30.

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Zulema mi spinse contro alla porta infilandomi la lingua in bocca e mi scappò un gemito rumoroso facendola ansimare.
"Le chiavi." sussurrai in preda al piacere e le sue labbra si appoggiarono sul mio collo nel mentre che cercava le chiavi nella tasca della sua giacca.
Si staccò per guardare e ne approfittai per baciarle il collo possessivamente, le afferrò e aprì subito la porta spingendomi dentro alla sua enorme villa.
Mi attaccò nella porta alzandomi i polsi e mi imprigionò con il suo corpo mozzafiato facendomi tremare le gambe tantissimo.
"Come siamo impazienti." disse non appena le mie mani andarono nella cintura dei suoi jeans e gliela slacciai facendola cadere a terra, creando un suono a dir poco assordante.
Le nostre labbra si riattaccarono per un bacio violento e le nostre lingue danzavano senza fermarsi mai, combattendo per avere il controllo.
Posai le mani sulle sue spalle e le tolsi la giacca nel mentre che mi trascinava in camera sua senza staccare le nostre labbra.
"Col cazzo che esci vestita così la prossima volta, scordatelo." sbottai appoggiandomi nella ringhiera nel mentre che salivo le scale e mi staccai per guardare il suo top trasparente.
"Sei gelosa?" disse il mio scorpione stringendomi la vita e mi spinse sempre con più forza fino in camera sua.
"Da morire." ringhiai infilando subito una mano dentro ai suoi pantaloni ma scosse la testa voltandomi e spingendomi nel suo letto enorme.
Chiuse la porta con un calcio e ritornò verso di me afferrandomi per i capelli e facendomi spalancare la bocca incredula.
"Non devi esserlo, chiaro?" disse alle mie spalle e mi tolse il vestito insieme alle scarpe, serrai la mascella e rimasi in intimo sotto di lei nel mentre che mi giravo mettendomi a pancia in su.
"Invece lo sono eccome." sussurrai mettendomi seduta e le sganciai i jeans per poi toglierle il top lasciandola in reggiseno davanti a me.
La vidi fare un sorrisetto malizioso e con cautela presi a baciarle il suo addome tonico facendole portare la testa all'indietro strappandole dei gemiti.
Il suo profumo era un qualcosa di meraviglioso e feci scivolare una mano dal suo ventre fino a salire nel suo seno che strinsi abbastanza forte.
"Ti vorrei fare mia in ogni secondo." le sussurrai con voce eccitata e la vidi mordersi il labbro lentamente facendomi uscire fuori di testa.
Scesi con i baci e le abbassai del tutto i jeans fino a toglierglieli, notai i brividi formarsi nella sua pelle e con cautela le baciai la coscia nuda.
"Continua." mugugnò non appena lasciai un piccolo bacio nel suo punto sensibile e notai che era già pronta per me, come sempre d"altronde.
Ansimai un pochino baciando il suo confine e vederla in intimo davanti a me era la visione più bella del mondo intero.
Mi strinse i capelli spingendomi nella sua intimità e alzai lo sguardo guardandola dal basso con tantissimo desiderio.
Spostai leggermente i suoi slip e percorsi la sua lunghezza con la mia lingua facendola gemere di approvazione.
"Quanto cazzo sei buona, Zulema." sussurrai facendolo un'altra volta senza entrare in lei e la presa sui miei capelli aumentò facendomi sorridere divertita.
Con l'altra mano le strinsi la vita per poi accarezzare possessivamente i suoi glutei perfetti, strappandole una risatina divertita per la mia gelosia e possessione.
Ripresi a baciarle il suo addorme e percepivo i suoi muscoli contrarsi sotto al tocco delle mie labbra, mi alzai leggermente e con la lingua percorsi tutta la sua pancia di nuovo fino ad arrivare ai suoi seni che morsicai con tantissima forza facendola quasi urlare dal dolore.
"Stronza." borbottò il mio scorpione un pochino eccitata e le lasciai non so quanti succhiotti nella sua pelle.
La sua mano strinse la mia gola e mi attaccò nel materasso facendomi fremere, inserì la coscia in mezzo alle mie gambe per aprirle e la tenni stretta a me con la paura che potesse scappare.
Ed ecco di nuovo tutti quei pensieri.
Le sue mani calde abbassarono le spalline del mio reggiseno e dal suo tocco si vedeva che non stava più nella pelle nel farmi sua.
Mi baciò il collo e inarcai la schiena in modo tale che potesse sfilarmi il reggiseno con molta più facilità.
"Zulema." la richiamai nel mentre che torturava un pochino il mio seno e mi morsicò piano il capezzolo provocandomi non so quanti spasmi nel corpo e gemiti.
"Vuoi parlare ora, bionda?" borbottò scendendo con i baci e alzai di poco la festa vedendola mettersi la mia coscia nella sua spalla senza nemmeno aspettare più di tanto.
"Vieni qui, per favore." dissi con le lacrime agli occhi e alzò lo sguardo su di me risalendo lungo il mio corpo snello.
"Hey, che succede piccola?" sussurrò accarezzandomi i capelli non appena vide una lacrima scendere sulla mia guancia e con cautela la baciò dolcemente.
Incominciò a lasciarmi dei teneri baci su tutto il viso e l'abbracciai affondando le unghie nella sua schiena perfetta.
"Sono qui." sussurrò mordendosi il labbro e riprese a baciarmi il collo piano per farmi tranquillizzare a causa della mia stretta fortissima nella sua pelle.
Chiusi gli occhi cercando di calmarmi e avevo un brutto presentimento in corpo, avevo paura tremendamente di perderla.
Mi scappò un singhiozzo e a quel punto Zulema mi afferrò per il mento in modo tale da guardarla bene negli occhi.
"Mi sto preoccupando, che sta succedendo Macarena?" disse in ansia e misi il viso di lato prendendo un lungo respiro profondo.
"Ho paura di perderti, tutto qui." dissi togliendola dal mio corpo sentendo improvvisamente freddo e mi coprii il corpo nudo con il suo lenzuolo.
Mi portai le ginocchia al petto e la vidi guardarmi dritta negli occhi facendomi sentire una bambina piccola, era incredibile la potenza che avesse.
"Io ti amo, da morire." sussurrò inginocchiandosi davanti a me e delicatamente mi accarezzò il viso.
"Anche io, sei l'amore della mia vita." dissi mordendomi il labbro e abbassai lo sguardo cercando di non piangere, la vidi sorridere e delicatamente mi alzò il mento con due dita, era a dir poco bellissima e subito appoggiai la fronte sulla sua.
"Non me ne andrò mai, da te." disse sfregando le labbra con le mie e mi beai del suo profumo meraviglioso che si mescolò con il mio.
"Ed io ti terrò stretta a me, promesso." sussurrai lasciandole un piccolo bacio sulla guancia e si staccò da me sorridendo per poi farmi sdraiare.
Spostò il lenzuolo e ne approfittai per toglierle il reggiseno in modo tale che il suo seno combaciasse perfettamente con il mio, facendomi gemere.
Si infilò tra le mie gambe nude e mi baciò la spalla salendo poi verso il collo piano.
"Calmati ora, non voglio vederti così." disse asciugandomi le lacrime e annuii lasciandole un piccolo bacio sul palmo.
"Ti amo." dissi afferrandole il viso tra le mani e le baciai quelle labbra perfette.
"Ti amo." sussurrai passando alla guancia e la baciai ripetutamente facendola sorridere in estasi.
"Zulema, ti amo cazzo." aggiunsi passando all'altra guancia e poi le lasciai altri piccoli baci sulle labbra.
Doveva essere amata ogni secondo e sopratutto doveva essere consapevole che l'amavo terribilmente tanto.
"Anche io." disse nel cuore della notte e fece scivolare i miei slip lungo le mie gambe.
Alzai gli occhi al cielo divertita e risi calmandomi del tutto e risentendo quel calore al corpo che solo lei era in grado di provocarmi.
"Ora stai zitta e fai l'amore con me." disse lasciandomi un bacio sulla fronte e le accarezzai la schiena nuda possessivamente e amorevolmente.
"Per tutta la notte, mi pare ovvio." aggiunse con voce altezzosa e scoppiai a ridere nel mentre che allargavo ancora di più le gambe per essere più comoda.
"Sei bellissima in questa posizione." dissi squadrandola e sogghignò scendendo lungo il mio corpo fino ad arrivare al centro, la guardai da sotto al lenzuolo e risi non appena baciò il mio interno coscia.
"La leggenda narra che questo sia in assoluto il mio posto preferito e sicuro al mondo, se lo si abbandona succede il putiferio bionda quindi devo rimanere sempre qui, al sicuro." disse leccandosi il labbro eccitata e alzai gli occhi al cielo sbuffando incredula.
"Sei un'idiota, davvero." dissi toccandomi il viso e la sentii ridere da mezzo alle mie gambe divertita.
"E tu sei bellissima." disse sorridendomi e mi vennero le lacrime agli occhi per la sua affermazione.
"Bacio." sussurrai indicandomi le labbra e subito si alzò sbucando da sotto al lenzuolo per baciare le mie labbra con tantissima passione facendomi gemere.
Intrecciai la lingua con la sua e si staccò per baciare tutto il mio corpo solo per lei.
E per quella notte non c'era stato un secondo in cui non mi aveva dimostrato di amarmi, per davvero, in tutte le sue forme.
Uno squillare di un telefono mi fece svegliare lentamente e Zulema borbottò rispondendo alla gitana.
Mantenni ancora gli occhi chiusi ed ero completamente nuda sopra al suo corpo.
"Saray, sono le 8 cazzo e ho una bellissima bionda completamente nuda che dorme sopra di me. Che cazzo vuoi?" la sentii dire sottovoce e un piccolo sorrise si fece spazio tra le mie labbra solamente a sentirla.
"Non puoi dormire anche tu sopra di me, scordatelo cazzo." borbottò furiosa e mugugnai stringendole la vita saldamente, aprii un'occhio e il sole stava spuntando lentamente nel cielo.
"Non puoi dormire neanche con la bionda, sei forse impazzita?" disse il mio scorpione incominciando ad accarezzarmi la schiena nuda e la vidi guardarsi attorno spaventata con la paura che ci potesse essere nascosta la sua migliore amica sotto al letto.
Sentii la risata di Saray arrivarmi alle orecchie e soffocai una risata alzando lo sguardo e incontrando gli occhi di Zulema che mi guardavano con tanto amore.
", okay siamo tue." borbottò la mia regina araba accarezzandomi il viso e poi Saray incominciò a parlare un po' più seriamente.
Mi coprii con il lenzuolo e a quel punto Zulema si alzò spostandomi dal suo corpo e protestai alzando gli occhi al cielo per la mancanza del suo calore e profumo meraviglioso.
Afferrò il suo intimo da terra e indossò la camicia velocemente per avere la giusta privacy, qualcosa non andava e il panico mi invase letteralmente.
Che stava succedendo?
Rimasi ancora nel suo letto e mi stiracchiai sentendo i muscoli doloranti a causa della notte prima e al solo pensiero di quello che avevamo fatto mi fece sorridere, la volevo ora.
In ogni secondo della mia vita.
Afferrai il suo cuscino e inspirai il suo profumo rilassandomi come niente, mi riaddormentai per una buona mezz'ora e quando percepii alcune carezze sulla mia schiena nuda vidi il mio scorpione.
"Ma buongiorno anche a te." dissi ironica e notai che si era cambiata, aveva appena finito di asciugarsi i capelli e il trucco era una meraviglia così come i suoi vestiti che le calzavano benissimo.
"Buongiorno." sussurrò inchinandosi per lasciarmi un bacio sulle labbra e gemetti percependo la sua lingua intrecciarsi subito con la mia.
L'attirai a me e volevo di nuovo sentirla dentro di me ma percepivo una certa tensione nell'aria.
"Maca, non posso ora." mormorò non appena le baciai il collo e mi staccai stranita per il suo atteggiamento teso.
"Che succede?" dissi in panico e Zulema mi diede subito dei vestiti dicendomi che mi aspettava giù.
Filai dritta in doccia rilassandomi un minimo e sapevo che il mio sesto senso non sbagliava mai, ero fin troppo preparata in questo genere di cose.
Una volta uscita mi vestii e mi asciugai i capelli raccogliendoli in una coda con alcune ciocche fuori e lasciai la frangia in un modo impeccabile ricadermi nel viso.
Intanto presi il telefono e chiamai Tokyo chiedendole se fosse successo qualcosa ma non ne sapeva assolutamente nulla.
Sbuffai incredula e mi lavai i denti con il mio spazzolino di ricambio che Zulema aveva lasciato per quando venivo a casa qui da lei.
Tolsi ogni residuo di trucco dal mio viso e mi truccai nuovamente evidenziando i miei occhi verdi più accesi del solito.
"Caffè?" mi propose la mia regina araba e annuii andando dietro di lei e cingendole la vita con le mie braccia tatuate, era rigida come una statua e lentamente le baciai il collo.
Strinse la mia mano e sorrisi percependo che un po' si stava rilassando, inspirai il suo profumo meraviglioso e chiusi gli occhi lasciandole un piccolo bacio sulla spalla.
"Dobbiamo parlare, siediti." disse porgendomi la tazza e il panico mi invase non appena mi sedetti nel divano.
Ecco, lo sapevo.
Bevvi silenziosamente il liquido all'interno della mia tazza e una volta finito l'appoggiai nel tavolino davanti a me.
Si torturò le mani ed era nervosa da morire ma poi finalmente la sua voce pacata uscì dalle sue labbra.
"Devo partire a Bruxelles, bionda." disse guardandomi dritta negli occhi, seria assai.

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