Missing Moments - Bus

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"Ha bisogno di un biglietto?"

Lisa si voltò verso l'autista del bus, le labbra modellate in un sorriso gentile "No grazie, in realtà lavoro anche io qui ma sono momentaneamente in ferie!" esclamò, estraendo dalla tasca della giacchetta verde militare il tesserino che era solita timbrare.

La giovane alla guida alzò l'angolo destro della bocca in un mezzo sorriso e sistemò il cappello sui capelli neri, cercando di non farlo cadere sugli occhi. "Allora buon viaggio Lisa-ssi," salutò cortesemente, chiudendo le porte dietro di lei e ingranando la marcia, pronta a ripartire. Lisa inclinò leggermente la testa, come per ringraziarla: si conoscevano di vista, forse si erano incontrate un paio di volte nel quartier generale ma non si erano mai davvero parlate.

"Sono sicura che tu stia facendo un ottimo lavoro nel sostituirmi: questa è una linea molto trafficata e complessa," commentò la bionda, facendo un passo avanti e allontanandosi leggermente dalla giovane al volante, che la guardò confusa dallo specchietto retrovisore ma non aggiunse altro. Lisa sorrise ed entrò nella parte centrale del bus, sedendosi al primo posto disponibile e gettando un'ultima occhiata dietro di sé.

Sana era sicuramente un'ottima autista ma non era come lei.

Non riusciva a toccare i cuori della gente.

Non sapeva come aiutarla.

Lisa guardò davanti a sé, sorpresa di vedere l'autobus semi vuoto, nonostante fosse l'orario di uscita di molti posti di lavoro e centri sportivi, ma riconobbe delle facce non così sconosciute, in compagnia di altre persone che non le erano familiare alla vista ma in cuor suo sapeva benissimo chi fossero.

"Sicuro di non voler indossare del viola?"

La voce che interruppe il dolce mormorio del centro del bus proveniva dalla destra di Lisa, che si voltò curiosa e speranzosa di rivedere due volti che erano spesso stati suoi passeggeri. "No Jisoo-ya! Niente viola al matrimonio! Lo dice il galateo!" Esclamò Namjoon, sistemandosi meglio la sottile montatura nera degli occhiali sul naso, riuscendo a storcerli ulteriormente, facendo ridere Jin e la giovane al suo fianco.

"Ma oppa! È uno dei colori che abbiamo scelto per le decorazioni della sala!" riprese la giovane, sorridendo e tirando la manica della giacca nera di Namjoon, seduto davanti a lei: Jisoo era infatti seduta sulle ginocchia del promesso sposo, che continuava a sorridere e a sfiorarle le mani.

"Non importa! Le regole del galateo vanno rispettate-" "Ma così andrai contro il dress code che io e Chichoo abbiamo preparato!" Riprese Jin, interrompendo l'amico e appoggiando Jisoo, che gli sorrise gentilmente e gli lasciò un bacio sulla guancia. Namjoon sospirò e si voltò verso i due sposini "Okay, è ufficiale: vi siete coalizzati contro di me! E ancora non siete sposati! Non oso immaginare quanto diventerete logorroici dopo il matrimonio!"

Lisa ridacchiò sotto i baffi, gettando un'occhiata istintiva all'anello che da quasi un anno capeggiava sul suo anulare sinistro: la vita da sposati non poteva definirla certo logorroica ma semplicemente piacevolmente ripetitiva.

Era bello sapere di potersi svegliare ed essere amati.

Jisoo lasciò che Jin giocasse con i capelli tinti di un debole castano cioccolato e sorrise a Namjoon "D'accordo, niente viola per il vestito ma puoi almeno avere un piccolo dettaglio di quel colore? Magari il fazzolettino nella giacca-" "Si chiama pochette!" la riprese il giovane con gli occhiali, girandosi di scatto e tornando a fissare davanti a sé, non accorgendosi che Jin gli stava facendo il verso.

"Oppa..." Jisoo chiamò dolcemente Namjoon "Per favore, pensaci." Jin mise una mano sulla spalla del suo migliore amico "Non sei obbligato a vestirti di viola ma visto che sei il testimone dovresti almeno coordinarti a me!" Esclamò, facendo immobilizzare Namjoon per un paio di istanti.

Normal life is too boring for usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora