Capitolo 56

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Capitolo 56:


Per quanto adori la Francia e le mie cugine parigine, sono contenta di tornare in America. Il volo terminerà tra un paio di minuti e finalmente sarò di nuovo sul suolo americano.

In questa settimana ho chiacchierato molto con Sasha per telefono. È stato incredibile come le ore passassero velocemente quando eravamo al telefono insieme.

Mi ha raccontato che con il lavoro le cose vanno bene. Il documento che abbiamo rubato era quello giusto e Frank non sospetta di nulla. Gli Hunter sono rimasti contenti e hanno fatto i complimenti al nostro gruppo per ciò che siamo riusciti a fare.

Mi anche detto che Marcus e lui hanno chiarito ogni divergenza, ma Marcus non è ancora felice al cento per cento per noi due.

Ho sentito anche Jackie, che mi ha detto alcune informazioni che mi hanno un po' fatto riflettere. Nash sembra aver intuito qualcosa sulla mia relazione con Sasha.

Le ho detto di cercare di convincerlo del contrario, poiché voglio essere io a dare la notizia ai miei amici. So per certo che non la prenderanno bene come Jody e Sam, ma so anche che loro tengono molto a me e dopo un po' ci faranno l'abitudine.

I miei Nonni mi riportano a casa e dopo aver salutato i miei fratelli e aver dato loro dei regali presi in Francia, se ne vanno sorridenti.

Ci hanno invitato a cena a casa loro una di queste sere, ma non abbiamo ancora stabilito il giorno esatto. Ovviamente i miei fratelli sono felici di questo, mentre io sono un po' scocciata dall'invito poiché le divergenze con mia nonna non sono diminuite.

Ci sono state molte volte durante questo viaggio in Francia in cui ho voluto rimanere zitta e far finta di niente, invece che risponderle male. Mia madre mi diceva sempre che bisognava contare fino a dieci affinché non rispondessimo alle provocazioni di mia Nonna.

Il Nonno mi ha detto che la Nonna non è una persona cattiva e che sono io che la prendo troppo sul personale. Volevo ribattere, ma non posso essere arrabbiata con un uomo tanto affettuoso e gentile come lui.

E ora sono sdraiata nel mio amato letto matrimoniale in camera mia e osservo mia sorella minore dormire con i capelli sparpagliati sul cuscino e la bocca leggermente spalancata. Le accarezzo i capelli e le sue palpebre fremono.

Ha il piumone fino al mento e ogni tanto arriccia il naso come se stesse sognando qualcosa. Mio fratello Adam, appena sono tornata in America, ha voluto chiarire la discussione che avevamo avuto ormai una settimana fa.

Devo dire che ormai non mi interessava più niente di quella piccola litigata, ma ho apprezzato il fatto che me l'abbia voluto parlare, anche se ero abbastanza stanca dopo il viaggio di ritorno.

Si è scusato per il comportamento poco collaborativo -sue testuali parole- e ha detto che apprezzava molto il mio sforzo per aiutarlo per un futuro migliore.

Abbiamo parlato molto, prima che io mi coricassi, e mi era mancato avere un dialogo con una persona matura, simpatica e solare come mio fratello.

Ha detto che ci penserà su riguardo l'università. Gli farebbe piacere, ma vuole prima essere sicuro di iscriversi. A me farebbe molto piacere poiché sono sicura che mio fratello meriti di più di un futuro come bibliotecario in un quartiere americano sconosciuto come il nostro.

Mi ha raccontato che in questa settimana in cui sono stata assente le cose non sono cambiate e sono state abbastanza noiose. Ha detto che mancava il solito pepe di cui io coloro le giornate.

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