Peek-a-Boo - Liskook

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"Dove ti nascondi?"

Lisa svoltò nel corridoio, strisciando i piedi nudi sul pavimento di marmo bianco e sollevando i lembi del vestito lilla da terra. Nel silenzio della villa solo il debole fruscio dei suoi lunghi capelli castani era udibile. Il sole filtrava dalle grandi finestre in stile francese, rifinite da eleganti dettagli in bronzo dorato. I muri bianchi erano decorate da dipinti scuri e tristi, in totale opposizione all'aria che girava in quella casa: il profumo dei pasticci che proveniva dalla cucina faceva sorridere tutti i maggiordomi e le domestiche di casa Jeong, facendo rallegrare l'umore del padrone di casa.

Ma Lisa non si faceva ingannare.

Sapeva che quei sorrisi erano forzati.

Sapeva che dietro quelle teche piene di coppe o manufatti antichi si nascondevano armi e segreti.

Segreti che presto sarebbero venuti alla luce.

"Oh, sei qui!" Esclamò una voce che ormai le era familiare: il tono rilassato e profondo rimbombava nello studio praticamente vuoto del giovane, seduto composto alla scrivania in legno scuro, parzialmente nascosto da una preziosa lampada probabilmente appartenente a qualche parente oltre oceano nel secolo scorso.

Lisa sfoderò il più dolce dei sorrisi a sua disposizione e a passi lievi si avvicinò alla scrivania, godendosi come lo sguardo del giovane non lasciasse mai il suo corpo "Buongiorno oppa!" Esclamò dolcemente, facendolo sorridere "Sei davvero bellissima questa mattina Ella-ah..." mormorò il giovane passandosi una mano tra i capelli castani piuttosto lunghi. Lisa arrossì leggermente e fece il giro della scrivania, sedendosi sulle ginocchia del giovane, che sorrise, mostrando le fossette "Grazie mille Jaehyun-ah, sei bello anche tu stamattina!"

Jaehyun ridacchiò e le mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio, godendosi lo splendore degli occhi da bambola della giovane "Che ci fai qui? Tra poco arriverà mio padre e si aspetta di trovarci a tavola in tempo per il pranzo!" Lisa accennò una risata e strinse le braccia attorno al torso di Jaehyun, che le carezzò dolcemente la schiena "Mi mancavi, per questo sono venuta qua oppa!" Disse con tutta la gentilezza che aveva in corpo.

Il castano la guardò negli occhi e le lasciò un dolce bacio a fior di labbra "Sei in ansia per conoscere mio padre?" Lisa scosse immediatamente la testa "Oh no oppa!" La sua risposta fece sorridere il giovane.

Lisa sentì una strana sensazione di adrenalina scorrerle tra le vene: dopo tante bugie finalmente aveva detto una cosa vera.

Non era in ansia all'idea di conoscere il padre di Jaehyun.

Era eccitata, le mani fremevano per l'eccitazione così come il resto del corpo.

Aveva aspettato mesi per questo, sopportato menzogne e messe in scena, finalmente sarebbe potuta tornare alla sua vita normale.

"Vado a mettermi le scarpe oppa, vedi non fare tardi per il pranzo!" Esclamò prima di alzarsi e lasciare lo studio a grandi passi, sorridendo dolcemente fin quando non fu fuori dalla stanza, così piena di quadri e sculture da risultare opprimente.

Lisa sbuffò e si avviò verso la sua stanza da letto, nell'ala ovest della villa grande quanto un campo da calcio: nelle due settimane che aveva passato lì aveva fatto così tanto allenamento solo per raggiungere la sala da pranzo che era addirittura dimagrita.

Nessuno dei camerieri fece troppo caso a lei o al suo vestito, fin troppo sbarazzino e allegro per un pranzo con il capofamiglia Jeong, una delle persone più severe e misteriose della Corea.

Una domestica le aprì la porta della stanza da letto, grande quanto un appartamento per una famiglia di medie dimensioni. Lisa la ringraziò nonostante nella testa si stesse chiedendo perché mai le avesse aperto la porta: aveva paura che non riuscisse a sollevare il pesante battente che decorava la porta in legno massiccio? Non voleva che si sporcasse in un qualche modo?

Normal life is too boring for usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora