Monti Kethii confine URSS - Mongolia 28.07.1990
Hermes e Kanon stavano sorvolando quella zona ormai da due giorni, ma di Miho e Valentin non vi era alcuna traccia.
Purtroppo sua sorella era nascosta molto bene da Gea e lui personalmente non riusciva a trovarla.
Erano ricorsi allora alla telepatia e Kanon aveva un paio di volte avvertito la voce di Aphrodite di Pisces in quelle ultime ore, ma ancora non erano riusciti a trovarlo realmente.
"Ha detto che se siamo qui in zona si fermano, così che possiamo trovarli." Disse Kanon facendo ritornare Hermes alla realtà.
"Chiedigli Miho come sta e se riesce ad usare il suo cosmo."
Kanon annuì, chiuse gli occhi e pose la domanda al santo di Pisces.
"Per ora sta portando lui Miho, adesso che si sta riposando l'ha adagiata a terra. Durante il tragitto stanno trovando acqua e da mangiare quindi si sta nutrendo.
Non riesce ad espandere il suo cosmo." Disse Kanon dopo aver avuto le risposte che l'impaziente Dio cercava.
"Quindi per avvertire che il collegio era in pericolo ha potuto usarlo ed ora che siamo qui invece ha problemi! Non ci credo." Disse Hermes
Kanon sospirò. "Ha risposto che non gli serve il cosmo per comunicare con Milo e che sono i cuori a parlare."
Hermes guardò scettico il gemello. "Sai che ti dico?"
"Che possiamo vomitare?" Chiese Kanon.
Hermes lo osservò e rise. "Questa sarebbe un'idea."
"Aphrodite mi sta dicendo che Eiren ha un idea, forse azzardata ma è qualcosa di concreto." Disse Kanon.
"Azzardata? Già la parola mi piace, spara gold saint." Disse Hermes.
"Sanno che Polemos vuole che lei arrivi nella terra dei giganti. Fisicamente non potrebbe mai farcela e lo riconosce, eppure ha Pisces con lei. Dopo i primi giorni ha iniziato a portarla lui in viaggio verso i cunicoli montuosi, la sua idea sarebbe adesso che siamo qui e sappiamo dove loro sono di aspettare che arrivino in Grecia, dove di sicuro avranno trovato un'uscita."
"Noi sappiamo che sono qui, non in Grecia Kanon, come possiamo attuare questo piano?" Disse rassegnato Hermes, i piani non erano arte di sua sorella.
"Eiren consiglia di mantenere il contatto mentale con Pisces, così da seguirlo da qui in Grecia. Dice anche che se noi siamo in Russia forse conosce i percorsi che Gea sta usando per portarla in Grecia." Raccontò il gemello.
"Sa la strada che sta facendo?" Chiese Hermes.
Kanon rise poi parlò. "Testuali parole di sua sorella, dice che lei è un asino divino Hermes. Sua sorella afferma che forse Gea stia usando una delle tre probabili strade per raggiungere la Grecia. Ovvero quella più ovvia è questa, se siamo nei monti Khentii, lei sostiene che stiamo scorrendo la catena montuosa degli Altaj, quindi dovremo raggiungere il Kazakistan." Hermes annuì. "Dopo ci sarebbe la Georgia, poi la Turchia e infine..."
"La Grecia! La prima regione che incontrerebbero sarebbe proprio la Tracia, lì dove dovrebbero trovarsi i giganti."
Kanon annuì. "Sì, sua sorella afferma che questo potrebbe essere il percorso più prevedibile. Pensandoci, sua sorella afferma che Gea potrebbe anche farla passare per la Cina ed i paesi minori dell'India, allungando il suo tragitto, farla arrivare nel Mar Caspio e farle attraversare qualche montagna sommersa come ha fatto per portarla dal Giappone alla terra ferma."
"Dopo il mar Caspio sarebbe di nuovo in Turchia, e da lì sempre in Grecia." Disse Hermes.
Kanon annuì. "L'ultimo percorso a cui Eiren ha pensato è la Russia, allora non farebbe il Kazakistan ne la Turchia, ma arriverebbe in Grecia dalla Bulgaria e non troverebbe alcun mare a ostacolare la sua strada."
"Il mare?!" Chiese Hermes
"Sì, sua sorella è convinta che Gea la faccia viaggiare anche in mare, e ci sono dei tragitti che lo comprendono. Dice che se noi la seguiamo potremmo comunque prevenire le sue mosse, sapere come si sta muovendo."
Hermes annuì. "Lei riesce a resistere tutto questo tempo senza aria?" Chiese Hermes.
Kanon annuì poi rispose. "Lo spera, almeno fino a quando non esce dalla montagna e potrà liberare il suo cosmo in caso di dover fare un apoteosi." Disse Kanon.
Hermes si grattò la testa, perché tutti questi problemi e perché non riuscivano a liberare Miho, perché era lui a dover prendere quella decisione?
"Ok di loro di restare fermi e riposare per ora. Tu intanto resta qui, io andrò nel primo paese vicino e telefono a papà, devo sapere cosa ne pensa di questo piano." Disse il dio del vento.
Kanon annuì, andò a sedersi accanto a una roccia e incrociò le braccia al petto. "Nel caso io debba spostarmi riesci a percepire il mio cosmo?" Chiese questi.
Hermes annuì.
"Ok, ti aspetto qui."
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Agápi gia ton Olýmpou (Saint Seiya)
أدب الهواةPrologo di Saint Seiya dopo i fatti di Hades. © M. Kurumada © Michi Himeno © Shingo Hiraki © Toei L.T.d Storia basata sulla saga del maestro Kuramada Saint Seiya. Vietato copiare i diritti di copyright