Crosswords - Jinsoo

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"Sai il sinonimo di masticare?"

Jisoo abbassò il giornale d'enigmistica e si guardò intorno: non c'era nessuno con cui parlare, neanche un compagno di stanza.

Le pareti bianche della stanza riflettevano il cielo grigio, facendo peggiorare l'umore della ragazza, che si poggiò al muro dietro di lei, sbuffando.

"Chi diavolo può aiutarmi con le parole crociate?!" chiese ad alta voce mentre scrutava con la testa inclinata il letto vuoto alla sua sinistra: le avevano detto che presto sarebbe arrivato un compagno di stanza ma Jisoo ne dubitava fortemente.

Era in quella stanza da quasi due settimane e rischiava di impazzire ora dopo ora.

"Forse dovrei iniziare a parlare con qualcosa." aggiunse, cercando di alzarsi dal letto. Dopo tre tentativi riuscì a mettersi in piedi e lentamente si avvicinò all'armadietto posizionato tra i due letti e di fianco alla porta del bagno in camera. Sua madre aveva lasciato lì la sua borsa con tutti i suoi giornali d'enigmistica e il necessario per passare lì tre settimane.

Jisoo afferrò una spazzola e se la portò con sé, mettendola in verticale sul comodino; dopo essersi rimessa a letto, disegnò con una penna e un foglio strappato degli occhi e una bocca piegata in un sorriso, che attaccò sul retro della spazzola rosa. La ragazza la scrutò per un paio di secondi prima di sorridere e riafferrare il cruciverba che stava risolvendo da quasi mezz'ora.

"Tu mi terrai compagnia in questi ultimi giorni!" esclamò, puntando la penna verso la spazzola, che rimase immobile. "Certo che dovrei darti un nome..." mormorò Jisoo mordendo il tappo di plastica e pensando intensamente.

"Ti chiamerò Helen Dalgom! Dalgom in onore del mio amato Dalgom che mi manca tanto!" Esclamò la giovane carezzando la foto del cane che teneva sul comodino, adesso di fianco alla spazzola "E Helen in onore di... al momento non mi viene in mente ma molto probabilmente la troverò!" continuò, prendendo in mano la spazzola per passarsela tra i lunghi capelli colorati di un tenue viola.

"Scusa Helen, so che non si usano gli amici per pettinarsi ma al momento non ho un altro pettine da utilizzare!" si scusò Jisoo, posando nuovamente la spazzola sul comodino e sistemando il pezzo di carta con gli occhi disegnati, che si era leggermente staccato dal retro in plastica della spazzola. "Quando passerà a trovarmi di nuovo eomma le chiederò di portarmi un pettine, così non dovrò più utilizzarti! Però devi aspettare..." Jisoo guardò l'orologio al polso destro e sospirò "... sei giorni."

La giovane chiuse gli occhi e poggiò la testa al muro, riusciva solo a sentire i soliti rumori ai quali le orecchie si erano abituate: ruote che sfrecciavano per i corridoi, grida di dolore, ordini pronunciati con voce minacciosa e lacrime.

Come aveva fatto ad abituarsi a quell'inferno?

Come era riuscita a sopravvivere due settimane senza vedere nessuno?

Quanto ancora sarebbe resistita?

Un tuono squarciò il silenzio ma Jisoo non si spaventò, né si sorprese; al contrario, prese di nuovo in mano il giornale d'enigmistica e la penna, controllando le lettere e rileggendo l'unica definizione che le mancava per completare il cruciverba.

"Un sinonimo di mangiare... otto lettere e comincia per R... e la quinta lettera è N... tu che ne pensi Helen Dalgom?" chiese la giovane alzando gli occhi al soffito e pensando intensamente. "Ma certo! Hai ragione! Ruminare!" esclamò entusiasta prima di scriverla sul giornale. Non appena ebbe finito, guardò soddisfatta il suo giornale e si voltò verso la spazzola, ancora immobile.

Normal life is too boring for usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora