Parte 4ª - La discendenza divina pt 1

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PREMESSA: Poiché spesso trovavo incoerente che personaggi di 13 anni avessero comunque delle responsabilità di persone maggiorenni ho fatto un salto di età a tutti i personaggi che è di +3 per tutti quindi la guerra galattica inizierà il 1989 anziché il 1986. Terrò invece tutti gli eventi in ordine cronologico, quindi la storia si completerà nell'arco di aprirle 1990, 24/25 ('87 nel manga) contando anche il tenkai hen e l'inizio next dimension. La FF nonostante sia un What if? Cerca di collegarsi a tutti gli eventi accaduti in manga, anime e spin off per questo qui verranno raccontati i buchi mancanti. PS in riferimento a Saintia Sho prendo solo situazioni coerenti con il manga/Anime Originale
ATTENZIONE: © delle Fanart prese in giro per il Web se le riconoscete come vostre basta che me lo facciate sapere e provvedo a inserire i credits
COPYRIGHT: Storia basata sulla saga del maestro © Masami Kuramada ©Saint Seiya; Tutti i diritti della serie sono del sensei, della Toei e della casa editrice Shueisha; Per le immagini © Michi Himeno © Shingo Araki;

Marzo 1970

Giánnis si muoveva molto ultimamente tra l'Europa e l'Oriente, andava spesso a trovare i suoi gemelli crescevano tanto ed Ernesto anche, lui somigliava a Juno, gli occhi castani e i capelli neri, anche quel cipiglio delizioso che gli faceva fare smorfie strane. Erano bellissimi e Giánnis era sicuro che se avesse funzionato tra lui e Juno sarebbero stati sempre felici.

Era stato in quel periodo che Gián aveva avvertito Juno delle sue scelte, aveva rinunciato al nome Santoro e ripreso quello che gli avevano dato alla basilica per darle appunto modo di sentirsi libera da ogni legame che aveva con lui.

Pochi mesi dopo a Tokyo venne infine al mondo la prima figlia sua e di Theresa, Marin. Marin fu la prima delle sue figlie e figli a somigliare a lui in tutto e per tutto, capelli rossi come i suoi, occhi azzurri come il cielo e pelle candida come la sua, neanche Elios arrivava a somigliargli tanto. Troppo preso dal lavoro e dalle nuove nascite Giánnis fu molto preso nel non notare il cambiamento in Theresa. Si qualcosa era cambiato in sua moglie e non sapeva cosa,  al contrario gli aveva chiesto un altro bambino, voleva dare un fratello o una sorella a Marin, così come gli altri avevano un legame fraterno più solido, lo stesso voleva per Marin. Lui acconsentì, non gli mancavano i fondi per mantenere una famiglia, in più lui amava le famiglie numerose.
Quando quell'agosto Theresa gli aveva confermato di essere incinta di almeno due mesi ne fu contento ed accettò la cosa con piacere. Però qualcosa non andava, Theresa era cambiata, era più silenziosa e non gli parlava più come prima, tanto che l'uomo non si stupì quando quest'ultima le chiese del periodo di tempo per se stessa, di andare via.
"Cos'hai?"gli chiese una volta stringendola tra le braccia.
"Ho trovato casa. Marin  la fonte della nostra gioia mi ha fatto tornare a casa." Si confessò lei a quel punto. "Tu non hai trovato casa?"
Lui la guardò interdetto e stupito, poi le sorrise. "Casa è dove siete voi, certo che l'ho trovata."
Theresa lo studiò attentamente poi scosse la testa "No. Ancora non hai trovato casa tu, ... ho bisogno che ci allontaniamo." Gli annunciò lei cambiando argomento.
Perché Theresa gli parlava in quel modo? Si chiese Gián, in fondo andava tutto molto bene. Forse dipendeva dalla collaborazione con Mitsumasa Kido per la nascita dell'orfanotrofio, i lavori sarebbero dovuti finire presto.
"Non ti piace vivere nel collegio?" Chiese allora speranzoso alla moglie, perché lui aveva capito che gli piacesse così
"Per ora sono solo due stanze ma vedrai che quando i lavori portati avanti da Kido saranno conclusi sarà un buon rifugio per gli orfanelli." Disse in risposta la moglie con un sorriso
Giànnis sospirò. L'idea di vivere in un orfanotrofio non gli era mai piaciuta, ma per amore di Theresa aveva accettato quella situazione. Anche se non voleva i suoi figli pensassero che loro fossero degli orfani, avevano un padre e una madre, anzi qualcuna di più. Sperava solo che col tempo Theresa si risvegliasse da quel sogno e gli dicesse di tornare a casa in Grecia.
Però così non fu, lei voleva andasse via. La costruzione dell'orfanotrofio era quasi terminata e sembrava che Theresa non volesse muoversi da lì e invece adesso... voleva allontanarsi, ma da cosa?
"Dimmi cosa vuoi fare?"
"Restare qui." disse lei. Gian la guardò, che lei non volesse andare via lo aveva capito. "Ma tu devi andare, da Juno. Hai un compito."
Sgranò gli occhi. "Come scusa?" che compito poteva mai avere? Con molte probabilità Theresa iniziava ad avere dei problemi
"Juno se la cava da solo, io amo te e voglio stare qui con te." Le disse allora.
"No Gian, tu hai un compito. Va da lei, adesso non è tempo di stare con te."
Gian la fissò "Mi stai gettando tra le sue braccia?"
Lei annuì "Si! Lo sò ti sembro assurda ma fidati che è giusto così." disse allora lei.
"Ma posso capire cosa ti prende? Sei l'unica donna che consente al marito di andare con altre donne." Aveva braitato.
"Non con altre, solo con Juno..." aveva risposto Theresa. "E' sotto shock per il parto prematuro, aiutala."
Assurda, era assurda. Se non fosse stata la madre di sua figlia veramente l'avrebbe già lasciata, più andava avanti e più Theresa dava segni di pazzia.
Gián era inorridito, litigarono quel giorno ed i gironi successivi, alla fine dopo un mese costante di litigi, tra un volo e l'altro si era arreso, sì se ne andò. Andò via, ma non per cercare Juno. Voleva capire cosa fosse preso a sua moglie. Se si fosse trattato di Juno non ci avrebbe pensato due volte a linciarlo, invece lei lo stava proprio spingendo tra le braccia della donna che Theresa sapeva, aveva amato un tempo e che ancora aveva un posto nel suo cuore.
Per questo non andò ad Atene o a Lecce, bensì si fermo a Santorini. Dall'unica altra persona in grado di capirlo e saperlo consigliare.

Agápi gia ton Olýmpou (Saint Seiya)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora