"Cosa vuoi?"
Lisa schioccò la lingua contro il palato e si sedette sul divano malconcio del salotto poco illuminato. Le tapparelle erano abbassate, così come il volume della televisione accesa su un canale random delle previsioni del tempo. La carta da parati bianca con tralci di vite si stava staccando dalla parete sulla quale era poggiato il divano, così come lo specchio appeso sulla parete opposta sembrava essere al punto di staccarsi completamente.
Quella non sembrava più una casa quanto un nido abbandonato.
"Da quanto tempo non esci?" Chiese Lisa rivolgendosi alla figura seduta al tavolo da pranzo posto sotto lo specchio. La ragazza le gettò uno sguardo confuso prima di tornare a concentrarsi sul cibo, un semplice toast al formaggio, davanti a sé "Un mese e mezzo? Non ricordo con esattezza..." rispose con fare vago, tagliando il toast con forchetta e coltello e sistemando la rosa rossa che aveva messo in un vaso non appena l'aveva ricevuta da Lisa. "Si vede." Commentò la corvina, alzandosi dal divano e passando la mano sulla libreria di fianco al divano, coperta da un dito di polvere.
Un debole sospiro uscì dalle labbra carnose di Lisa "Sei venuta fin qui da Busan per giudicarmi o per offrirti di pulire casa al posto mio?" Chiese la ragazza con i capelli dello stesso colore dello zucchero filato dopo aver deglutito il primo boccone. "Sono semplicemente preoccupata per te." Replicò la più giovane a mezza voce, tornando a sedersi sul divano che scricchiolò sotto il suo peso "Chae... Jisoo unnie è molto preoccupata... prima la chiamavi una volta a settimana adesso..." Lisa scosse la testa, cercando di dimenticare il tono pietoso con cui Jisoo l'aveva pregata di tornare di volata a Seoul per andare a controllare cosa stesse succedendo a casa di Chaeyoung.
"Non ho avuto tempo di chiamarla." Si limitò a dire Chaeyoung, inforcando un pezzo di pane e beve un sorso di vino rosso. Lisa annuì debolmente "Lo capisco ma... sai benissimo che è incinta e preoccuparsi inutilmente non aiuta la sua condizione." Un silenzio pesante e carico di tensione cadde tra le due ragazze mentre il sole tramontava dietro i piccoli condomini a tre piani dell'area metropolitana di Seoul, filtrando a malapena tra le tapparelle abbassate. Il roco ronzio delle luci sul soffitto e della televisione sembravano essere le uniche fonti di interruzioni, simili a sussurri provenienti dalle pareti.
"Stai insinuando che dovrei fare un rapporto settimanale a Jisoo unnie sulle mie emozioni?" Chiese Chaeyoung irritata. Lisa abbassò lo sguardo e le spalle: sta andando sulla difensiva, pensò, la situazione rischiava di peggiorare rapidamente.
"Non ti sto dicendo questo." Riprese Lisa cercando di mantenere la voce calma e ferma "Ma Jisoo unnie è la sorella di Jennie." Una breve risata amara la interruppe "Quindi solo perché è la sorella della mia ragazza sono obbligata a raccontarle tutto quello che mi passa per la testa!" Esclamò sarcastica la ragazza seduta al tavolo, i gomiti ben puntati e la cena pressoché dimenticata sul piatto. Solo il bicchiere di vino rosso veniva riempito non appena il liquido al suo interno finiva.Lisa deglutì e per un istante si pentì di non essersi portata con sé Jisoo: era sempre stata brava a dare consigli, era la migliore ascoltatrice del gruppo e sapeva sempre cosa dire al momento giusto.
Ma Jisoo in quel momento, esattamente come ogni altro giorno, era all'ospedale, nel reparto di terapia intensiva, di fianco ad uno straziante monitor per misurare il battito vitale.
"No ma puoi pur sempre sfogarti con lei." Disse dopo alcuni minuti passati in silenzio. Chaeyoung sbuffò e si alzò in piedi, giocando con il vino rimanente nel bicchiere "Se avessi voglia di parlare potrei chiamare il mio psicologo." Replicò secca, scrutando la ragazza sul suo divano vestita di tutto punto, con camicia bianca, pantaloni scuri e gilet dello stesso colore: era uscita direttamente dal lavoro per passare a trovarla.
"Forse dovresti chiamarlo: usciresti un po' da queste quattro mura." Fece presente Lisa alzandosi a sua volta: non sapeva mollare l'osso, era ostinata e testarda, esattamente come Chaeyoung.
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Normal life is too boring for us
Fiksi PenggemarOne-shots per tutti i gusti in tutti i gusti. Quando imparerò a scrivere una descrizione breve in italiano mi emozionerò. But it is not today. Morale della storia? BTSxBLACKPINK One-shots