Capitolo 76:Dopo oltre cinque giorni senza vedere Sasha, ma solo sentirlo tramite messaggi, devo ammettere che mi manca più di quanto pensassi.
Inizialmente ero sicura di ciò che avevo visto, del bacio che c'è stato tra Gloria e Sasha, ma riconosco quando una persona mente e lui mi sembrava dannatamente sincero. Senza contare che ci frequentiamo da sei mesi ormai, quindi lo conosco piuttosto bene.
Stasera Kail mi ha chiesto di uscire con lui e i ragazzi e siamo al bar di Bob, seduti al nostro stesso tavolo. La differenza? Stasera c'è anche Phoebe.
«Quindi? Pensi davvero quello che le hai detto?» Chiede Phoebe a Paul, seduto accanto a lei sulla panca di legno.
«No, certo che no.» Sbotta lui risoluto e si passa una mano tra i ricci castani.
«E allora perché hai detto a Natasha tutte quelle brutte cose?» Domanda risentita Phoebe con un'espressione corrucciata in volto.
«Perché pensavo che quel Tim fosse un suo ex o qualche suo.. che ne so, scopa-amico.» Scrolla lui le spalle, cercando di dare meno peso possibile alla storia, ma ne sta parlando con Phoebe, perciò non riuscirà a cavarsela così presto.
«E questo Tim era in casa di Natasha quando tu sei arrivato da lei?» Chiedo conferma, così da farmi un'idea generale sulla situazione.
Ho sentito tutto l'interrogatorio di Phoebe a Paul e devo dire di essere abbastanza incuriosita dalla cosa.
«Sì. Io sono entrato in casa e lei mi ha chiesto di seguirla in camera sua perché doveva finire di truccarsi. Mentre stavamo salendo le scale, l'ho visto uscire dalla sua stanza e mi ha provocato con qualche stupida battuta del cazzo.» Mi spiega Paul e appoggia i gomiti sul tavolo.
«E quando le hai chiesto chi era cosa ha risposto?» Questa storia mi puzza.
«Mi ha detto che era un amico di famiglia. Sai, vive con i suoi genitori e suo fratello.» Gesticola un po' e intanto Nash prende posto al tavolo con noi.
«Dove eri finito?» Gli domanda subito Kail, che si è dovuto sorbire tutto il tempo i rimproveri di Phoebe verso Paul e quest'ultimo in pena per amore.
«Da Jackie.» Dice solo, ma da come il suo amico gli ammicca capisco perfettamente cosa intenda.
«Io e i ragazzi dobbiamo sistemare una cosa.» Ci informa Kail alzandosi dalla sedia e gli altri due lo seguono. Io e Phoebe restiamo sedute e li guardiamo sorpresi.
«E dove andate?» Chiedo aggrottando le sopracciglia.
«Qui sul retro. Una cosa veloce, davvero.» Ci sorride Nash per tranquillizzarci.
«Allora possiamo venire anche noi.» Propongo, ma Kail scuote la testa.
«No, davvero. Restate qui. Facciamo veloce.» Sorride nervosamente Paul e dopo un secondo sono già tutti e tre fuori dal locale.
«Strani.» Borbotto e vedo Phoebe girarsi verso la porta di ingresso prima di tornare a fissarmi.
«Lasciali stare, Amanda.» Scrolla le spalle e prende un sorso dalla sua bottiglia di birra. Fa una smorfia nel deglutire e io sorrido.
«Phoebe.» La richiamo quando ce la fa a buttar giù il sorso di birra. «Non sei costretta a bere se non vuoi.»
«Oh, no. Lo so. A me piace.» Continua, ma la guardo dubbiosa.
«Come preferisci, Phoebe.» Le dico e non riesco a trattenere un sorriso divertito. «Solo che non ha senso che tu beva birra solo per fare la grande con i tuoi amici.» Le faccio un sorriso rassicurante e lei mi guarda negli occhi. «A noi piaci anche se sei astemia.»
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You and me baby how about it?
Romance[COMPLETA] «Amanda sapeva che era sbagliato, ma lo voleva comunque. E quando Amanda vuole qualcosa, Amanda la ottiene. » Amanda è una giovane ragazza di diciotto anni. Vive in un quartiere schifoso americano con suo fratello maggiore, Adam, e sua so...