Glee - BTS x BLACKPINK

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Questa è la storia di come io abbia avuto una pessima idea.

Ma partiamo dall'inizio.

Inizialmente l'idea non era pessima, anzi era entusiasmante: riportare in auge l'oramai dimenticato glee club del liceo JYP per stimolare i ragazzi a fare altro che picchiarsi nei corridoi a colpi di granite in faccia o pomiciare nei bagni durante gli intervalli sembrava invitante, soprattutto per me.
Durante il liceo ho fatto parte del glee club scolastico e lasciatemelo dire: mi divertivo, ero popolare e avevo un sacco di ragazze che desideravano sentirmi cantare, quindi ho pensato: già è difficile fare l' insegnante d'inglese in una nazione dove meno del quarantacinque percento della popolazione lo parla decentemente, quando sarà difficile insegnare a dei ragazzi a cantare in un gruppo di canto corale?

Sinceramente pensavo che l'idea avrebbe avuto successo anche grazie all'ossessione dei ragazzi per gli idols che ci martellano la testa con canzoncine e coreografie che anche un pensionato sarebbe capace di replicare ma apparentemente mi sbagliavo.

Ai ragazzi non interessa più scatenarsi a tempo di "Dancing Queen" o "You're the one that I Want" o altri successi internazionali usciti da musical, preferiscono sbattere la testa dei compagni a tempo di "Very Very Very" sugli armadietti nei corridoi.

Ma non mi sono perso d'animo, dopotutto sono un plurilaureato con un quoziente intellettivo di 148 ma insegno a ragazzi di sedici anni come coniugare il verbo essere in inglese, rischiando l'infarto ogni singola volta che qualcuno dire "he are".

Così ho parlato con il preside Kunpimook Bhuwakul.

Il preside Bhuwakul è una delle persone più inadatte all'insegnamento che io abbia mai visto, passa le sue giornate a fare shopping online sfruttando la connessione della scuola e taglia continuamente fondi ai club o alle squadre sportive per finanziare l'unica squadra con un buon rendimento sportivo della scuola, cioè quella dei Cheerios, la squadra di cheerleading che compete a livello nazionale e internazionale.

Per qualche oscuro motivo il preside Bhuwakul insiste nel farsi chiamare "Bambam" sia degli insegnanti che dagli studenti, che il più delle volte visitano il suo ufficio per avere dei consigli sulla moda o su come comprare online.

Inizialmente Bambam era contrario al Glee Club: significava spendere soldi che la scuola non aveva in un'altra attività senza senso che gli studenti avrebbe frequentato svogliatamente solo per avere mezzo credito in più o per evitare di essere sospesi a causa delle troppe assenze.

Usando tutto il mio quoziente intellettivo e la pazienza che ho racimolato dopo aver passato quasi sette anni della mia vita a insegnare inglese a dei decerebrati mentali ero quasi riuscito a convincere Bambam a togliere quattrocentomila won dal budget dei Cheerios (che con quei soldi volevano comprare un lanciafiamme da usare in uno dei loro numeri) ma poi è arrivato lui.

Il mio peggior nemico.

Jackson Wang, allenatore dei Cheerios e profondo odiatore dei miei capelli.

Ogni singola occasione è buona per Jackson per offendere o prendersi gioco dei miei capelli, che ha definito in ordine: porcospino, riccioli d'oro (quando avevo sbagliato tinta e i miei capelli avevano reagito come se mi fossi fatto una permanente) monte di forfora che potrebbe ricoprire le montagne della terra sostituendo la neve che si sta sciogliendo a causa del riscaldamento globale, Kylie Jenner (quando avevo i capelli violacei sempre a causa di una tinta finita male) e capelli montati con l'albume.

Sinceramente inizio a pensare che Jackson sia un feticista dei capelli.

Ma se c'è una cosa che Jackson odia di più dei miei capelli è quando il budget dei suoi Cheerios viene usato per altre attività della scuola, come la creazione del Glee Club.

Normal life is too boring for usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora