Capitolo 26

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Capitolo 26:

Mi sveglio velocemente, in seguito a un urlo di mia sorella. Mi alzo dal letto talmente in fretta che ho un piccolo capogiro, ma mi riprendo in tempo e, dopo qualche secondo, vado in cucina.

Trovo mio fratello e mia sorella in cucina, mentre Adam prepara la colazione e Allie si sistema la passata tra i capelli lisci.

«Buongiorno.» Li saluto e appena mi vedono entrare nella stanza interrompono le loro azioni e la loro conversazione.

«Oh mamma mia. Che capelli hai Amanda?» Dice Allie ridacchiando nel vedermi appena sveglia.

«Smettila.» Mormoro ancora mezza addormentata e sento dei dolori alla pancia.

«Buongiorno Amanda.» Mi saluta Adam e mi porge una tazza di latte caldo davanti al naso.
«So che ti piace caldo ma non troppo. Spero di essere stato bravo.»

«No, Adam.» Brontolo quando vedo il contenuto della tazza. «C'è la pellicola sopra il latte. Sai no, che quando il latte è troppo caldo si forma quella patina lì sopra? Ecco, a me quella non piace perciò togliermela tu.»

Adam si avvicina e prende con il cucchiaio la pellicola di latte che era nella mia tazza e se la mette in bocca, mangiandola tranquillamente. «Non si muore per un po' di latte.»

Alzo gli occhi al cielo e non aspetto che anche lui si sieda per iniziare a fare colazione.

«Oggi faccio solo la mattina a lavoro perché la mamma di Dana è in ospedale e quindi oggi pomeriggio, subito dopo pranzo, io e Dana andiamo da lei.»

«Oh Dio, mi dispiace per la mamma di Dana! Spero si rimetta presto.» Dico sinceramente. «Ci penso io alla casa oggi, tranquillo.»

«Grazie.» Si gira per preparare il caffè. «Ah, dovresti anche farmi un favore.» Mormora indeciso. Allie ci guarda distrattamente mentre si sistema i vestiti con le piccole mani. «Dovresti passare a casa di Dana per prendere delle calze speciali per sua madre, le ha lasciate sul tavolo della cucina.»

«Certo.» Annuisco, non c'è alcun problema se li aiuto, soprattutto in queste occasioni. «Lasciami le chiavi di casa di Dana sul mobile prima di uscire. Ci penso io a fare il pranzo per Allie e a prenderla da scuola.» Sorrido a mia sorella, che si siede vicino a me per fare colazione.


***

Apro il portone di ingresso della casa di Charlie e mi rifugio al suo interno per scappare da freddo dell'esterno. Oggi non piove, ma in compenso c'è tanto vento.

«E quindi cosa pensi che dovrei fare? Lasciargliela prendere e basta?» Sento la voce di Paul dal salotto e appoggio piano la borsa sul mobile all'ingresso. Non mi tolgo neppure la giacca.

«Non è ciò che ti ha detto Nash. Ti abbiamo solo consigliato di non essere impulsivo!» Lo riprende Kail e mi avvicino al grande arco che dà sulla sala.

«Se non faccio qualcosa subito sarà troppo tardi.» Mormora evidentemente stanco Paul e lo vedo dopo settimane per la prima volta seduto sul divano con le mani che passano sulla faccia avanti e indietro varie volte.

«Ehi Amanda.» Mi saluta Phoebe appena mi vede. Il chiaro sollievo nella sua voce mi fa capire che la tensione è più alta di quanto pensassi.

«Ciao.» Mormoro imbarazzata. Tutti gli occhi dei presenti, ovvero Nash, Paul, Phoebe, James e Kail sono su di me.

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora