Capitolo 87

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Capitolo 87:




«Va bene, ma non puoi dire che Stranger Things non sia una serie tv bellissima!» Esclamo indignata e assottiglio gli occhi sulla figura esile di Phoebe di fronte a me.

Stamani sono andata a fare la spesa e me la sono ritrovata al banco dei surgelati, così poi siamo rimaste a chiacchierare e ora stiamo facendo una passeggiata in città tra le vetrine dei negozi.

«Non dico questo!» Si difende con un sorriso divertito. «Ma fa paura, non è il mio genere, ecco tutto.» Scrolla le spalle e si stringe nel suo cappotto marrone.

«Ohw, andiamo, a te fa paura tutto.» La canzono io e lei fa una breve e piccola risata, subito interrotta dallo sguardo truce di una signora che ci passa accanto.

«Sai, mi era mancato chiacchierare con te.» Ammette guardando dritto davanti a sé ed ormai siamo arrivate alla fine della parte alta della città, quindi scendiamo per le strade più sporche e desolate. «Ci siamo un po' separate da quando.. da quando è successa tutta quella cosa di Sasha.»

La guardo per qualche secondo prima di riposare lo sguardo sulla strada in discesa davanti a me. Lei non sente la stessa esigenza di osservarmi, infatti evita il mio sguardo.

«Mi dispiace per essermi fatta prendere così dalla rabbia e dalla paura. Quando ci hai detto che eri fidanzata con Sasha Mitchell io non potevo crederci. Non volevo crederci.» Mi confessa e la sua voce si fa via via più piccola, mentre ciocche di capelli neri le escono dalla coda.

«Ehi, Phoebe, tranquilla.» Le sorrido per tranquillizzarla e solo in quel momento i nostri occhi si incontrano. «Io.. ti capisco. Credevi fosse lui il colpevole, invece no. Eri solo spaventata.»

«Sì, ma non avrei dovuto accusarti di essere stata una traditrice. Tu sei una delle poche persone di cui io mi fido.»

«Lo so. Tranquilla, Phoebe, è acqua passata.» La rassicuro con un piccolo sorriso. Si ferma nel mezzo del marciapiede per abbracciarmi e istintivamente ricambio.

Mi è mancata, in fin dei conti.

Proseguiamo lungo il marciapiede malandato e superiamo i vari negozi, alcuni aperti, altri con le serrande chiuse e i graffiti colorati in bella mostra.

«Comunque.» Esordisce e allenta il passo. «Non ti ho mai chiesto come vanno le cose con Sasha.» Ammette e mi fa un sorriso ampio, ma quando vede che sul mio volto appare una strana espressione il suo viso si tramuta in una smorfia preoccupata. «Ma se non vuoi parlarne è okay, voglio dire, non ci sono assol-..»

Faccio per aprire bocca e rassicurarla, ma sento una mano stringere il mio braccio e tirarmi all'indietro. Vedo una mano afferrare il polso di Phoebe e veniamo entrambe allontanate dal marciapiede e spinte verso un via interna in salita.

«Ma che diavolo?» Inizio a dire e mi volto di scatto per vedere chi è stato a farci fermare così. «E tu chi sei?» Mi ritrovo a chiedere a un ragazzo che non ho mai visto prima d'ora.

«Lasciaci in pace, ti prego.» Dice Phoebe spaventata. Il ragazzo, abbastanza giovane, sposta i suoi occhi neri da me alla mia amica e allontana velocemente le sue mani dalle nostre braccia.

«Che diamine vuoi? E chi sei?» Domando alterata e lui mi fa segno di stare zitta, appoggiando l'indice sulla sua bocca, contornata da un leggero strato di barba.

Mi acciglio, non capendo cosa stia succedendo, ma subito sento delle urla e il rumore di un allarme risuonare ad alto volume per la strada.

Phoebe si tappa le orecchie e vedo dietro di lei passare per la strada un paio di auto che vanno a velocità altissima, tanto da far risuonare l'aria.

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora