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two.

Le luci del sole filtrarono attraverso la finestra e mi accoccolai ancora di più sotto le coperte, Zulema mi accarezzava i capelli e mi strinsi la sua felpa al viso.
"Sei bellissima." sussurrò dolcemente e mugugnai non appena mi lasciò dei teneri baci sul tutto il viso, sorrisi mantenendo gli occhi chiusi e non volevo trovarmi in nessun altro posto se non qui con lei.
Al suo fianco.
Volevo passare dei giorni indimenticabili.
Dopo alcuni minuti aprii gli occhi e vidi il volto dell'amore della mia vita guardarmi intensamente e con tanto amore.
Notai che aveva leggermente i capelli umidi e sicuramente si era fatta una doccia, ieri avevamo deciso di rimanere a casa per riposarci e soprattutto per abituarci al fuso orario improvviso.
"Giorno." sussurrai cercando le sue labbra e mi baciò dolcemente nel mentre che il suo sapore buonissimo mi faceva gemere, avevo voglia di lei sempre.
"A te." disse dolcemente e mi morsicai il labbro non appena mi baciò molto lentamente il collo, le mie mani finirono sotto la sua felpa e le tracciai la schiena con le unghie, possessivamente.
Gemette contro le mie labbra e sorrisi divertita prima di scivolare via da sotto al suo corpo, ancora assonnata.
"Hey! Dove vai?" esclamò Zulema e scoppiai a ridere divertita rinchiudendomi in bagno per lavarmi, volevo svegliarmi come si deve e la prima cosa che feci fu un bagno rilassante.

Una volta uscita andai in cucina e la vidi cucinare e l'abbracciai da dietro, baciandole quel collo perfetto che aveva.
"Usciamo, dopo?" mi propose porgendomi una tazza di caffè ma scossi la testa, sorridendole.
Zulema inarcò un sopracciglio e fece spallucce, letteralmente confusa.
"Sono mezzogiorno, Los Angeles va vissuta di notte amore mio, alle dieci usciamo e torniamo all'ora che vuoi." dissi facendole l'occhiolino e il mio scorpione annuì, raggiungendomi e incominciando a mangiare i pancake.
"E cosa vuoi fare dopo?" mi propose tranquilla e sorrisi finendo di mangiare, lentamente mi alzai e mi sedetti sopra alle sue gambe, circondandole il collo.
Le sue mani erano nella mia vita stretta e me la strinse nel mentre che mi mordevo il labbro, avvicinandomi al suo orecchio.
"Tante cose, Zulema." mormorai mordendole il lobo e sussultò aumentando la presa sui miei fianchi.
"Molto bene, decido io dato che è il mio compleanno e sono più grande." disse vantandosi e le feci il dito medio alzandomi e mettendo i piatti e le posate nella lavastoviglie per poi azionarla.
"Assolutamente no." dissi afferrando lo spazzolino e Zulema fece la stessa cosa, affiancandomi divertita.
Ci lavammo i denti e ogni tanto mi spintonava per farmi cedere ma scossi la testa, non poteva comandare sempre lei.
Feci per tornare in cucina ma la sua mano si serrò attorno ai miei capelli, mi spinse contro le mensole della cucina e per non farmi urtare appoggiò la mano sul mio viso, proteggendomi.
"Stavi per caso, facendo la bionda insolente contro di me?" sussurrò mordendomi il lobo e gemetti stringendole possessivamente la coscia da dietro.
Le sue mani finirono sul mio seno che strinse forte e chiusi gli occhi per come il suo tocco ardeva nella mia pelle, provocandomi dei brividi assurdi che come al solito mi fecero tremare.
Molto lentamente mi afferrò per la vita e mi trascinò in camera, spingendomi poi nel letto, sovrastandomi con il suo corpo.
La guardai dal basso nel mentre che si mordeva il labbro vogliosa di me e l'attirai cercando le sue labbra, stringendole il viso forte per non farla scappare.
"Cosa vuoi fare, Zulema?" sussurrai sensualmente e la vidi pensarci un po' su, ovviamente stava fingendo come al solito.
"Giocare a carte, bionda." disse mordendomi forte il labbro e risi per quanto fosse idiota ma l'amavo tanto.
Facemmo l'amore per non so quante ore e mi sdraiai al suo fianco stremata, chiusi gli occhi rilassando i miei muscoli finalmente non più tesi e mi coprii con il piumone nel mentre che la donna al mio fianco si accese una sigaretta inspirando lentamente per rilassarsi ancora di più.
"Sei l'amore della mia vita." disse Zulema dopo un po' e aprii gli occhi regalandole un sorriso dolce nel mentre che faceva uscire il fumo dalle sue labbra, gonfie per i miei baci e morsi.
"Tu il mio, letteralmente." mormorai con voce rilassata e si inchinò per lasciarmi un bacio sulla fronte.
Le accarezzai il braccio e incominciò a lasciarmi una serie di baci sul viso, facendomi sorridere come un'idiota.
Volevo divertirmi con lei e fare tantissime cose quindi dopo un'ora buona ci preparammo e decisi di infilarmi un jeans stretto a vita alta con un body a maniche lunghe sotto, abbastanza scollato.
Nel mentre che mi truccavo notai Zulema già pronta ed era a dir poco stupenda per come il suo completo in pelle fasciava il suo fisico alla perfezione.
"Vacci piano, però." borbottò afferrandomi per la vita da dietro e fece pressione con il suo corpo facendomi sussultare, alzai gli occhi al cielo e misi il mascara nel mentre che il mio scorpione fece alcune foto allo specchio.
Sorrisi e ne pubblicò una su Instagram taggandomi ovviamente, ormai non aveva più senso nasconderci perché tutti sapevano della nostra relazione.
"Sai già in che locale andare?" disse appoggiandosi nello stipite della porta e annuii, spruzzandomi poi il profumo.
"Voglio ballare, con te." mormorai facendole l'occhiolino e mi sorrise felice.
Erano le 9 e mezzo di sera e noi per tutta la serata eravamo rimaste a letto parlando del più e del meno, donandoci a vicenda come non mai.
"Io voglio alcool." disse ridendo e la seguii a ruota, annuendo poi.
Dovevamo distrarci in qualche modo, e non vedevo l'ora di passare gli ultimi tre giorni con lei, qui.
Nel posto dove lei stessa mi aveva spedito per ricominciare da zero e sapevo che in qualche modo questo viaggio ci avrebbe segnato veramente tanto.
Afferrai le chiavi della macchina una volta pronte e mi sedetti nel posto del guidatore imprecando per gli stivali alti che portavo, accesi la macchina e sorrisi notando Los Angeles illuminata e immersa nel caos più totale.
Amavo tutto questo e sopratutto amavo la donna al mio fianco che si accese una sigaretta abbassando di poco il finestrino.
"Ci divertiamo cazzo." mormorai eccitata e sfrecciai ad alta velocità nel mentre che alzavo la musica e Zulema rise appoggiando la mano sulla mia coscia, stringendola possessivamente.
"Bionda, andiamo lì!" esclamò dopo vari minuti buttando la cicca e annuii notando un Night Club abbastanza conosciuto, ero andata tante volte e conoscevo il proprietario.
Fortunatamente trovai parcheggio e trascinai la mora dentro, la musica era assordante e c'erano veramente tante persone all'interno.
Il locale era abbastanza enorme e aveva due piani, a dir poco grandissimi.
"Già mi piace, ordiniamo?" disse la mia fidanzata indicando il bancone e il barista mi sorrise, riconoscendomi subito.
"Maca! È da tantissimo che non ti vedo, come stai bellissima?" disse dandomi un bacio veloce nella guancia e il mio scorpione sbuffo stringendomi la vita possessivamente.
"Bene, Luke! Offrimi da bere, sono qui in vacanza e voglio divertirmi!" esclamai per la musica e strinsi la mano di Zulema per tranquillizzarla nel mentre che si guardava attorno incuriosita.
Il mio amico mi offrì una vodka liscia e mi tolsi il capotto scoprendo tutto il mio corpo, la mia regina araba mi guardò con occhi sognanti e mi toccai i miei capelli mossi, scoprendo la mia scollatura.
"Sto perdendo la pazienza." mi sussurrò la donna al mio fianco in panico e risi avvicinandomi per poi infilarmi tra le sue gambe perfette, volevo che si fidasse appieno di me perché avevo occhi solo per lei e non avrei fatto più stronzate.
Ero troppo innamorata.
"Balliamo." dissi finendo il drink con un colpo solo e la trascinai in pista in mezzo a tutte quelle persone, le luci erano basse e vedevo il suo viso perfetto al buio.
Mi mossi sensualmente provocandola e sorrise maliziosamente assecondando i miei movimenti nel mentre che mi baciava il collo, facendomi rilassare.
Alcune persone ci guardavano incantate e la sua mano strinse il mio fianco, muovendo il bacino insieme al mio.
"Sei bellissima, cazzo." mi sussurrò all'orecchio e mi morsicai il labbro guardando il suo top aderente che volevo stracciarle di dosso.
"Tu lo sei." dissi spostandole i capelli tutti da un lato e la marchiai fregandomene altamente, tutti facevano quello che volevano ed io volevo solamente divertirmi con la donna della mia vita.
La baciai con passione stringendola a me e mi strinse la vita forte, facendomi gemere contro la sua bocca.
Non stavo pensando assolutamente a niente e la trascinai in un divano vuoto, facendola ridere come non mai.
"Che fai?" disse senza fiato e mi guardò dal basso, completamente euforica.
"Oh amore, adesso lo vedi." dissi ballando sensualmente davanti a lei e mossi i fianchi in modo provocante facendola imprecare, poi con molta cautela avanzai verso al suo corpo e mi misi a cavalcioni sopra alle sue gambe.
Le sue mani strinsero i miei glutei e mi morsicò un lembo di pelle sopra al seno facendomi gemere, tanto era buio e tutti erano presi a ballare.
Mossi il bacino contro al suo facendola gemere e mi afferrò la gola baciandomi come non mai prima d'ora, intrecciai la lingua con la sua e mi abbassò il body nella spalla per mordermela.
"Sei mia, tutta quanta." disse al mio orecchio e mi morsicai il labbro per poi baciarla ancora, senza stancarmi mai.
Era questo quello che volevo con lei.
Felicità e spensieratezza.
"Ti porto da bere, aspettami qui." dissi lasciandole un bacio sulle labbra e annuì mettendosi comoda nel mentre che mi monitorava come un falco da lontano.
Ritornai al bancone da Luke e nel frattempo un uomo si sedette al mio fianco, mangiandomi con lo sguardo.
"Altro giro?" disse il mio amico e annuii nel mentre che l'uomo non smetteva di fissarmi, nemmeno per mezzo secondo.
"Devi continuare ancora per molto?" sbottai guardandolo infastidita e lui rise, era un bel tipo però non mi interessava.
"Balli con me?" mi propose ma scossi la testa, alzando la mano facendogli vedere il mio anello di fidanzamento, strafottente.
Sbuffò divertito e allungò una mano per stringermi la coscia ma mi allontanai.
"Io sono Alex, piacere." disse provandoci spudoratamente con me e si leccò il labbro avvicinandosi di scatto.
Ma prima che potessi rispondergli il mio scorpione si mise subito in mezzo, il suo sguardo era di fuoco e mi paralizzai.
"Io sono Zulema invece e faresti bene a togliere le tue cazzo di mani dal corpo della mia fidanzata, prima che ti spacchi la testa in mille pezzi." sbottò furiosa mettendosi davanti a me in modo possessivo e spalancai la bocca.
Eccola qui.
"Splendore, calmati." disse lui ridendo e alzò le mani divertito, non sapeva contro chi si stava mettendo e guardai Luke che osservava la scena divertito e impaurito.
"Calmati un cazzo, lei è mia e se ti riavvicini ti faccio saltare in aria le palle, intesi coglione?" disse furiosa e le afferrai la vita facendola calmare.
Era incredibile quanto fosse gelosa, mi faceva sentire tanto importante.
"Ma chi ti credi di essere?" disse lui spaventato e il mio scorpione rise isterica, a quel punto mi misi in mezzo e cercai di calmarla ma era praticamente impossibile in questi casi, usciva fuori di testa.
"Lei è la mia donna, levati dal cazzo." disse mettendomi di lato e lo spintonò fino a farlo barcollare, incredibile quanto fosse forte e aveva dei riflessi incredibili.
"Amore, calmati sono qui." dissi spingendola verso di me e le afferrai delicatamente il viso tra le mani.
La baciai dolcemente nel mentre che l'uomo imprecava nel vederci e il mio scorpione gli fece il dito medio.
"Ha incominciato lui." borbottò furiosa contro la mia bocca e risi leggermente perché da gelosa era bellissima, tanto.
"Ok, tienitela pure!" esclamò lui furioso e se ne andò, Zulema mantenne lo sguardo fisso su quell'uomo e sbuffò.
"Che cazzo mi tocca fare, non posso avere pace nemmeno qui in America." disse dopo un po' bevendo energicamente il suo drink e non appena appoggiò il bicchiere le afferrai il viso.
Doveva calmarsi.
"Sono tua." sussurrai lasciandole dei piccoli baci sulle labbra e sorrise, lasciandosi toccare da me come sempre.
"Solo tua, hai capito?" continuai abbracciandola e si accoccolò nell'incavo del mio collo, inspirando il mio profumo per rilassare i suoi nervi tesi e rilassarsi.
", piccola." disse calmandosi del tutto e le sorrisi dandole altri piccoli baci, mi guardò innamorata e mi sussurrò come al solito che mi amava da morire.
Le presi la mano e le baciai ogni nocca, indicando poi la pista sorridendole.
"Rendiamo questa notte, magica." dissi facendole l'occhiolino a dir poco estasiata.

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