Partners in crime - Lizkook

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"Mi devi i soldi per il caffè!"

Il detective Jeon Jungkook entrò sorridendo nel dodicesimo distretto della polizia di Seoul, assaporando l'odore di chiuso e pensando alle parole che la sua collega gli avrebbe rivolto non appena sarebbe comparso in ufficio.

I vari colleghi gli rivolsero un saluto veloce mentre saliva le scale per andare nella grande stanza dove Jimin e Yoongi avevano le loro scrivanie. Jungkook sospirò mentre raggiungeva la sala buia, vecchia con un odore perenne di muffa e caffè; eppure era la sua seconda casa.

"Jeon! Vecchia canaglia! Mi devi ancora firmare il verbale su quel caso di rapina della settimana scorsa!" Urlò Hoseok, uno dei membri più vecchi del commissariato, che si autodefiniva lo zio di tutti. Jungkook sorrise e mimò un debole sì all'uomo, che sorrise soddisfatto. "Ma guarda: il detective si lamenta del lavoro! Pst, come se noi non avessimo niente da fare, eh Min?" Disse Jimin ridacchiando mentre osservava la scena dalla sua scrivania, sulla quale aveva sgraziatamente poggiato i piedi. Yoongi era alla scrivania di fianco, pendente verso sinistra, probabilmente addormentato. Jimin, sospettoso del silenzio del collega, si voltò e notò che era addormentato; imprecò debolmente prima di scuoterlo furiosamente "Hey Min! Svegliati! Devi smetterla di passare la notte da Jennie!" Jimin urlò, svegliando l'amico.

Yoongi aprì gli occhi e se li stropicciò per un paio di secondi prima di rivolgere uno sguardo truce a Jimin "Non abbiamo fatto niente dannazione!" Jungkook alzò le braccia in segno di resa "Lui non aveva fatto nessun riferimento a cosa avevate fatto, in compenso abbiamo la conferma che ieri sera eri con la dottoressa Kim..." Jungkook disse, guadagnandosi un applauso da Hoseok e un sorriso furbo da Jimin, che stava bevendo il suo caffè. "Min, eppure sei un bravo investigatore: dovresti essere anche un perfetto bugiardo, altrimenti svelerai i tuoi piani." Jimin disse. Yoongi lo guardò di traverso "Park, ti ricordo che ho fatto parte dell'esercito per circa sei anni, se volessi mentire lo farei." Jimin alzò le sopracciglia con una smorfia beffarda in volto, che fece sorridere Jungkook.

"Come sapete è sempre un piacere parlare con voi, ma sia il mio caffè che il mio lavoro mi reclamano. Sapete dov'è lei?" Jungkook chiese togliendosi la giacca e mettendola all'attaccapanni di fianco alla scrivania di Yoongi. Jimin mosse la testa verso sinistra e Yoongi indicò col dito la grande lavagna bianca che si trovava a pochi metri dalle loro scrivanie. Jungkook strizzò gli occhi e notò che sul lato opposto a quello dell'ufficio del capo, il capitano Kim Seokjin, c'era una donna in tailleur con i lunghi capelli biondi sciolti sulle spalle. Jungkook sentì modellarsi un sorriso sulle labbra. "Single" Tossicchiò Jimin. Jungkook si voltò verso l'amico, confuso. "Come prego?" Yoongi ridacchiò e fece l'occhiolino al minore "Jeon, oltre ad essere cieco sei pure sordo: si è lasciata con Bobby o come diavolo si chiamava. Direi che è il momento di farsi avanti..."Jimin diede una pacca sulla spalla al collega "Min ha ragione: è la tua occasione! E poi è chiaro come l'acqua che tra voi due c'è una forte attrazione, al di là del lavoro. Capisci cosa intendo?" Jimin disse sporgendosi verso Jungkook, che era ancora in piedi davanti alle due scrivanie. Jungkook rise "State scherzando vero? Tra me e lei non c'è niente, siamo solo colleghi. Detto questo vado da lei, dato che sono dieci minuti che è davanti alla lavagna e mi sto iniziando a preoccupare. Se ho bisogno faccio un fischio." Jungkook disse avviandosi verso la ragazza.

Yoongi e Jimin si guardarono "Sentito? Si sta preoccupando per lei!" Yoongi scosse la testa sconsolato dopo aver sentito le parole di Jimin "Quei due sono degli idioti: si mangiono con gli occhi da quando si conoscono e dicono di essere legati da una relazione prettamente professionale." Jimin mise un braccio sulle spalle di Yoongi, sorridendo maliziosamente "Relazione professionale? Chi mi ricorda? Forse un detective del dodicesimo distretto e un medico legale? Forse i due si chiamano Yoongi e Jennie?" Jimin disse alzando le sopracciglia ripetutamente. Yoongi aprì la bocca per replicare ma venne interrotto da Hoseok, che posò un enorme pacco sulla scrivania "Min e Park, a catalogare le prove del caso Bhuwakul: Il capo le vuole al più presto." Hoseok disse mettendo il cappello da poliziotto e indicando la ragazza di fianco a Jungkook. Jimin sospirò mentre Yoongi imprecò a bassa voce "Siamo su questo caso da circa tre settimane, quando lo archivieremo?" Jimin chiese mentre apriva la scatola e tirava fuori un panno macchiato di sangue. Yoongi scosse la testa "Questo caso è importante per il detective Manoban e non lo archivierà finché non lo risolverà."

Normal life is too boring for usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora