Proprio in quel momento entra sua zia in camera, senza neanche bussare, e si ferma con gli occhi sulla posizione in cui io e sua nipote ci troviamo.

«Ehm.. Tutto bene?» Chiede fissando le mie gambe appoggiate accanto al corpo steso sul letto di Jackie.

«Sì.» Le sorrido tranquillamente. «Sto cercando di farla entrare nel vestito.» Spiego annuendo e lei guarda la nipote con aria indifferente.

«Okay.» Ed esce dalla stanza.

«Merda, che figura.» Sento dire da Jackie, che ha la faccia spiaccicata sul materasso.

«Ohw, che vuoi che sia.» Le dico e riesco a tirare su la cerniera. «Ce l'ho fatta!» Esclamo soddisfatta e alzo le braccia in aria come se avessi vinto chissà cosa.

«Oh, sì, bene, allora puoi alzarti? Inizi a pesare.» Borbotta Jackie con quella sua vocina stridula.

«Ah sì.» Mi alzo in piedi e le porgo una mano per alzarsi.

«So che ti piace stare a cavalcioni sul tuo ragazzo, ma preferisco che tu non lo faccia con me.» Mi prende in giro Jackie e io le tiro una pacca sulla spalla.

«Ehi! Non sono io che mi sono fatta beccare fare sesso con un ragazzo del quinto anno nello stanzino del bidello.» Rincaro la dose e la vedo diventare rossa, quasi quanto i suoi capelli.

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora