Missing Moments - Wedding Planner

212 15 0
                                    

"Jungkook-ssi!"

"Yerim-ah," replicò Jungkook con una punta di sorpresa nella voce: era raro che la segretaria della agenzia, Kim Yerim, entrasse nell'ufficio di Jungkook e Lisa senza essere chiamata, perciò lo stupore del socio fondatore aumentò ancora di più quando la vide seduta alla scrivania di Lisa, con due cartelle aperte e una ventina di documenti sparsi su tutto il piano di lavoro. "Che ci fai qui?" Chiese con calma mentre posava la giacca invernale e i due caffè da asporto che aveva preso alla caffetteria all'angolo.

La segretaria si mosse nervosamente sulla sedia, torturandosi le mani e facendo ondeggiare lo chignon basso dal quale erano sfuggite numerose ciocche di capelli "Io-stavo... lavorando!" Esclamò nervosamente, tentando di stirare un sorriso sul viso tondeggiante e dai tratti infantili. Jungkook premette la lingua contro la guancia destra e osservò la scrivania di Lisa, adesso occupata: la cornice d'argento che la sua socia in affari spolverava ogni giorno era sparita, così come il suo computer e la sua agenda, sempre piena di foto di gattini o di fiori che la rendevano pesantissima.

"È stata Lisa a chiederti di metterti qui a lavorare?" Chiese Jungkook mentre si sedeva al suo posto, esattamente di fronte a Yerim, che deglutì nervosamente quando sentì il nome del suo capo "Uhm... in realtà Lisa mi ha solo chiesto di aiutarti Jungkook-ssi." Mormorò nel tono più calmo possibile, continuando a torturarsi le mani, come se avesse un prurito inguaribile. Il sopracciglio destro di Jungkook scattò verso l'alto "E Lisa adesso dov'è?" Chiese aprendo le braccia, chiaramente sorpreso dalla mancanza della sua collega a lavoro.

Yerim aprì le labbra per replicare ma non riuscì a dire una parola: si era completamente dimenticata di tutto quello che avrebbe dovuto dire, forse perché non voleva mentire al suo capo.

Anche se sapeva che era per il suo bene.

"Lisa oggi non c'è." Disse con un sorriso prima di alzarsi e prendere dallo schedario posto alle sue spalle una delle tante cartelle nelle quali erano presenti informazioni sui matrimoni o sui catering da fissare "Mi ha chiesto di aiutarti con il matrimonio Kim-Park." Concluse Yerim sedendosi e digitando un numero sul tavolo posto sulla scrivania, controllando le cifre su un foglio trovato nella cartella appena presa. Jungkook bevve un sorso del suo caffè, visibilmente infastidito "Il matrimonio Kim-Park è praticamente pronto: il catering è già fissato e domani andremo in chiesa a sistemare i fiori, l'unica cosa che manca è il vestito che Lisa indosserà." Disse con voce ferma, facendo impallidire Yerim, che tossicchiò nervosamente "S-sì ma-ma qualcuno deve... deve controllare che-che la torta... venga consegnata in tempo!"

Jungkook assottigliò gli occhi e squadrò Yerim: non avrebbe mai tolto gli oggetti di Lisa, la venerava come una dea, mai e poi mai si sarebbe azzardata a togliere gli oggetti personali di Lisa dalla sua stessa scrivania.

Ciò voleva dire che era stata Lisa stessa a toglierli.

Perché toglierli?

"Yerim-ah, non te lo chiederò un'altra volta: dove è Lisa?" Chiese Jungkook enfatizzando ogni singola parola. La giovane segretaria si morse il labbro inferiore e sospirò debolmente "Non è qui." Mormorò infine, imprecando nella sua mente: perché non riusciva a dire a Jungkook quello che Lisa le aveva fatto ripetere fino a quando le parole non le erano uscite dalla bocca in modo naturale?

Le riusciva mentire alla sua famiglia, perché non riusciva a mentire al suo capo?

Poi le tornò alla mente il volto pieno di tristezza e stanchezza di Lisa, il tono della voce della giovane donna implorava una tale compassione che il cuore di Yerim si strinse in una morsa dolorosa al solo pensiero degli enormi occhi marroni di Lisa bagnati dalle lacrime.

Ma Jungkook non si meritava tutte quelle bugie ma Yerim non poteva fare altrimenti.

Glielo aveva promesso.

Normal life is too boring for usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora