PREMESSA: Poiché spesso trovavo incoerente che personaggi di 13 anni avessero comunque delle responsabilità di persone maggiorenni ho fatto un salto di età a tutti i personaggi che è di +3 per tutti quindi la guerra galattica inizierà il 1989 anziché il 1986. Terrò invece tutti gli eventi in ordine cronologico, quindi la storia si completerà nell'arco di aprirle 1990, 24/25 ('87 nel manga) contando anche il tenkai hen e l'inizio next dimension. La FF nonostante sia un What if? Cerca di collegarsi a tutti gli eventi accaduti in manga, anime e spin off per questo qui verranno raccontati i buchi mancanti. PS in riferimento a Saintia Sho prendo solo situazioni coerenti con il manga/Anime Originale
ATTENZIONE: © delle Fanart prese in giro per il Web se le riconoscete come vostre basta che me lo facciate sapere e provvedo a inserire i credits
COPYRIGHT: Storia basata sulla saga del maestro © Masami Kuramada ©Saint Seiya; Tutti i diritti della serie sono del sensei, della Toei e della casa editrice Shueisha; Per le immagini © Michi Himeno © Shingo Araki;
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Estate 1989 - isole Cicladi
Milo era intento a camminare per le strade di Santorini con Miho che era arrivata solo il giorno prima quando la ragazza le diede una notizia che proprio non gli scese giù.
"Sono di passaggio devo tornare presto a Tokyo."
"Come vai già via!" Le disse Milo sconcertato durante la loro passeggiata mano nella mano, ormai potevano definirsi fidanzati, con la benedizione anche di Hermes e Dimitri, e Milo si sentiva libero di poterla baciare ovunque o anche di tenerle la mano in presenza degli isolani che sapevano essere spesso malevoli con le loro chiacchiere, lui e Miho avevano ben sette anni di differenza e gli anziani non approvavano quel loro rapporto.
"La mia migliore amica ha bisogno di me." Disse lei. Saori -Chan e suo nonno avevano organizzato un evento a livello mondiale e lei doveva esserle vicino, sopratutto adesso che Mitsumasa era venuto a mancare.
"Miho... quando ci rivedremo?" Chiese allora lui scocciato, tra i suoi doveri di saint e quel pendolare di Miho il tempo insieme era sempre ridotto, il fatto che dovesse andare già via non lo reggeva proprio.
Miho gli carezzò le labbra. Questa volta non sapeva cosa rispondere "Sai che devo restare al collegio."
Lui annuì "Si lo so." Disse lui
"Potresti passare a trovarmi a Natale, come l'anno scorso e al tuo compleanno e al mio..." Chiese lei speranzosa.
Lui sbuffò e se la strinse a se cercando le sue labbra. "Ok. Facciamo così!" Disse sconsolato. Doveva chiedere a qualcuno, Camus o Aiolia, se gli avessero coperto relativi turni. Puntava più su Aiolia dal momento che Camus stava addestrando un ragazzino e sperava di ottenere un favore dal saint del leone. Ma si sarebbe andato in Giappone da Miho a Natale.
...
Restare a Milos per il cavaliere dello scorpione, sembrava relativo. Miho quell'estate era giunta solo per quindici miseri giorni nella sua isola, e per quanto fosse deluso da non poter essere stare un po' di più con la sua ragazza aveva cercato di non farlo vedere.
Era deluso e tanto, cercava sempre di poter prendere quanto più poteva da quel rapporto, anche arrivare fino a Tokyo e stare solo con lei. Prima di conoscere Miho non aveva mai pensar ad un rapporto duraturo e addirittura a distanza. Ma con lei era stato così sin dall'inizio, da quando l'aveva conosciuta quattro anni prima. Dal loro primo incontro tutte le altre ragazze, più facili da ottenere erano svanite, la stessa Astrid sua ancella sarebbe stata felice di stare con lui. Ma lui ormai non aveva avuto occhi che per lei sin dall'inizio, nonostante i sette anni di differenza che si portavano dietro, nonostante la distanza tra Asia ed Europa, nonostante per avere un bacio anche solo aveva dovuto aspettare così tanto. Perché gli era subito piaciuta non sapeva dirlo, o forse sì! Il suo non essere accondiscendente sicuramente era stato il perno, le smorfie e le sfuriate, il non darsi mai per scontati in certe situazioni per poi trovarsi concordi in altre ben più importanti. La sua bellezza, così naturale e poco artefatta... oh dea! Ogni volta che ci pensava si sentiva un pezzo di gelatina, un uomo fragile, cosa che con nessuno appariva. Avrebbe potuto lasciare la Grecia e raggiungerla, perché no? Bearsi delle sue labbra e dei suoi baci, vederla giocare con i bambini dell'orfanotrofio dove ella era costretta a stare reclusa. Aiutarla con quelle pesti e continuare ad amarla quando tutti dormivano.
Si restare a Milos era inutile, sarebbe andato al santuario e avvertito che si sarebbe allontanato dalla terra santa per un po' e l'avrebbe raggiunta. Così avrebbe conosciuto questa sua famosa migliore amica di cui lei parlava sempre, proprio come lui l'anno prima le aveva fatto conoscere Camus.
Chiamò così Astrid e Dios, i suoi due servitori e disse loro di prepararsi.
"Si va al santuario preparate le vostre cose per un paio di giorni. Poi potrete andare in vacanza." Riferì con un sorriso soddisfatto in volto
...
Giunto in terra santa la prima cosa che si poteva notare erano le dodici case perfettamente vuote. Effettivamente era periodo di pace, non vi era motivo di stare in allerta. Dopo aver sconfitto crono e i suoi titani stavano passando un periodo relativamente tranquillo, lungo il suo percorso verso le casa Milo potette incontrare solo Aiolia che era ad osservare un addestramento che si teneva poco distante. Milo lo raggiunse e lo salutò mentre Dios e Agnes si inchinarono all'amico.
"Aiolia... cosa osservi così intento?" Chiese voltando lo sguardo nella sua stessa direzione.
Due ragazzi stavano combattendo tra di loro, ma Milo notò che lo sguardo del suo parigrado andava dal moretto ad una saint dai capelli rossi.
"Quel ragazzo, Seiya. Potrebbe diventare il nuovo saint di Pegasus." Disse Aiolia
Milo si mise ad osservare la scena più interessato, quindi stavano assegnando i cloth e sicuramente quello di Pegasus era il più ambito.
"Interessante. A che punto siamo?" Chiese
"Se passa questo, ci sarebbe un altro incontro e poi lo scontro finale. Cassios sta vincendo facilmente tutti gli incontri." Gli disse Aiolia
"Quindi il prossimo saint di Pegasus sarebbe questo Cassios?" Chiese interessato Milo, ma si sarebbe rimasto qualche giorno in più
"Non penso." Disse Aiolia puntando lo sguardo verso Marin "Seiya ha un cosmo molto forte, la sua insegnante ha fatto un ottimo lavoro."
"Si certo... la sua maestra. È la tipa che venne in tuo soccorso nella nostra guerra cinque anni fa, giusto?" Disse con malizia Milo
Aiolia fece una smorfia. Quanto odiava quando Milo iniziava a intromettersi nelle sue cose e a credere che tutti fossero come lui. "Anche io poi sono andato in suo aiuto."
"Si certo. Immagino!" Alluse lo scorpione
Aiolia lo guardò risentito "Smettila. Intendo che non ho bisogno di essere aiutato da lei."
"Guarda che non è sbagliato sai." Continuò lui
I due si guardarono con sfida, misto a divertimento, l'aria si stava facendo carica di tensione. Dios sbuffò, ecco che si era tornati a casa e i due prendevano a punzecchiarsi. Poi Agnes fece un urlo.
"Guardate. Ha vinto quello piccolino." Urlò
I due furono distratti dalla fine dello scontro di Seiya e soddisfatto Aiolia diede una pacca sul braccio di Milo. "Lo avevo detto io..."
"Che ha una gran maestra..." disse l'altro
"Che sei uno stronzo." Terminò Aiolia
Milo sollevò il viso soddisfatto e guardò ironico l'amico. "Ti va di allenarci insieme dopo aver pranzato?"
"Direi di sì. Non ho altro da fare ed ho un buon vino da farti assaggiare." Affermò Aiolia
"Mai come il vino che ho io dietro." Disse lui, e questa volta non lo faceva per dispetto, in realtà Dimitri faceva sempre vini eccellenti. Quindi ogni volta che gliene dava li prendeva con piacere
"Anche il mio, me lo ha consegnato un amico mese scorso il vino e fidati è quasi... divino."
"Il tuo amico?" Chiese Milo diretto verso le dodici case
"Ma no..." rise Aiolia "il vino che fa Dimitri." Affermò allora
Milo si fermò di scatto. Dimitri? "Non ha un fratello che si chiama Hermes vero?" Chiese allora
Aiolia annuì "Beviamo lo stesso vino?" O avevano le stesse conoscenze. Non voleva entrare troppo nel discorso e dirgli che i due erano i fratelli di Marin, non voleva che ricominciasse quindi restò sul vago.
"Così pare. Vino dei suoi migliori vigneti a Santorini."
Aiolia scosse la testa con un sorriso "Il mio viene dai vigneti qui ad Atene."
Milo lo ricambiò, si profilava una serata di bagordi "Dobbiamo assaggiarli entrambi."
...
Erano passati due giorni da quando Milo era tornato al santuario. Aveva deciso di restare lì fino all'investitura del saint di Pegasus e poi sarebbe partito. Quella notte però l'uomo era inquieto, si alzò dal suo letto e rimise le vestigia dello scorpione uscendo all'aperto, si guardò intorno. Qualcosa non andava, poi ecco che un cosmo si espanse nell'aria e nel cielo esplose un potere malefico.
Semi della discordia. Sentì dei passi dietro di se
"Lo hai sentito anche tu?"
"Si." Disse Milo
"Si sono dispersi."
"Dobbiamo osservarli. Cosa pensi il gran sacerdote vorrà fare?"
"Il gran sacerdote vuole che tutti i suoi guerrieri siano qui. Lui ha tutto sotto controllo e noi obbediremo."
Milo tacque e osservò verso il cielo, non poteva stare con le mani in mano. E purtroppo la sua premessa di raggiungere Miho a Tokyo svanì in quel momento, era suo dovere proteggere l'umanità e per farlo doveva mettere da parte se stesso e con questo anche Miho ed i sentimenti che provava per lei.
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Agápi gia ton Olýmpou (Saint Seiya)
FanfictionPrologo di Saint Seiya dopo i fatti di Hades. © M. Kurumada © Michi Himeno © Shingo Hiraki © Toei L.T.d Storia basata sulla saga del maestro Kuramada Saint Seiya. Vietato copiare i diritti di copyright