Capitolo 77

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Capitolo 77:

«Okay, la cosa sta diventando ridicola.» Sbotta Jackie sedendosi sul letto in un movimento poco aggraziato. «Sono due settimane che non vi parlate.»

«Cosa posso farci, Jackie? Gli avevo detto che lo avrei rivisto solo quando mi avrebbe dimostrato che non mi ha tradita, quindi, visto che invece è successo, direi che non lo dovrei vedere mai più.» Scrollo le spalle, ma non sono sincera con me stessa. Anche solo l'idea di non vederlo più mi dà alla testa.

«Non sai quel che dici.» Mormora lei scuotendo la testa desolata. «Ti ha riempita di attenzione in queste due settimane. Ti ha comprato un nuovo vestito stupendo, ti ha regalato un mazzo di rose rosse e ti ha portato i muffins sotto casa per quasi un'intera settimana!»

«Jackie, so anche io quello che ha fatto per me questa settimana e lo ringrazio, davvero.» La guardo sbuffare e sorrido. «Smettila, Jackie. Pensa un po' al tuo di fidanzato.»

«Cosa vuoi che ti dica? Le cose con Nash vanno stranamente alla grande. Non litighiamo più da ormai una settimana. Un record per noi.» Dice ridendo e strizza l'occhio.

«Hai più saputo niente di James?» Le chiedo curiosa e il suo sorriso si affievolisce.

«In verità, sì.» Inizia incerta e si prende le mani tra di loro sul suo grembo. «Ieri l'altro sera.»

«Come sta?»

«Bene.» Si corregge quando poi si ricorda del suo attuale stato. «Cioè, non proprio.»

«Si rimetterà.» Scrollo le spalle e mi sdraio sul letto in camera mia accanto a lei.

«L'altra sera è successa una cosa, in verità.» Mormora cautamente, non da Jackie. «Al locale, intendo.»

«Se è per il pugno che Nash ha tirato a Oscar, te lo dico, questa volta ha fatto bene. Oscar è un pezzo di merda e poi avevano dei conti in sospeso.» Ma capisco dal suo viso che non intende raccontarmi di quell'avvenimento.

«No, non è quello.» Scuote la testa e mi guarda di sottecchi. «Al locale c'era Sasha.»

Il mio cuore perde un battito nel sapere che il mio Sasha fosse proprio lì, nel luogo dove io sono abituata a passare quasi tutte le mie sere primaverili.

«Che ci faceva lì? Stava bene?» Domando, cercando di risultare disinteressata, ma mi è impossibile.

«Sì, stava bene.» Gioca con le sue stesse dita e non sposta lo sguardo da esse. «Si è incontrato con Gloria. Hanno parlato e bevuto birra a un tavolo. Mi ha anche salutato. Quando è venuto a pagare abbiamo fatto una piccola chiacchierata.» Strabuzzo gli occhi e mi tiro su a sedere. Sto per assillarla di domande, ma lei mi anticipa. «In teoria, non dovrei neanche dirtelo. Mi ha detto di mantenere il segreto, ma.. vedo quando stai soffrendo per lui, nonostante ti ostini a nasconderlo, e io.. non posso non dirti tutto.»

«Racconta. Ora.» Le ordino con tono solenne.

«Okay, okay.» Si siede anche lei e finalmente smette di giocare con le sue mani, cosa che fa sempre quando è nervosa. «Quando l'ho visto entrare con Gloria mi sono subito chiesta cosa diavolo ci facesse con lei ed ero già pronta per dirgliene quattro. Poi si è avvicinato al bancone e ha ordinato due birre. Gliele ho date e prima che potessi aprire bocca ha detto che aveva un piano, che voleva parlare con Gloria per capire cosa diavolo le fosse passato per la mente quella sera e mi ha ripetuto quello che ha detto anche a te, ovvero che ti ama e che non ti tradirebbe mai.»

«Ha detto altro?» Domando speranzosa, voglio sapere di più di lui e mi manca tantissimo non sentirlo raccontare tutto ciò che gli succede o come si sente.

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora