Parte 55ª - Allerta

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Giappone - giugno 1990
Miho aprì la lettera che Marin le aveva spedito dalle gelide terre asgardiane. La avvertiva che procedeva tutto per il meglio, che aveva incontrato Eunomia e che già si conoscevano, rivelandole che ella altri non era che la principessa di Asgard. Nella lettera la sorella le parlò di come durante la battaglia contro Hades i gold fossero stati risvegliati come Einherjar ed avessero difeso l'umanità, dando così modo di redenzione anche a chi nelle battaglie pretendenti aveva fatto sbagli ed errori.
Al termine della lettera Marin la salutò dicendole che presto sarebbe rientrata in Grecia e che comunque l'avrebbe tenuta informata.
Al che la giovane durante uno dei battibecchi tra Astrid e Valentin si chiamò quest'ultimo a se, sicura che la presenza di Erii non aiutava la coppia. Quando il Pisces la ebbe raggiunta gli chiese di raccontarle della sua avventura ad Asgard e se avesse conosciuto Freya.
Alla fine il santo dei pesci potette raccontarle poco e niente, era stato troppo poco tempo con le regnanti e si era dedicato più alle indagini e a combattere il nemico, che interessarsi alle ragazze.
Furono interrotti dall'arrivo inaspettato al Collegio di Saori e dei ragazzi, nel gruppo Miho notò anche Hyoga, doveva essere rientrato dalla Siberia. Andò a salutare il gruppo invitando Saori a prendere qualcosa di fresco e intanto i ragazzi si attorniavano intorno ai bambini. Hyoga sembrava imbarazzato a trovarsi Erii lì, Valentin seguì la scena divertito, adorava gli intrighi.
"Valentin!" Lo richiamò Miho
"Siii." Lei mise le mani sui fianchi con una smorfia contrita.
"Non è come pensi."
Lui sollevò le sopracciglia. "Non sai cosa penso e comunque c'è tensione."
"La stessa che avverto tra te e Astrid?" Disse lei retorica.
Lui fece una smorfia. "Mi rifiuto di provare attrazione per quella sciattona."
"Si certo, come no!" Disse Miho serafica. "Sappi comunque che c'è stato un piccolo flirt ma da che ne so Hyoga non l'ha sfiorata neanche con un fiore."
"Sono io il re dei fiori. Comunque lui sembra in colpa, sicuramente da parte sua è tutto scemato. Ah il destino dei bei ragazzi che piacciono a tutti." Sospirò il santo rassegnato
"Di cosa parlate?" Chiese Saori insinuandosi nella loro conversazione.
Miho le sorrise invitandola a sedersi accanto a lei, Valentin le sorrise come fosse caduta dalle nuvole. "Dicevamo che Hyoga potrebbe essere un ragazzo molto ambito."
"Oh Lady Valentin anche a lei piace Hyoga?" Chiese la dea della guerra cercando di intavolare un discorso con lei.
"Ho un altro bel ragazzo ad attendermi in Europa se proprio dovessi concedermi." Riferì lei. In realtà ne aveva altri dieci anche se cinque erano praticamente salme, ma questo non glielo avrebbe detto.
Saori arrossì. Avrebbe dovuto aspettarsi che una donna adulta e matura, nonché bellissima come Valentin avesse già un ragazzo.
"Comunque Hyoga partirà presto. Ho appena ricevuto una missiva da Asgard e pare che voglia partire adesso."
"Asgard?" Chiese Miho lanciando uno sguardo di intesa verso Valentin.
Saori annuì. "Freya la sorella di Hilda è sua amica e nulla, la lettera mi ha preoccupato per i toni, mentre lui si è preoccupato di Freya." Spiegò
"Hilda ha scritto qualcosa di preoccupante nella lettera?" Chiese Miho in apprensione.
Saori scosse la testa. "No, in realtà Freya ha scritto che sua sorella Hilda è stata colpita da un virus mortale ad aprile e sembra non stare molto bene."
"Oh..." sussurrò Miho.
Valentin annuì con sguardo triste. "Ti ricordi di cosa abbiamo parlato poco prima che giungessero loro?"
Miho annuì, Yggdrasil e la morte degli abitanti di Asgard.
Valentin si alzò. "Vado a punzecchiare Astrid." Disse allontanandosi
Miho rise mentre Saori lo osservava allontanarsi interdetta. "È strana. Come fai ad andarci d'accordo." Le chiese
Miho sorrise. "È stata la mia salvezza, non mi compatisce e mi lascia parlare di lui." Disse serenamente.
Saori fece per parlare ma Miho alzò una mano. "Sto bene. Io e i bambini stiamo benissimo." Le disse in un sussurro. "Antares e... devo scegliere l'altro nome."
Saori chinò il capo, si sentiva in colpa ed era anche gelosa, si gelosa di Valentin. Miho avrebbe dovuto avere lei come spalla, non quella sconosciuta che era apparsa adesso nella loro vita.
"Ci sono anche io." Disse
"Lo so." Disse Miho. "Ma quando ne avevo più bisogno c'erano lei, Astrid e Hyoga." Le sorrise per poi alzarsi.
Saori si sentì mortificata, lei che doveva essere con la sua migliore amica invece che andare a cercarla era... alzò il capo verso Miho, era andata nel passato per salvare la vita a Seiya. Quando solo poche ore prima i gold saint si erano sacrificati a muro del pianto e...
La coscienza di Saori prese la forma di un macigno che le si piantò sul cuore. Lei aveva sbagliato! Adesso lo capiva benissimo.

Agápi gia ton Olýmpou (Saint Seiya)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora