Capitolo 74

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Capitolo 74:


Amanda's pov

Sono in camera di Jackie. Sono passata a casa per salutare Allie e Adam e dir loro che starò da Jackie per qualche giorno. Mi sono inventata che dobbiamo fare una maratona di film, o qualche cavolata del genere.

Adam non mi ha chiaramente creduto, ma è bastato che Kail facesse un po' di pressione affinché lui cedesse.

Si fa per dire, visto che mi chiama ogni ora e mi viene a trovare a casa di Jackie il più possibile. È passato solo un giorno da quando sono qui e già mi manca casa.

«Ho paura che venire qui non sia stata una buona idea.» Confesso a Jackie, I suoi capelli rossi svolazzano quando si volta verso di me.

«Perché? Non ti trovi bene? È per il bagno? Lo sapevo che dovevo far riparare la luce del lavabo. È che la zia è sempre fuori casa e io me lo dimentico sem..-» La interrompo prima che possa fare uno dei suoi tanti discorsi senza fine.

«No, non è quello.» La rassicuro e forzo un sorriso timido. «È che, ho fatto preoccupare Adam. Ora pensa che stia male. Cioè, è vero, ma.. non voglio che si preoccupi per me.»

«Perché non glielo dici? In fondo, hai subìto una qualche violenza e il tuo ragazzo ti ha tradita. Io penso che capirebbe il tuo bisogno di spazio da tutto e tutti.» Mi accarezza una mano.

«Non lo so, Jackie. Sai come è fatto Adam e poi gli voglio bene, l'ultima cosa che voglio è che dia di matto.» Sbuffo e sprofondo con la testa sui cuscini.

«E.. Sasha? Come l'ha presa?» Azzarda Jackie e si sdraia accanto a me.

«Quando Kail glielo ha detto quella sera era incazzato. Stava per picchiare Kail.» Ricordo amaramente, fa male anche solo pensarci.

«Ci credo. Sei la sua ragazza e lui tiene a te.» Si lascia sfuggir detto Jackie.

«Non sono la sua ragazza, né tantomeno ci tiene a me.» Rispondo con durezza e lei si solleva su un gomito per guardarmi.

«Come non sei la sua ragazza?» Domanda sorpresa e anche un po' delusa.

«Non lo sono più da quando ha baciato Gloria.» Affermo sicura di me e con lo sguardo puntato sul muro di camera sua.

«Ma.. prima dovresti parlare con lui.» Prova a convincermi, in parte so che ho ragione, ma non sono ancora pronta a vederlo. «Voglio dire, se beccassi Nash a baciare un'altra prima di tutto vorrei delle spiegazioni.»

«Credimi, in questi giorni ho avuto altro per la testa.» Ed è vero, non ho voluto pensare troppo a Sasha, ho cercato di concentrarmi su di me.

Voglio ristabilirmi del tutto prima di pensare agli altri. Sono sempre stata una persona che pensa prima a se stessa e poi agli altri, non cambierà di certo ora.

«Va bene. Sì, capisco.» Annuisce comprensiva. «Quindi, hai avuto più notizie di nessuno? Quando sono fuori casa per lavorare cosa fai qui tutta sola?»

«Ieri sera sono uscita e ho fatto una camminata qui davanti casa tua.» Le racconto cercando di cambiare argomento, non voglio piangermi addosso. «Sai che hanno aperto un nuovo ristorante cinese a neanche due isolati da qui?»

«Pensavo tu avessi fatto una passeggiata davanti casa.» Ribatte divertita, ma subito dopo scorgo della preoccupazione nei suoi occhi.

«Non mi guardare così, Jackie.» La rimprovero immediatamente, non voglio che mi guardi così, nessuno deve farlo. Come se avesse pietà di me, come se fosse preoccupata per me e per la mia incolumità.

You and me baby how about it?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora