59.

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1 month later.

Camminai attorno al tavolo gesticolando e i miei uomini ascoltavano attentamente ciò che stavo dicendo da ore.
Dovevamo partire, subito.
Basta aspettare.
"Ethan e Will verranno con me, il mio consiglio è: non dobbiamo assolutamente farci vedere o peggio ancora mostrare i nostri movimenti quando saremo lì." dissi decisa e proiettai la mappa di quel luogo in una lim abbastanza grande, Zulema mi guardava orgogliosa per come stessi esponendo il nostro piano d'attacco e le sorrisi, mantenendo comunque un atteggiamento formale e serio.
"Quindi, spegniamo tutti i gps?" disse Will confuso e annuii.
"Anche quelli dei cellulari ovviamente, se eseguiamo tutto in un modo impeccabile, li coglieremo di sorpresa e credetemi, noi siamo preparati tanto quanto loro." dissi serrando la mascella, non vedevo l'ora di partire e durante questo mese non ci eravamo fermati un attimo.
Piani di allenamento più duri, alimentazione più sana e sopratutto più controlli in ambito medico.
Amelia stava spesso nella nostra villa e ci faceva notare le nostre carenze, in modo tale da essere più in forma possibile.
Dicembre ormai era alle porte e rabbrividii nel mentre che mi sedevo al mio posto, affianco alla mia fidanzata.
La sua mano si depositò nella mia coscia come sempre e me la accarezzò piano, afferrando poi la mia mano e portandosela alle labbra per baciarla.
Ormai tutti sapevano di noi e Zulema ovviamente doveva sempre marcare il territorio facendo vedere che ero sua.
"Ho voglia di te." mormorò nel mentre che gli altri soci parlavano e mi morsicai il labbro serrando le gambe, non avevamo avuto nessun contatto fisico quest'ultimo mese e mi mancava.
Ci limitavamo a dei baci veloci o qualche carezza perché il lavoro era veramente tanto e facevamo ogni tipo di esercitazione possibile per rinforzarci.
"Mhm, davvero?" le sussurrai di rimando e notai che le mancava da morire provocarmi, a me idem.
" ti farei mia proprio ora, in questo cazzo di tavolo davanti a tutti." sussurrò avvicinandosi al mio orecchio e ingoiai il grosso groppo che avevo in gola, se l'avessi guardata sarei svenuta.
"E poi cosa faresti?" dissi guardando fisso davanti a me e ridacchiò mettendosi meglio nella sedia, eravamo infondo alla sala quindi non poteva sentirci nessuno.
Mi morsicò il lobo e sussultai, il suo profumo era meraviglioso e non lo sentivo nella mia pelle da troppo tempo.
"Ti morderei quel cazzo di labbro, proprio come stai facendo ora." disse seria e nemmeno mi accorsi che lo stessi facendo così ripetutamente.
Le sue labbra sfiorarono il mio collo e misi la testa di lato, gustandomi il suo tocco delicato e possessivo.
"Poi ti marchierei proprio qui." sussurrò afferrandomi un lembo di pelle e la sua mano sfiorò il mio punto sensibile tramite il tessuto dei miei slip.
Perché cazzo dovevo mettere la gonna?
La figlia di puttana ovviamente mi stava provocando alla grande e non appena notò che ero fradicia per lei sorrise contro la mia pelle, baciandomi lentamente.
"Amore, ci sono altre persone." la richiamai cercando di staccarla a causa dei suoi baci più intensi e notavo che anche lei voleva terribilmente toccarmi.
"1 mese che non ti ho nel mio letto." borbottò furiosa sottovoce e trattenni una risata, nel mentre che gli altri stavano continuando a parlare la sua mano si intrufolò nuovamente sotto alla mia gonna, giocando poi con l'elastico dei miei slip facendomi ansimare un po'.
"Zulema." sussurrai cercando di staccarla ma essendo più forte non me lo permetteva, stavo perdendo il controllo e ad un certo punto mi alzai di scatto.
Attirando l'attenzione di tutti.
"Capo?" dissero alcuni e cercai di regolarizzare il mio battito cardiaco accelerato, sicuramente stavo svenendo a causa di quella figlia di puttana che in questo momento stava ridendo divertita.
"Devo revisionare alcuni documenti urgenti che devo spedire in America. Zahir, perché non mi segui?" sbottai furiosa e il mio scorpione si alzò in tutta la sua altezza nel mentre che gli altri riprendevano a parlare, evitandoci.
Zulema rise ma le afferrai la mano con forza e sussultò quasi impaurita nel vedermi così autoritaria nei suoi confronti.
Entrai nella prima stanza a caso e la spinsi contro la porta facendole sbattere la schiena dolorosamente ma non mi importava perché le divorai le labbra.
"Piccola." mi richiamò dopo alcuni minuti nel mentre che intrecciavamo le nostre lingue e le morsicai il labbro zittendola.
Come aveva fatto lei poco fa.
Fece per fermarmi data la mia foga, ma le mie mani avevano già sganciato i suoi jeans abbassandoli poi piano.
"Mi provochi in quella cazzo di riunione e ora che cosa pretendi?" sbottai nervosa e in sua risposta mi morsicò le labbra divertita nel vedermi così, la volevo da morire.
"Macarena mi ecciti, continua." disse baciandomi e ringhiai furiosa perché doveva fare l'idiota anche ora.
"Stai zitta, stronza." sbuffai alzando gli occhi al cielo e Zulema si bloccò di scatto vedendo cosa avessi appena fatto.
Prima che potessi realizzare mi afferrò per i capelli e mi spinse contro alla porta, mordendomi forte il lobo.
"Pure? Cosa ti avevo detto?" sussurrò con voce sensuale al mio orecchio e mi fece voltare verso di lei, afferrandomi forte per la gola e trascinandomi nel tavolo che era posizionato a lato.
"Quanto mi fai uscire fuori di testa." mi bisbigliò infilandosi tra le mie gambe nel mentre che mi sedevo e mi alzò la gonna, togliendomi del tutto gli slip.
"Davvero?" la provocai gemendo nel mentre che mi baciava il collo e me lo leccò salendo piano, per farmi impazzire.
" e ti sentiranno tutti nel mentre che ti scoperò, in questo tavolo." disse guardandomi dritta negli occhi e mi eccitai vedendo la sua parte forte e rude.
Mi era mancato tutto di lei.
"Mi manchi, da morire." sussurrai stringendole i capelli e mi sorrise prima di tornare a baciarmi il collo.
Sganciò la mia camicetta e finalmente stavamo avendo un po' di tempo per noi, sperando che non accadesse nulla di male sennò non me lo sarei perdonato.
"Ti amo." sussurrai nel mentre che mi fece distendere nel legno freddo e le sue labbra marchiarono il mio seno facendomi gemere di piacere, poi dopo mezzo secondo mi penetrò senza nemmeno aspettare e sentire le sue dita dentro di me mi rendeva completa, unica.
"Anche io, terribilmente tanto." mormorò prendendosi i miei gemiti con la bocca e portai gli occhi all'indietro nel mentre che allargavo ancora di più le gambe, in modo tale che potesse mettersi meglio in mezzo e farmi sua.
Aumentò di scatto il ritmo e la sua mano si serrò nella mia bocca in modo tale che nessuno potesse sentirmi nel mentre che soffocavo delle urla.
"Piccola, sh." sussurrò l'amore della mia vita abbassandosi e mi diede un piccolo bacio sulla fronte nel mentre che aumentava le spinte e assecondavo i suoi movimenti con il mio bacino.
"Zulema, ." le sussurrai estasiata e mi morsicò piano il labbro gemendo anche lei per come stavo godendo sotto al tuo tocco preciso e intenso, stava toccando ogni mio punto sensibile e improvvisamente tutti i casini sparirono.
Le afferrai saldamente il viso e la baciai nel mentre che gemevo contro le sue labbra, facendole capire che mi stava appagando come sempre.
"Guardami." disse decisa e la guardai perché pure lei si era accorta che ormai stavo arrivando al limite.
Mi guardò innamorata come non mai e non appena aggiunse un terzo dito venni gemendo ad alta voce.
Il mio scorpione rimase ancora dentro di me, facendomi godere fino all'ultimo l'orgasmo e poi senza replicare portò le sue dita nella mia bocca e gliele leccai sotto al suo sguardo carico di eccitazione.
Leccai i miei stessi umori e la donna davanti a me si porse e mi baciò gemendo nel sentire il mio sapore nella mia lingua.
Mi baciò per alcuni minuti con una passione unica e per tenerla ancora più stretta le cinsi le braccia con il collo, accarezzandole piano tutta la schiena.
"Mi sei mancata, dannazione." sussurrai sentendo un piacere unico in tutto il corpo e distesi le gambe rilassandomi del tutto in questo tavolo.
"Anche tu, piccola." disse con vocina esile accoccolandosi a me e sorrisi come al solito per il nomignolo.
"Stasera sei tutta mia, non ci sono scuse okay?" dissi accarezzandole i capelli e appoggiò la guancia sopra al mio seno annuendo.
Non avevamo molto tempo, però volevo passare una nottata strepitosa con lei.
Ormai i conti erano stati fatti.
"Okay capo, sono tutta sua." disse Zulema lasciandomi dei piccoli baci sul collo e sorrisi mettendomi seduta.
Mi strinse la vita e la sua mano scese lungo il mio interno coscia, di nuovo.
Gemetti contro la sua bocca e le morsicai il labbro bloccandola, era il mio turno ora e vedevo quanto era stressata per il lavoro, per Hanbal, Fatima, tutto.
"Lascia fare a me, rilassati." sussurrai togliendole una ciocca ribelle dal viso e le diedi un bacio a stampo.
Annuì e chiuse gli occhi nel mentre che stringeva il bordo del tavolo con una mano per reggersi, la guardai ed era semplicemente bellissima e mia.
Abbassai meglio i suoi jeans sbottonati e percorsi il suo addome scolpito con le unghie fino a salire nel suo seno che strinsi e palpai leggermente.
Una scarica di brividi la colpí in pieno e sorrisi per l'effetto che le facevo nonostante fossero passati anni.
La toccai con una delicatezza unica e le incominciai a lasciarle dei leggeri baci sul collo facendola gemere di approvazione.
Succhiai un piccolo lembo di pelle sotto la sua clavicola e la marchiai possessivamente strappandole una risatina divertita per la mia gelosia.
Poi molto lentamente la mia mano si infilò dentro ai suoi slip e incominciai a massaggiarle il clitoride voglioso delle mie attenzioni, aprì gli occhi e si accoccolò nell'incavo del mio collo gemendo a bassa voce per non farsi sentire, da nessuno.
Mugugnò spingendo il bacino verso di me ed entrai in lei, facendola sussultare per l'impatto improvviso delle mie dita.
Incominciai a fare un movimento lento e il suo fiato caldo era sul mio collo, riuscivo a percepirlo tutto quanto e misi la testa di lato per lasciarle più spazio.
"Bionda, cazzo." mormorò con la voce spezzata e mi eccitai nel sentirla in preda al piacere a causa mia.
Aggiunsi un dito e le sue labbra si posarono sulle mie mie nel mentre che le infilavo la lingua in bocca, decisa.
Mi baciò appassionatamente e gemetti non appena gemette ripetutamente, stringendomi il fianco con la mano e assecondando i miei movimenti con il suo bacino, godendo davanti a me con una bellezza unica e sopratutto rara.
"Sei mia." le sussurrai percependo le gambe tremare e aumentai tantissimo il ritmo strappandole dei gemiti rumorosi.
Feci dei piccoli cerchietti con il pollice nel suo punto sensibile nel mentre che arrivava all'apice e le afferrai saldamente la mascella per baciarla nel mentre che crollava tra le mie braccia, venendo per me e nel mentre mi sussurrò quanto mi amasse.
"Dio." mormorò baciandomi il collo e sorrisi uscendo da lei e abbracciandola calorosamente, stringendola forte tra le mie braccia nel mentre che si calmava.
Si aggiustò i jeans e mi baciò per alcuni minuti riprendendosi del tutto, mi rilassai intrecciando la lingua con la sua e mi accorsi che era molto meno tesa.
Poi si abbassò e mi porse i miei slip sorridendomi, sbuffai una risatina e li indossai nel mentre che scendevo dal tavolo un pochino scossa per quello che avevamo fatto.
"A casa tua, stasera?" sussurrò abbracciandomi da dietro e annuii nel mentre che le lasciavo un bacio sulle labbra velocemente, voltandomi piano.
Non appena uscimmo dalla stanza mi sistemai un minimo ed ero molto più presentabile rispetto a prima.
Zulema rise vedendomi e le feci il dito medio nel mentre che ritornavo in sala riunioni, facendo rumore con i miei tacchi.
"Tutto ok con i documenti?" disse Will sorridendoci e annuii nel mentre il mio scorpione aveva una faccia basita.
"Che documenti?" disse confusa e le diedi uno schiaffo sul braccio, scuotendo la testa incredula.
Saray scoppiò a ridere capendo subito cosa fosse successo e mi risedetti al mio posto tranquilla e rilassata.
"Che, bionda?" sussurrò Zulema non capendo e le diedi un bacio sulle labbra nel mentre che gli altri mostravano il piano d'attacco, non accorgendosi di nulla.
"Niente amore, hai ragione tu." le dissi sorridendole e borbottò furiosa per alcuni minuti, feci finta di non ascoltarla e giocherellò con la mia mano in silenzio.
La lasciai fare ed ero maledettamente concentrata immaginandomi i vari scenari di quando saremo andati in Marocco.
"Dobbiamo riandare in quella stanza bionda, è per la tua salute lo sai?" sussurrò Zulema dopo cinque minuti che lo ripeteva e alzai gli occhi al cielo.
"Smettila, idiota." le sussurrai facendola sbuffare e si accese una sigaretta facendo uscire il fumo dalle labbra.
Quando fumava non capivo più nulla, era troppo bella e la fissai come un'idiota.
"Sei pesante, bionda." sussurrò baciandomi il collo e la lasciai fare nel mentre che guardavo alcune cose nel pc.
Zulema mugugnò inspirando il mio profumo e sorrisi lasciandole spazio.
La gitana ci sorrise e con le labbra ci mimò una frase che mi fece ridere:
"Siete la mia vita, vi amo."
Soffocai una risata e pure Zulema vide la scena, e rise leggermente divertita.
"Ancora non sappiamo quando andremo lì giusto?" disse Ethan e annuii spostandomi dal mio scorpione.
"Dobbiamo vedere delle ultime cose ma per quanto mi riguarda, manca poco." dissi guardando Zulema che annuì serrando la mascella, terribilmente pensierosa cambiando atteggiamento.
La sua espressione in viso, non mi piaceva. Proprio per niente.

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