Mad Artist - VRosé

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"Un'altra serata andata male garçon?"

Il giovane ragazzo smise di fissare il bicchiere di whisky vuoto e poggiò i gomiti sul tavolo di legno di rovere, lasciando scivolare il piede sul pavimento "Potete ben dirlo monsieur!" Esclamò all'oste che girovagava nella piccola locanda della periferia di Montmartre, pulendo i tavoli e strascicando pigramente i piedi verso la cucina.

L'uomo aveva un volto giovanile, nonostante i capelli grigi e le rughe che contornavano gli occhi anziani ma arzilli, facendolo somigliare ad uno dei quadri del Louvre. Bagnò le labbra con la lingua e pulì le grandi mani nel grembiule bianco che teneva in vita, sospirando ripetutamente "Ah mon ami! La vita è crudele ed io ne sono l'esempio calzante: ho perso mia moglie e sono costretto a lavorare da solo in questa locanda, quando in realtà non vorrei fare altro che passeggiare sui prati del Trocadero all'ombra della Tour Eiffel!" L'uomo sospirò, prima di sedersi di fronte al giovane uomo, impegnato a creare forme sul tavolo con alcune gocce d'acqua. "Mon ami, la pigrizia è la malattia più pericolosa per un uomo d'affari come me; ma ditemi mon ami, di cosa vi occupate?"

Il ragazzo alzò la testa, facendo ricadere sugli occhi alcuni ciuffi dei suoi capelli castani "Io, monsieur, non potrei che definirmi artista perché dopotutto è quello che sono. Malheureusement, il panorama artistico parigino è molto competitivo momentaneamente e la mia arte non viene apprezzata..." mormorò il giovane, prima di bere un sorso del bicchiere di vino lasciato a metà da un cliente del tavolo accanto.

L'oste aggrottò le spesse sopracciglia marroni "Ma come mon ami? Non ditemi che siete come monsieur Monet? Anche voi fate parte della corrente... Parbleu! Come li definì la critica?" "Impressionisti" sputò il ragazzo, facendo capire all'oste il disprezzo che egli stesso provava verso quegli artisti.

L'oste scosse la testa confuso "Pardonnez-moi mon ami, ma non riesco a capirvi: siete un artista o no? Solitamente i pittori che passano per Montmartre non sono che impressionisti, cosa siete voi?"
Il ragazzo socchiuse gli occhi, dedicando tutta la propria attenzione al bicchiere di vino rubato dal tavolo "Vedete monsieur, è questo il problema: io non riesco a definirmi. Non sono un impressionista e detesto chi mi paragona ad essi: dipingere un quadro in pochi minuti senza neanche uno schizzo solamente per impressionare un momento? Ammirevole, ma non il mio stile: io, con le tele e i colori, ci parlo, li seduco, li apprezzo e li trasformo in qualcosa di meraviglioso."

L'oste annuì impressionato "E allora perché mon ami siete qui come il peggiore dei codardi che si nasconde dai problemi nell'alcool?" Chiese l'uomo curioso, ottenendo una risata saccente da parte del ragazzo "Il problema, monsieur, è che non ho una musa: dipingo, seduco e schizzo, certo, ma mi manca il soggetto. Non voglio dipingere una veduta qualsiasi che tutti potrebbero vedere se solo aprissero gli occhi, io voglio dipingere le emozioni, i sentimenti, la verità. E per farlo ho bisogno di una musa." Concluse il ragazzo prima di bere in un sol sorso il vino restante.

L'oste sorrise "E allora mon ami che ci fate qui? Questo non è certo il posto per voi! Tornatevene nel vostro studio e scrivete un annuncio per il giornale, vedrete che qualcuno risponderà alla vostra inserzione!" Ribatté allegramente ma ottenne solamente una risposta negativa "Vedete monsieur, è qui che tutti si sbagliano: io cerco una musa, vero, ma deve essere lei a trovare me, è così che funziona. Avete mai visto un panettiere che lievita una pagnotta? No, perché è la pagnotta a lievitarsi per il panettiere. Così la mia musa mi troverà, sarà poi compito mio farla diventare emozione e arte." Disse il giovane prima di alzarsi e indossare il cappotto blu di lana, chiaramente di seconda mano.

L'oste scoppiò a ridere e si alzò, fermando con la mano il giovane che stava frugando nelle tasche alla ricerca di qualche franco per pagare il whisky. "Mon ami, non pensateci neppure: mi avete così emozionato con le vostre parole che sono dubbioso che sia stato l'alcol a farvi parlare così. Siete completamente fou, mon ami, e dovete esserne fiero!" Esclamò prima di stringere la mano destra del giovane, che rispose con un sorriso.

Normal life is too boring for usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora