"Devo dirvi una cosa importante!"
Jimin aprì gli occhi e venne accecato dalla luce mattutina. Chiuse velocemente gli occhi e li riaprì pochi secondi dopo, sbattendo le palpebre.
La luce che entrava dalla finestra era diminuita, o forse i suoi occhi si erano abituati abbastanza in fretta ad essa. Jimin alzò il busto lentamente e si appoggiò con la schiena contro la testiera del letto; la testa gli stava esplodendo e l'aria stranamente calda non lo stava aiutando. Jimin scosse la testa e notò un comodino bianco accanto al letto e sopra di esso c'era un telefono. Rosa.Jimin non aveva un telefono rosa. E neppure la sua ragazza Chaeyoung. Il ragazzo spalancò gli occhi e iniziò a perlustrare la stanza alla ricerca di un indizio che potesse confermargli di non essere a casa sua. Strizzò l'occhio destro e mise a fuoco una cassettiera gialla di fronte al letto bianco sul quale si trovava. "Io non ho una cassettiera gialla a casa." Jimin si disse ad alta voce.
Confuso, continuò la sua perlustrazione e dopo qualche secondo di pura confusione si rese definitivamente conto di non essere a casa, ma in una camera, forse di un albergo.Immediatamente la mente andò ai ricordi della sera prima, ma erano troppo confusi per cercare di estrapolare qualcosa di senso compiuto: Chaeyoung che gli urlava di sbrigarsi, del vino a casa di amici, Lisa e Jungkook, Yoongi allergico ai gatti e una notizia importante. "Ma chi doveva dirci qualcosa di importante? E perché non ricordo niente? Quanto ho bevuto?" Jimin si chiese mentre nascondeva il viso nelle mani, frustato per non ricordare niente.
Improvvisamente, di fianco a lui, sentì le lenzuola muoversi e il ragazzo, spaventato, si voltò lentamente per scoprire chi fosse il suo compagno di dormita. O compagna.
I lunghi capelli castani vennero mossi da una mano sottile e pallida, che si fermò improvvisamente quando sentì un secondo respiro vicino. Lentamente la ragazza si girò e spalancò i grandi occhi da gatta "Jennie! Che ci facciamo io e te insieme? In un letto poi!" Gridò scandalizzato il ragazzo dopo aver riconosciuto l'amica della sua ragazza. Jennie si allontanò dal ragazzo e cercò di coprirsi con le coperte, anche se era inutile: indossava una maglia a maniche lunghe che copriva ogni centimetro della sua pelle.
"Jimin! Dov'è oppa?" Chiese la ragazza guardandosi intorno e cercando con lo sguardo Yoongi, il suo ragazzo. Jimin si sedette sul letto e sospirò, facendo alzare alcuni ciuffi dei capelli biondi "Non lo so, non so neanche dove siamo. Non è che ti ricordi cosa è successo la scorsa notte? Non è che... Per sbaglio... Io e te..." Jimin disse, cercando di rimanere vago. Jennie lo guardò con un'espressione disgustata "Certo che no! Ricordo di essere arrivata in questa stanza quando tu stavi già dormendo. E russando." Jennie aggiunse storcendo il naso. Il ragazzo scosse la testa "D'accordo ma dove siamo? E dov'è la mia ragazza?" "E dov'è il mio oppa?" Chiese Jennie di rimando.
Jimin alzò le braccia in segno di arresa "Facciamo che prima capiamo dove siamo, poi passiamo a dove sono gli altri." Jennie annuì e si guardò intorno, cercando indizi sul luogo nel quale si trovavano. In quel momento il telefono rosa squillò e i due ragazzi sobbalzarono all'improvviso rumore
"Giusto: mi ero dimenticato di questo, è per caso tuo?" Jimin disse prendendo il telefono e mostrandolo a Jennie, che scosse la testa. "So di chi è: Jin oppa l'ha regalato a Jisoo unnie per Natale. Ma perché ce lo abbiamo noi?" La ragazza chiese aggrottando le sopracciglia. Jimin scosse la testa "Non ne ho la minima idea. In compenso sappiamo che oggi è il ventotto marzo." Jimin disse aprendo la schermata iniziale del telefono e osservando la data e l'ora."Ieri eravamo al compleanno di Lisa!" Esclamò Jimin, ricordando con poca nitidezza il momento della torta con le candeline. Jennie lo osservò confusa "Ma eravamo a casa loro? Non ricordo bene..." La ragazza non concluse la frase perché iniziò a scrutare nuovamente la stanza; ma stavolta il suo sguardo andò in un punto preciso di essa "Conosco quel quadro: Taehyung oppa l'ha regalato a Jungkook e Lisa per Natale!" Jennie esclamò indicando un piccolo quadro sulla parete di fronte a loro; non era niente di complicato: una semplice litografia di Seoul realizzata a mano, ma su uno dei grattacieli si potevano notare le iniziali della coppia.
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Normal life is too boring for us
FanfictionOne-shots per tutti i gusti in tutti i gusti. Quando imparerò a scrivere una descrizione breve in italiano mi emozionerò. But it is not today. Morale della storia? BTSxBLACKPINK One-shots