Parte 34ª - Inferno

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17 aprile piena notte - Giappone ore 8:30 circa - India/Cina ore 6 circa

Hades aveva inviato il suo esercito al santuario e non solo, esercito fatto di amici e nemici. Vecchi nemici erano giunti dai bronze ad affrontarli in Giappone e in Siberia, questo aveva portato Hyoga, Shun e Shiryu a raggiungere il luogo sacro ad Athena, qui avevano trovato Seiya già in lotta! Mu lo aveva scaraventato via con Deathmask e Aphrodite per impedire loro di combattere, la dea Athena non voleva prendessero parte a quella guerra, ma lui avrebbe combattuto per la sua dea, non poteva restare fermo con le mani in mano.
Così era iniziata una nuova guerra, con un altro Dio che pensava potesse manipolare l'umanità. Avevano combattuto con gli Spectre di Hades, avevano perso degli amici: Shaka si era sacrificato per la causa e Athena comprendendo il suo gesto lo aveva seguito. Harakiri! Per giungere nel regno di Ares bisognava arrivare all'ottavo senso, accettare la morte e sacrificarsi per un bene superiore. L'ottavo senso avrebbe consentito loro di raggiungere l'Ade da vivi.
Giunti col cosmo in Germania dove vi era l'entrata del regno degli inferi si erano prodigati a combattere contro Radhamantis ed avevano raggiunto l'ottavo senso per consegnare ad Athena la sua armatura.
Ed ora eccoli lì di fronte all'ultimo ostacoli, il muro del lamento. Athena aveva seguito il Dio affinché liberasse Shun dalla sua aura, impedendo a Shaka di aiutarla. Non voleva fare del male a Shun, era un affare tra di loro, lei e Hades.
Si era quindi consegnata ad egli seguendolo nei campi elisi. I santi di Athena erano subito andati in suo soccorso, ma sul cammino avevano trovato un ostacolo ben più grande. Il muro del lamento, ciò che li separava dal conseguimento della loro missione.
Gli sforzi erano vani, i gold saint avevano unito le forse ai bronze al fine di distruggere il muro del lamento, unico ostacolo tra loro e la dea Athena ormai nei Campi Elisi con il Dio degli inferi.
Esausti crollarono, Dohko pensò che se ci fossero stati tutti i saint forse sarebbero riusciti a distruggere quell'ostacolo al fine di raggiungere la giovane dea.
Un pensiero reso realtà di lì a poco dall'arrivo della Cloth del sagittario. Tutti restarono esterrefatti, le Cloth d'orate stavano giungendo in loro soccorso al fine di abbattere il muro del lamento, dopo il sagittario fu la volta delle restanti armature esclusa solo quella dei gemelli, ma l'eufonia causata dalla risonanza delle Cloth richiamò a se anche la sorella dei gemelli che Kanon non perse tempo ad abbandonare.

Tibet
Nella sua casa in Tibet, Diva era accudita da Xin Lai, verso l'una infatti alla giovane le si erano rotte e acque. Era già da un paio di ore che sofferente le contrazioni erano sempre più vicine le une alle altre. Quanto avrebbe voluto la giovane rossa che in quel momento Mu fosse lì con lei, per accogliere insieme il loro primo figlio e per aiutarla e sorreggerla in quel momento. Soffriva, soffriva tanto, mai avrebbe immaginato tutto quel dolore per un parto.
Xin Lai la invitò a spingere il bambino fuori, ormai le contrazioni erano sempre più rapide e lei era dilatata, doveva tirare fuori il bambino.
Ed intanto pensava a Mu, e allora lo cercò! Lo cercò col cuore e con la mente mentre spingeva fuori il loro bambino, così che sapesse che stava diventando padre.

Ade
"Quelli, sono i cavalieri d'oro. Valorosi eroi le cui anime son giunte fin qui ad aiutarci a oltrepassare il muro." Disse Shun
(1) "Siete pronti a superare l'ultimo ostacolo?"
Saga si voltò verso Dohko "maestri l'Eliseo ci attende, creiamo un varco verso il futuro."
"Certamente, tutti noi siamo qui riuniti soltanto per questo."
Aiolos si pose al centro del gruppo tendendo il suo arco, prese una freccia e la inforcò senza alcuno sforzo.
Aiolia guardò i suoi amici alle sue spalle, quella era la via del non ritorno. "Mu, Milo, Shaka..."
Il saint della vergine annuì ma fu lo scorpione a parlare per conto dei tre "Si, lo sappiamo."
Dohko lanciò un ultimo sguardo ai bronze "State indietro." Li esortò dando poi loro una spiegazione. "Adesso i dodici gold saint qui presenti  convoglieranno  ogni particella del loro cosmo sulla punta della freccia di Sagitter. Questo sarà sufficiente per far avvampare una luce pari a quella del sole. Questa sarà la prima e l'ultima freccia riunita nel frangente più difficile con cui abbatteremo il muro del lamento. Purtroppo il contraccolpo sarà devastante e nessuno si salverà." Spiegò lentamente il maestro di Goro Ho
Aiolia guardò verso il suo amico, tra le mani l'armatura di Athena "È tutto nelle tue mani Seiya." Gli disse speranzoso
Milo sorrise a Hyoga "I campi elisi ti aspettano Hyoga."
"Andate per Athena." Li incoraggiò Shaka
"E per la pace sulla terra." Terminò Mu

Agápi gia ton Olýmpou (Saint Seiya)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora