"Come è andata oggi all'università?"
Taehyung nascose un sorriso e si mise al pianoforte, noncurante di lasciare in giro la giacca marrone: l'avrebbe rimessa in ordine prima di andare a dormire. "Bene, quel nullafacente del dottor Hyun ha capito che ne so più io di lui sulla neuroscienza!" commentò con un sorrisetto divertito, seguito da una lieve risata "Un giorno potrei insegnare al posto suo!"
"Non ti sembra di essere un po' troppo avido? Paragonarti ad un professore di neuroscienza, anzi, sopraelevarti a lui... non sembri il solito Tae..." mormorò la giovane, passandosi una mano tra i capelli rossi e osservandolo dal divano, sul quale era seduta comodamente a sorseggiare una tazza di tè. Taehyung sospirò, facendo alzare i ciuffi di capelli castani più lunghi, che spesso gli coprivano parzialmente la vista, e mise le dita sui tasti, preparandosi a suonare uno dei suoi pezzi preferiti "Eine Kleine Nachtmusik" di Mozart.
"Non ti sembra che io abbia detto delle cose giuste Chae? Solitamente sei sempre dalla mia parte..." la giovane scosse la testa e si alzò, avvicinandosi all'uomo che aveva appena iniziato a suonare la dolce melodia: le dita slittavano con precisione sui tasti, premendoli con il giusto ritmo e la pressione dovuto, creando una splendida sinfonia, come solo Mozart poteva scrivere. "Io sto dalla parte del giusto Tae. Alcune volte hai avuto ragione, altre, come in questo caso, sei in torto."
Taehyung non trattenne una risatina annoiata, staccando gli occhi per un istante dai tasti e guardando la giovane al suo fianco: indossava un semplice maglione bianco con dei jeans blu chiari ma ai suoi occhi era sempre bellissima. "Sai di cosa abbiamo parlato oggi a lezione, con tutte quelle matricole esaltate?" chiese con rabbia, premendo con troppo forza sui tasti, rendendo la piacevole melodia in una sinfonia forzata e rabbiosa.
Come era solito fare, in quel momento stava esprimendo le sue emozioni con la musica.
E poteva solo definirsi frustrato.
"Abbiamo parlato di schizofrenia. La malattia che aveva mia madre." Chaeyoung abbassò lo sguardo, comprensiva, e gli mise una mano sulla spalla, per rassicurarlo della sua presenza: sua madre era sempre stato un argomento particolare, così intimo che Taehyung non ne aveva parlato quasi con nessuno, se non con Chaeyoung e- "DOC!" Gridò una voce, interrompendo la musica e facendo scattare in piedi Taehyung, già nervoso.
"Cosa diavolo vuoi Jeon?" chiese irritato, voltandosi verso il suo assistente, che lo stava fissando dallo stipite della porta: gli occhiali da vista erano storti sul naso, irritando a morte il castano, che avrebbe tanto voluto rimetterglieli dritti e poi tirargli un pizzicotto sulle guance morbide, così da punirlo per averlo interrotto durante uno dei suoi pezzi preferiti al pianoforte.
"Ti ho portato un pacco dal dottor Hyun: dice che si vuole far perdonare per la lezione di stamattina," comunicò Jeon Jungkook, entrando nel salotto e passando a Taehyung un pacchetto di medie dimensioni con una faccina felice disegnata sopra "L'hai disegnata tu questa?" chiese il castano con un'espressione disgustata stampata in volto; Jungkook scosse la testa e alzò le mani in segno di difesa "No doc, deve essere stato il dottor Hyun-" "Che se ne vada al diavolo! Se lo nomini un'altra volta non ti ospito più qui!" sbottò Taehyung, gettando il pacco sul divano e tornando al pianoforte, dove Chaeyoung lo stava osservando in silenzio ma l'espressione delusa che aveva in volto parlava da sola.
"Uhm... doc?" Chiamò titubante Jungkook, facendo sospirare Taehyung "Sì Jeon? Cosa c'è?" l'assistente abbassò lo sguardo imbarazzato e iniziò a giocherellare con le dita nervosamente "Ecco... vorrei presentarti una person-" "Non dirmi che hai una ragazza!" Taehyung tornò così velocemente sui suoi passi che in due secondi si ritrovò davanti a Jungkook, terribilmente nervoso.
"Sì doc, sto con questa ragazza da un paio di mesi e vorrei presentartela... sai, lavora al commissariato di polizia-" "E casualmente ha bisogno di una consulenza per un caso!" lo interruppe Taehyung "No grazie! Mi rifiuto di fare lo strizzacervelli per la polizia!" Jungkook fece un passo indietro, chiaramente intimorito dal più grande, ma poi prese un respiro profondo e modellò un sorriso finto sulle labbra "No doc, non ha bisogno della sua consulenza perché non lavora a casi con malati mentali! Il mondo non gira attorno a te! Lisa era solo curiosa di conoscerti visto che parlo sempre di te!" gridò, facendo sobbalzare Taehyung.
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Normal life is too boring for us
FanfictionOne-shots per tutti i gusti in tutti i gusti. Quando imparerò a scrivere una descrizione breve in italiano mi emozionerò. But it is not today. Morale della storia? BTSxBLACKPINK One-shots