Parte 31º - Preludio

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Tokyo marzo 1990

Miho contava il passare dei giorni nella sua vita apparentemente monotona.
Tutti i giorni si prendeva cura dei bambini, li istruiva e li faceva giocare, passava alla clinica Kido per controllare Seiya e gli altri e poi a fine giornata arrivava la telefonata a Saori chan che ultimamente non si faceva vedere molto in giro. Il tempo passava inesorabile e la consapevolezza dell'ultimo incontro con Milo s delle rivelazioni che si era portato dietro, le attanagliava il cuore.

Saint di Athena, gold saint! Non ne aveva parlato con Saori chan, non voleva includerla in quel piccolo mondo che erano lei e Milo. Saori Chan sapeva dell'esistenza di un 'ragazzo' nella sua vita, sapeva quanto egli era importante per la ragazza dai codini azzurri. Ma Miho non era mai andata oltre con lei riguardo l'argomento, ella era sempre stata timorosa. Sicura che semmai avesse detto qualcosa in più a Saori chan di Milo o semmai avesse lo presentato all'amica, tutto sarebbe cambiato. Il piccolo angolo di pace e paradiso che si era costruita con lui sapeva sarebbe andato a brandelli.

Milo avrebbe saputo subito che qualcosa nella sua vita non era normale nel momento stesso in cui avrebbe conosciuto Saori chan, prima una bambina multi milionaria che gestiva da sola l'impero del compianto Mitsumasa Mido. Poi una ragazza con un nugolo di ragazzini a difenderla dalle forze del male.

Non era normale e una persona attenta e perspicace come Milo subito avrebbe capito che lei personalmente in quel contesto stonava. E allora avrebbe indagato Milo fino ad arrivare al motivo per cui lei e Saori chan erano così vicine anche se apparentemente distanti.

Non avrebbe potuto fare a meno di raccontargli e dire al suo amato chi lei e Saori chan fossero.

Non avrebbe più potuto godersi quei momenti di pace che avevano loro due, perché lei si sarebbe rivelata una dea e le dee non potevano concedersi momenti solo per se stesse. Saori Chan sicuramente avrebbe convinto Milo, un soldato dedito a proteggere la pace nel mondo, a combattere al loro fianco a difendere Eireen. Lei, Miho, al contrario nonostante le buone intenzioni di Milo non approvava l'utilizzo delle armi, non approvava le battaglie e quindi avrebbe discusso con Milo e Saori per l'intervento di quest'ultima.

Così Miho aveva tenuto le due persone più importanti della sua vita distanti tra loro. Mai avrebbe pensato che i due invece avevano un destino in comune.

Tutto riportava al fato! Ciò che lei aveva evitato era avvenuto in egual modo. Athena e Milo si erano conosciuti e lui era un suo fedele servitore.

Gliene voleva per questo ad Athena? No, Miho non era arrivata a provare astio per l'amica o ad essere nei confronti di Milo delusa. Lei non era così non riusciva a provare nessun tipo di odio o rammarico verso nessuno.

Milo in quei cinque anni le aveva dimostrato un amore incommensurabile e  devoto da non farla cedere una volta scoperta la verità.

Saori poi era la sorella che non aveva mai avuto, poteva provare rancore nei confronti suoi e del rapporto che la legava a Milo? Neanche... così continuava a portare avanti quelle sue giornate; cercando di tenere separate le due persone come prima. La sorella e l'amore! Sapeva che avrebbe rivisto Milo a giugno alle Cicladi, sapeva che in quel periodo di tempo Saori chan non sarebbe intervenuta nella sua vita.

Era un tacito accordo che avevano Saori e Miho, una piccola libertà che la Kido le concedeva. Ovvio che al suo rientro in Giappone poi l'amica sorella volesse sentire cosa la mora avesse da raccontarle. Era curiosa perché Miho poteva eludere le sue responsabilità partendo, vivendo una vita comune ad una ragazza di sedici anni. Cosa che invece a Saori non era concesso, per questo lei si rifletteva in ciò che le raccontava la custode della pace.

Saori si perdeva nei racconti dei mari cristallini della Grecia, delle spiagge gremite e delle corse sulla battigia dalla sabbia bianca. Delle storie di fratelli amorevoli che la viziavano e vezzeggiavano, che la inebriavano di gioia (che fosse dovuta o meno al buon vino che ella beveva). Infine all'amante che lì paziente ogni anno la attendeva sulle isole e si dedicava a lei sola, rendendola la regina del suo cuore, amandola e corteggiandola.

Agápi gia ton Olýmpou (Saint Seiya)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora