"Ti fidi di me?"
Jimin si svegliò di soprassalto, il corpo nudo coperto da uno strato di sudore, il lenzuolo bianco aggrovigliato alle gambe muscolose. I capelli biondi erano appiccicati alla fronte, anch'essa madida di sudore; il petto si alzava e si abbassava in fretta a causa dei respiri affannati. Nella penombra della stanza riuscì ad intravedere il profilo di una ragazza anch'essa avvolta nel lenzuolo e il cuore smise di battere così velocemente: gli sembrava di avere una batteria nel petto, il sangue stava pompando nelle vene, così come l'adrenalina. Il detective fece un respiro profondo, asciugandosi con il dorso della mano la fronte bagnata "Era solo un sogno," Sussurrò. "Meglio dire un incubo." Pensò nella mente, ma non osò dirlo per paura di svegliare la ragazza.
Con delicatezza le rivolse un altro sguardo, stavolta sfiorandole le guance lisce: i piccoli occhi erano chiusi, le lunghe ciglia sfioravano gli zigomi, creando nuove ombre sul volto della giovane; gli angoli della bocca erano lievemente alzati, come in un debole sorriso, dando al viso un'aria serena, come se stesse di nuovo sognando qualcosa di piacevole.
Jimin sorrise quando un raggio di luce la colpì, illuminando la pelle chiara e rendendola simile ad una dea. In una semplice mossa, il detective l'avvicinò a sé, stringendola in un abbraccio e respirando l'odore di limone che emanavano i capelli castani. Senza fare alcun rumore le baciò la fronte, lasciando le labbra carnose ferme sulla pelle candida della ragazza, i respiri di lui sempre più deboli, come se avesse paura di svegliarla con il solo rumore del suo respiro.
Lentamente, iniziò a carezzarle i capelli, ripensando alle ultime notti insonni: era passato più di un mese da quando aveva incontrato quella ragazza e da quel momento non l'aveva più lasciata anche se conosceva tutti i rischi e pericoli; sapeva che prima o poi Chanyeol l'avrebbe trovato, sapeva che l'incolumità della ragazza era nelle sue mani, una mossa sbagliata e lei sarebbe stata cancellata dal mondo. Jimin voleva scappare, con lei ovviamente, lasciarsi indietro tutto, a partire dai crimini che lei aveva commesso, non si meritava altre bugie. Eppure lui le stava mentendo: la ragazza non aveva idea del suo vero lavoro, del perché quel giovane ed estremamente bel uomo l'avesse fermata quella sera nel locale di Min Yoongi, non sapeva di essere un bersaglio, non sapeva che l'uomo stava tradendo il suo stesso lavoro ed etica perché l'amava.
Jimin sorrise: quella ragazza era la cosa più bella che gli fosse mai successa, persino meglio di quando catturò il suo primo criminale, meglio di quando venne nominato detective. Jennie lo aveva cambiato solo in meglio. Perché lei era migliore di tutti: si era ritrovata costretta ad agire in quel modo, gli eventi, gli abusi, i rimorsi l'avevano corrotta e l'avevano fatta diventare una criminale. Ma non era il suo ruolo, lei non era fatta per quella vita.
Dovevano scappare, andarsene il più lontano possibile dai radar della polizia e di Chanyeol, dimenticando tutto e creandosi una nuova vita, solamente loro due, lontano da tutto e tutti. Jennie sembrò percepire la preoccupazione del detective e inconsciamente lo abbracciò, il sorriso che aveva sul volto si allargò ancora di più quando sentì le braccia del fidanzato attorno a lei. Jimin sorrise e chiuse gli occhi, sentendo le lacrime sul fondo di essi.
"Non lasciarmi Jennie, non lasciarmi mai."
***
"Oppa! Non vorrai mica dormire tutto il giorno?"
Jimin aprì gli occhi, chiudendoli un secondo dopo a causa della luce nella stanza. Sentì una fragorosa risata a pochi passi da lui, come se la persona si stesse allontanando; pochi secondi dopo la luce si era affievolita, facendo capire al giovane uomo che Jennie aveva chiuso le tende del loro misero soggiorno/camera da letto. Poi sentì un paio di labbra morbide posarsi sulla guancia destra, facendolo sospirare e aprire gli occhi, trovandosi quelli di Jennie a pochi centimetri di distanza. Immediatamente gli angoli della bocca si alzarono in un sorriso genuino, contagiando anche la ragazza "Buongiorno..." sussurrò prima di posare le labbra su quelle della ragazza, che ricambiò mettendo le mani al collo del detective.
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Normal life is too boring for us
FanficOne-shots per tutti i gusti in tutti i gusti. Quando imparerò a scrivere una descrizione breve in italiano mi emozionerò. But it is not today. Morale della storia? BTSxBLACKPINK One-shots