Parte 20- June Chamaleont Saint

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PREMESSA: Poiché spesso trovavo incoerente che personaggi di 13 anni avessero comunque delle responsabilità di persone maggiorenni ho fatto un salto di età a tutti i personaggi che è di +3 per tutti quindi la guerra galattica inizierà il 1989 anziché il 1986. Terrò invece tutti gli eventi in ordine cronologico, quindi la storia si completerà nell'arco di aprirle 1990, 24/25 ('87 nel manga) contando anche il tenkai hen e l'inizio next dimension. La FF nonostante sia un What if? Cerca di collegarsi a tutti gli eventi accaduti in manga, anime e spin off per questo qui verranno raccontati i buchi mancanti. PS in riferimento a Saintia Sho prendo solo situazioni coerenti con il manga/Anime Originale
ATTENZIONE: © delle Fanart prese in giro per il Web se le riconoscete come vostre basta che me lo facciate sapere e provvedo a inserire i credits
COPYRIGHT: Storia basata sulla saga del maestro © Masami Kuramada ©Saint Seiya; Tutti i diritti della serie sono del sensei, della Toei e della casa editrice Shueisha; Per le immagini © Michi Himeno © Shingo Araki;
Anche qui una piccola premessa. Nonostante nomino Leda e Spica,presenti solo nell'anime, la storia di June come quella di Esmeralda, segue le linee guida date dal maestro Kurumada sul manga classico. Quindi essendoci su Andromeda un solo Cloth e sapendo che Marin e June si sono conosciute al di fuori da questa isola ho dato questa piega al raggiungimento del Cloth. Ho dato questa storia familiare a June sia per essere coerente con i suoi colori non proprio africani e perché sinceramente non l'ho mai immaginata una saint ma più una ragazza comune. Grazie


10 Ottobre 1989 Andromeda Island...
June aveva dovuto lasciare l'isola di Andromeda (come anche Leda e Spica) per poter prendere la cloth a lei destinata. Dedalus l'aveva invitata a raggiungere le foreste della Somalia, dove avrebbe affrontato la prova finale.
Il suo percorso l'aveva vista affrontare scalate irte, confronti con animali mitologici ed infine una disputa con una saint che come lei ambiva alla cloth del camaleonte. Era stata quella l'occasione in cui June aveva dovuto tirare fuori le unghie e ricordare ciò che aveva imparato a sei anni, quando Dedalus l'aveva portata in Grecia al campo di allenamento delle sacerdotesse guerriere. Era stata in quell'occasione, grazie all'aiuto di Marin, che aveva imparato a difendersi a suon di pugni. Le era stato difficile imparare, erano già tre anni che indossava la maschera, da quando ricordava di essere stata portata via dalla sua famiglia, mai il maestro le aveva insegnato a usare la forza del pugno con la stessa determinazione di Marin. Però era anche vero che per confrontarsi con Micha, la sua avversaria avrebbe dovuto far sfoggio di forza e di cosmo ben equilibrato.
June aveva padronanza del suo cosmo e questo lo sapeva benissimo. Si poteva dire altrettanto di Micha? Fu così che senza indugiare la ragazza dopo essere stata messa a tappeto dalla sua avversaria di era alzata ed aveva affrontato l'unico ostacolo tra la Cloth e la sconfitta. Espanse il suo cosmo e ricordò orgogliosa gli insegnamenti di Marin e allora colpi rapidi e concisi affrontò la sua avversaria fino a sconfiggerla. Era stata la disfatta di Micha che aveva visto risplendere tra la foresta somala il Cloth del camaleonte.
June non poté che esserne soddisfatta e fiera era ritornata all'isola dove ad attendarla trovò fiero Albione.
"Cosa farai adesso?" Le aveva chiesto il maestro
"Per ora mi riposo un po' ..." disse guardando il maestro "volevo andare in Grecia a salutare delle amiche, ma si dice che non siano tempi di pace."
"Le armate di Atene stanno portando terrore e paura in giro per il mondo. Inoltre il grande sacerdote sembra avercela con un gruppo di bronze saint." Affermò il maestro tenendo sospesa l'ultima frase... un gruppo di bronze saint
"Vuole che vada a controllare?" Chiese al maestro
"No, vorrei stessi qui al sicuro. Non so se fidarmi del grande tempio adesso, tua madre mi affidò la tua vita e non posso metterla a repentaglio per quella di Athena." Le confidò allora il maestro, era la prima volta che si trattava questo argomento. La prima volta che Athena veniva messa da parte per altre ragioni che a June risultavano poco importanti.
"Il grande tempio..." disse lei titubante
"È sporco." Le disse il maestro ed ella gli crebbe.
"Avete conosciuto mia madre?" Chiese lei.
Dedalus annuì "Si chiama Juno Santoro e viveva in Etiopia fino a quando non ti ho preso con me."
June lo guardò sorpresa anche se il maestro non poteva vederla sotto la maschera. Juno... June... aveva il nome di sua madre "un nome italiano." Disse però la giovane, tra i suoi studi nell'isola di Andromeda aveva dovuto imparare le lingue dei vari paesi che fossero moderne o antiche. Aveva riconosciuto il suono della lingua mediterranea.
"Si, ma troverai in Giappone le tue risposte semmai dovesse accadere June." Disse il maestro
Il Giappone, il paese dal quale veniva il suo adorato Shun "Cosa non mi vuole dire maestro?" Chiese allora June
"Ti dico di seguire il tuo destino di saint di Athena per ora e stare fuori dagli affare della tua famiglia. Fidati June lo dico per il tuo bene."
Non aveva fatto altre domande la ragazza ed era andata allora nella casupola dove aveva abitato fino a quel momento con il maestro e con Shun a riposare. I giorni che ne seguirono non sapendo cosa fare di se stessa e sapendo che l'isola era un luogo sicuro era rimasta lì a dare aiuto al maestro, accogliendo nuove reclute ed aiutandolo ad allenare nuovi soldati.
Poi ecco che iniziò l'incubo. A disturbare la loro tranquillità dal santuario era giunto un sicario di Arles il grande sacerdote.
Incredibilmente contro il loro venerabile maestro il Santuario aveva mandato uno tra i più forti e 'valenti' saint. Un gold saint! June non poteva credere alla forza di quell'uomo fino a quando non si era trovata spettatrice e parte integrante di quello spettacolo.
Aphrodite il gold saint dei pesci si era riservato sull'isola e sul maestro intimandoli a non appoggiare Shun e i suoi compagni in Giappone.
"Perché il Santuario si preoccupa tanto di una ragazza e qualche bronze saint!?" Aveva detto Dedalus.
Si perché? Si era chiesta June. Ma il gold saint non aveva coscienza e in nome del santuario distrusse l'isola e uccise chiunque si trovava sul suo cammino uccidendo Dedalus.
"Scappa June. Scappa!" Sentì June nella sua mente e non seppe cosa fare e come muoversi

Agápi gia ton Olýmpou (Saint Seiya)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora