©fanart Marco Albiero
19.04.1990 Santuario di Athena
Marin era scesa dal tempio terreste di Artemide usando il cosmo.
Voleva risposte da Athena, voleva capire cosa stava accadendo e perché aveva lasciato Seiya da solo per un'impresa che non sarebbe dovuta sussistere.
Appena giunse nei pressi della fonte di Athena la sacerdotessa avvertì un cosmo estraneo ai saint di Athena. Corse alla ricerca di Seiya che al momento era privo di difese, entrata alla fonte si scontrò con Seika che sembrava terrorizzata.
"Ci sono delle donne, con archi e frecce. Seiya è in pericolo." Marin corse verso l'esterno dove il suo discepolo era ancora sulla sedia a rotelle, vide una guardiana di Artemide pronta ad attaccare un indifeso Seiya e si frappose tra loro.
"Cosa fate. Come potete macchiarvi di un gesto simile, puntare le armi verso un morente." Le ammonì
Raskmoon si fece più avanti a sfidare la silver saint "abbiamo un ordine e lo eseguiremo." Disse prendendo una freccia dal feretro.
Marin si mise in posizione di difesa, era sola contro tre di loro. Poteva farcela se non erano relativamente forti, lei era agile e veloce.
Poi la Scoumoune lanciò la freccia e da essa si espansero dei serpenti. Marin fu colta alla sprovvista, ma si difese passando al contrattacco.
Le vipere venivano uccise dalle aquile "Eagle toe flash!" Fece saltando in aria e andando a colpire la donna.
Intanto le altre due si riservarono verso Seiya, Marin doveva sbrigarsi, lo aveva lasciato scoperto.
Ma una coltre di ghiaccio fermò le due Scoumoune e una chiara figura si avventò tra lei e Raskmoon.
"Come osate profanare un luogo sacro e di cure?"
"Chi vi ha mandato?" Chiese Marin adesso che erano in parità "Artemide aveva il veto ad attaccare Athena."
"Il nostro comandante ci ha ordinato. E il ragazzo non è la vostra dea." Rispose Raskmoon che si apprestò a lanciare un altra freccia.
Hyoga però fu più lesto e colpì rapido con la sua diamond dust distruggendo arco e frecce. "Fossi in voi mi ritirerei. Non avremo pietà di voi se continuate ad attaccarci."
Raskmoon era livida di rabbia. Indietreggiò e richiamo le sue Scoumoune.
"Verrete puniti dagli dei."
"Tu e il tuo comandate non siete nessuno per mettervi a livello degli dei. Sappiate che Artemide verrà avvertita di questa vostra offensiva." La minacciò allora Marin.
Diana era stata con lei quasi tutto il tempo, non poteva aver dato quell'ordine finché era stata con lei. Quindi l'ordine di uccidere Seiya era arrivato da altri.
Le tre Scoumoune si dileguarono andando via, umiliate e cariche di rancore. Hyoga intanto si avvicinò alla rossa.
"Cosa succede?" Chiese
Marin sospirò e puntò lo sguardo metallico sul cigno "Athena è andata ai templi terreni dell'Olimpo per viaggiare indietro nel tempo e distruggere la spada di Hadss, vuole impedire la morte di Seiya." Spiegò rapida
"Ha dell'incredibile..."
"Ha dell'insensato. Athena ha sbagliato, non si gioca col tempo, non si cambiano gli eventi ed è in pericolo. È tornata indietro ad un'altra guerra santa con Hades."
"Come devo fare per raggiungerla e proteggerla?" Chiese Hyoga
Marin scosse la testa, ovviamente avrebbero fatto fronte comune. "Il lago di Chronos, lungo il percorso troverai la custode della strada verso l'Olimpo: Ecate. Se ti aiuta puoi andare altrimenti resta qui. Hyoga sfidare il tempo è contro qualsiasi legge!" Affermò Marin
"Non posso lasciare Athena ad affrontare da sola il pericolo. Vado in Cina a cercare Shiryu e poi insieme andremo nel passato." Disse il cigno.
Marin era basita, perché non facevano mai ciò che era giusto? Questa volta non poteva giustificarli, non c'era motivo per rendere giusto questo loro comportamento.
"Resterò qui a proteggere Seiya. Ma sappiate che non è distruggere la spada di Hades la soluzione."20.04.1990 Grecia
Hyoga era tornato in Grecia senza Shiryu, l'amico si era rifiutato di seguirlo dicendogli che voleva proseguire con una vita normale. A lavorare i campo in Cina e prendersi cura di Shunrei che durante la battaglia contro Hades aveva trovato un neonato abbandonato.
Adesso Shiryu aveva una famiglia di cui prendersi cura, poteva capire questo suo desiderio. Quindi lo aveva lasciato stare, lui al contrario era solo, non aveva nessun tipo di legami quindi poteva benissimo affrontare il salto nel tempo e rischiare anche di non tornare più indietro. Giunto sull'Olimpo Hyoga si guardò intorno alla ricerca di Ecate e quando questa si presentò a lui le disse di essere un saint di Athena e che doveva raggiungerla.
La dea impressionò Hyoga, era una bambina e indicava dietro di lui. "Avete due giorni di tempo adesso..." Disse
Hyoga si voltò per controllare dietro di se e scoprì con sorpresa che Shiryu lo aveva raggiunto.
"Dragone... ma cosa?..." Chiese
"Shoryu è un maschietto. Sono sicuro che qualsiasi cosa mi succederà lui saprà sempre come cavarsela. Andiamo a salvare Seiya." Disse il dragone
Hyoga annuì sorridendo all'amico e insieme i due si lanciarono nella nebulosa di Chronos.
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Agápi gia ton Olýmpou (Saint Seiya)
FanfictionPrologo di Saint Seiya dopo i fatti di Hades. © M. Kurumada © Michi Himeno © Shingo Hiraki © Toei L.T.d Storia basata sulla saga del maestro Kuramada Saint Seiya. Vietato copiare i diritti di copyright