Capitolo 27

1.2K 37 30
                                    



Capitolo 27:


Sono passati cinque giorni dal rientro in città di Sasha e non ho ancora avuto modo di vederlo. Non che sia un problema, mi piace la sua compagnia ma non è indispensabile.

Appena tornato in città mi aveva mandato un messaggio per chiedermi se volevo uscire con lui per andare a quella mostra di cui mi aveva accennato qualcosa prima di partire. È stato un gesto carino da parte sua, ma la madre di Dana è ancora in ospedale e io devo badare giorno e notte ad Allie e preparare il cibo per quando Adam e Dana stanno via tutto il giorno.

«Amanda!» Mi chiama mio fratello dal salotto, perciò lascio la mia camera e il cellulare sul letto per raggiungerlo. «Eccoti.» Dice quando mi vede arrivare e cerca per la stanza qualcosa.

«Cosa stai cercando?» Domando e forse lo posso aiutare a fare prima. Deve passare a prendere Dana per andare all'ospedale e Allie è in bagno.

«Le chiavi dell'auto. Le avevo in mano fino a poco fa.» Mormora infastidito, capisco cosa prova, capita spesso anche a me.

Guardo in cucina e le trovo sul tavolo, probabilmente non aveva cercato di qua ma solo in salotto. Lo raggiungo e gliele lancio.
«Eccole.»

«Ohw, grazie Amanda.» Se le rigira tra le mani e mi guarda. «Io allora vado. Credo che faremo un po' più tardi io e Dana stasera perché sua mamma..» Lascia in sospeso la frase e un brivido scorre lungo la mia schiena. È sempre una strana sensazione.

«Tranquillo.» Lo rassicuro annuendo. «Staremo io e Allie da sole a guardare la tv.»

«Sì, bene.» Si avvia verso la porta di casa. «Non farla andare a dormire troppo tardi, mi raccomando.»

«Certo.» Sono sicura che me lo dimenticherò e la lascerò stare sveglia con me fino a quando vuole lei. «Dana dorme da noi stanotte?»

«Mh? Sì, probabile. Perciò fai dormire Allie con te, per favore.» Chiede prima di aprire la porta di casa.

«Certo. Buona fortuna.» Lo saluto e mi giro per tornarmene in camera quando sento la porta di casa aprirsi di nuovo e dei passi nell'entrata.
«Hai dimenticato qualcosa?» Domando ad Adam.

Mi lascia un bacio sulla fronte. «Grazie davvero, Amanda.» Sussurra prima di andarsene e questa volta non tornare più indietro.

Chiudo la porta a chiave e guardo dalla finestra la macchina di mio fratello uscire dal parcheggio e avviarsi nella strada. Sorrido per il gesto carino di poco fa e penso a quanto sia fortunata ad avere un fratello che mi ama.

Prendo il computer, che Adam ha lasciato sul tavolo in salotto prima di uscire, e lo accendo. Mentre lo schermo si illumina, sistemo il camino, attizzando la legna in modo da fare una bella e calda fiammata.
Mi siedo sul divano, allungando le gambe e appoggiandole sul tavolo basso di fronte a me. Accendo la televisione e appoggio il computer sulle mie gambe.

Vado su Google e cerco qualche informazione per quanto riguarda l'affido dei bambini.
In questi giorni ho contattato Paul più volte, non sono riuscita ad incontrarlo poiché ero sempre impegnata con mia sorella, ma ho provveduto a fare qualcosa per aiutarlo.

Apro la prima pagina che mi appare e scorre fino a quando non vedo il titolo "Affidamento minorile". Leggo velocemente la prima parte, quella introduttiva, quando il mio cellulare, appoggiato sul tavolo in cucina, inizia a suonare.

Mi alzo controvoglia e appoggio il computer sul divano accanto al mio corpo, prima di alzarmi e andare a rispondere al cellulare.
Mi sorprendo quando vedo il nome di Phoebe comparire sullo schermo del mio cellulare.

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora