Missing Moments - Crosswords

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"Sei tornato presto stasera!"

Jin si tolse le scarpe e a passi lenti attraversò il salotto, stranamente in ordine. Nonostante l'aria di casa lo facesse sempre sentire meglio quella sera lo rattristì ulteriormente: con la testa bassa arrivò fino in cucina, dove lo stava aspettando la voce allegra.

Presto non lo sarebbe più stata.

Jin si sforzò di eliminare quel pensiero e di focalizzarsi su altro, come la deliziosa tavola apparecchiata con una candela accesa al centro: sui due piatti erano già stati serviti degli antipasti e una cloche teneva in caldo il secondo, che sarebbe stato sicuramente il pollo ripieno, il pasto delle grandi occasioni.

"Come è andata oggi?" chiese la voce con dolcezza, avvicinandosi a Jin e aiutandolo a togliersi la giacca pesante. Il giovane si passò una mano tra i capelli castani e sorrise alla ragazza parecchio più bassa di lui che lo stava fissando con un sorriso amorevole stampato sulle labbra a cuore "Bene Chichoo," rispose affettuosamente, lasciandole un bacio sulla guancia.

Jisoo alzò gli occhi al cielo e diede una lieve pacca sulla spalla del giovane, che fece finta di offendersi "Oppa, sai perfettamente che con me una risposta del genere non vuol dire nulla: mi devi raccontare tutto! Sono troppo curiosa!" Jin ridacchiò e si sedette, facendo attenzione a non far cadere nulla dal tavolo. "Avresti dovuto lavorare per un giornale di gossip non per un'editoria!" la giovane rise e si sedette davanti a lui, versando per sé e versandogli dell'acqua.

"Come mai hai preparato una cena del genere?" chiese Jin accigliandosi "Non mi sono dimenticato del nostro anniversario, vero?!" aggiunse subito dopo, improvvisamente preoccupato. Jisoo ridacchiò e spostò la treccia di capelli castani con alcune sfumature di rosso da un lato, posando sul tavolo i gomiti e avvicinandosi alla candela.

Jin poté solo guardarla: i riflessi arancioni e rossastri illuminavano la pelle candida della giovane, creando mille sfumature diverse, una più bella dell'altra, che proseguivano anche sui suoi capelli e sugli occhi, che riflettevano la luce della candela. Il sorriso era così luminoso che avrebbe potuto illuminare un'intera città.

Jisoo era una stella.

E Jin amava guardarla bruciare.

"Non vuoi festeggiare la tua promozione come capo infermiere?" chiese con aria divertita, spostando per un secondo gli occhi su tavolo e sul vestito che indossava. Jin spalancò leggermente gli occhi: si era accorto solo in quel momento che Jisoo indossava il tubino nero senza maniche che gli aveva regalato per il compleanno, rendendola ancora più bella di quello che già non fosse.

"Penso che l'avessimo già festeggiata..." commentò con un sorrisetto divertito, che la giovane poté solo ricambiare "Nessuno ci vieta di farlo una seconda volta, no?" lo sguardo di fece più malizioso e la mano destra di Jisoo sfiorò quella di Jin, che la strinse dolcemente.

Quella proposta non gli sembrò così invitante.

Non in quel momento.

Jin sospirò: doveva dirglielo.

Al più presto.

Il silenzio del compagno insospettì Jisoo, che non nascose l'espressione preoccupata quando si accorse che sulla guancia destra di Jin era comparsa una lacrima. "Jin, che hai?!" chiese, alzandosi e correndo ad abbracciarlo. Il castano si asciugò in un lampo la guancia e strinse ancora di più la mano di Jisoo "Chichoo..." chiamò con un filo di voce, lasciando che la giovane si sedesse sulle sue gambe.

"Che è successo Jin? Mi stai facendo preoccupare!" la voce di Jisoo ebbe un fremito e Jin si maledisse quando incrociò il suo sguardo: era pieno di lacrime e paura.

Normal life is too boring for usDove le storie prendono vita. Scoprilo ora