Capitolo 68

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Capitolo 68:


Amanda's pov

«Sono davvero venuti a parlare con te?» Domando a Sasha per l'ennesima volta, mentre giochiamo a carte nel suo salotto.

Siamo seduti per terra e il pavimento vicino al divano è completamente sommerso dalle nostre carte e da pacchetti di patatine, lattine di birra e sigarette.

Ho notato che in questo periodo Sasha fuma molto di più di prima, ma non mi ha mai dato molto noia la cosa. Lo guardo aspirare avidamente la nicotina e sorrido per la bellezza delle sue labbra.

«Scarta prima.» Mi intima e io faccio come dice. Pesca una carta e alza un sopracciglio, chiaramente deluso da ciò che ha trovato. «Sì, stamani.» Mi risponde e nel frattempo butta giù una scala di cuori.

Scarta una carta e poi aspira un po' di nicotina dalla sigaretta che tiene tra le dita affusolate. Adoro le sue mani grandi.

«E cosa ti hanno detto? Aspetta, sei sicuro che ci fosse anche Phoebe?»

Non esce praticamente mai di casa e l'unica volta che lo fa va nel posto in cui tutto è cominciato?

Pesco una carta dal mazzo ed esulto mentalmente per aver pescato un jolly. Lo uso per completare una scala che avevo in mano da inizio partita e chiudo.

«Vinto!» Esclamo sorridente.

Sasha sbuffa e getta tra le varie carte quelle che teneva in mano. Poteva vincere, se solo avesse pescato la carta buona.

«Aspettavo un nove a fiori.» Mi indica le carte ormai scoperte e io ridacchio.

«Quella scala era morta.» Mi guarda come se non sapesse di cosa stia parlando. «Il nove a fiori l'avevo usato io qui e qui.» Gli indico le mie due scale che avevo già buttato giù e lui alza la testa al cielo e ridacchia.

Fa un altro tiro dalla sua sigaretta e poi lascia che una nuvoletta di fumo esca dalla sua bocca perfetta.

«Ora mi dici che ti hanno detto?» Continuo come una bambina e inizio a mettere in ordine le carte.

«Le solite cose.» Resta sul vago e continua a fumare imperterrito. «Okay, okay.» Fa quando gli lancio uno sguardo omicida. «Che non devo farti soffrire e che faranno delle ricerche per sapere se è vero che West non c'entra nulla tra di noi.»

Alza gli occhi al cielo e ripete con voce annoiata il riassunto del dialogo tra lui e Kail.

«E..» Inizio titubante, non guardando altro che le carte che tengo tra le mani. «Non c'entra niente West tra di noi?» Sussurro in conferma.

Resta in silenzio qualche secondo, il che mi porta ad alzare lo sguardo su di lui, che ha già i suoi occhi azzurri fissi su di me.

«Dopo tutti questi mesi insieme pensi davvero che potrei averti anche solo usata?» Domanda offeso e alzando la voce.

«No, non lo penso.» Ammetto dopo pochi secondi di puro silenzio, dove mi pare di aver sentito il sangue ribollirgli nelle vene.

«Non dovresti nemmeno fare certe domande, Amy.» Usa un tono di voce duro, ma già il fatto che abbia usato quello stupido nomignolo mi fa capire che non se la sia davvero presa. «Tengo a te e ti devi fidare di me.»

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora