Capitolo 78

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Capitolo 78:




«E lei che ci fa qui?» Chiedo velenosa indicando Gloria, incappucciata in una giacca verde militare e i capelli ricci sparsi dappertutto.

«È qui per spiegarci cosa diavolo le è preso quella notte.» Mi risponde Sasha allontanandosi da lei e avvicinandosi a me, pur restando a debita distanza.

Sono ancora scettica riguardo la situazione e non mi fido di lei. Non so cosa sia successo quella notte, so solo che lei sapeva che Sasha era fidanzato con me e questo non le ha impedito di provarci per tutta la serata con lui.

«Parla.» Le ordino e nel frattempo la trucido con lo sguardo. La vedo annuire e agitarsi sotto il mio occhio severo, ma sinceramente cosa si aspettava?

«Vuoi prima toglierti la giacca? Accomodarti?» Le chiede Sasha con tono fin troppo gentile, facendomi innervosire all'istante. Perché è così carino con lei?

«Penso che farà veloce per cui non ce ne sarà neanche bisogno.» Rispondo al posto suo e, ancora una volta, annuisce appena.

«O-Okay.» Mormora lei, visibilmente a disagio.

«Amanda, lei non è cattiva.» Mi dice Sasha riferendosi a Gloria tremante in piedi in mezzo alla stanza.

I capelli sono un ammasso di nodi e riccioli che le incorniciano il volto paffutello e dolce, che ha sempre fatto piacere ai bei ragazzi della città. Le gambe corte e piene sono fasciate da un pantalone aderente della stessa tonalità di verde dalla giacca che indossa.

«Lei no, io sì.» Mormoro senza neanche accorgermene. Grande, perché non chiudo la mia boccaccia ogni tanto? «Non è cattiva, ma intanto ha baciato il mio ragazzo.» Ribatto a voce più alta e so che in questo momento Sasha vorrebbe alzare gli occhi al cielo, ma si trattiene.

«Non è andata proprio così.» Prende parola Gloria, anche se sempre con difficoltà. «Io.. Sai che sono dovuta andare in Italia tempo fa, no?»

«Sì.» Rispondo e incrocio le braccia sotto il seno, attendendo un suo proseguimento.

«Non sono andata per mio piacere personale, Amanda. Sono scappata.» Ammette lei abbassando lo sguardo sulle sue ballerine nere sbiadite e sicuramente fredde.

«Scappata?» La incalzo e colgo l'occhiata che Sasha mi lancia; devo lasciarla parlare con i suoi tempi.

«Sì. L'ultimo anno del liceo ho avuto.. dei brutti incontri con alcune persone.» Spiega con la voce che si fa sempre più piccola.

«West.» Specifica Sasha, guardandomi negli occhi. 

«Sì. Lavoro per lui.» Alzo un sopracciglio alla sua rivelazione, non avendo paura di esprimere la mia sorpresa a riguardo. Gloria che lavorava per un'associazione criminale? E questo da quando? «Non proprio, insomma.» Cerca di spiegarsi meglio e nel farlo si tortura le mani. «Lavoravo per lui senza saperlo.»

«Gloria è stata sfruttata per un anno da West. Consegnava delle valigette contenenti soldi sporchi o droga senza, però, sapere cosa contenessero in realtà.» Mi spiega più concretamente Sasha. In realtà, so che non gli frega un accidente di lei, ma vederlo così sbrigativo nel chiudere la faccenda mi provoca un'ondata di sollievo.

«Quando ho scoperto che cosa contenevano in verità quelle valigette non ho più voluto averne niente a che fare. Pensavo fossero dei normali documenti da consegnare a degli uomini, niente di più.» Si difende Gloria. Sasha le mette una mano sulla spalla e la tranquillizza. Non riesco a trattenermi e questa volta alzo gli occhi al cielo al suo ennesimo gesto così gentile nei suoi confronti.

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora