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di quando fai i bilanci e t'accorgi
che le cose belle avute
son più delle brutte.
sarà stata fortuna, certo.
ma anche il fatto che ogni
volta ci hai messo il cuore
e il cuore, si sa, pesa di più.

Un profumo inconfondibile di vaniglia mi fece sorridere e il mio scorpione continuò a darmi dei piccoli baci sulla spalla.
"Ti amo, anche se dormi." sussurrò credendo che non la sentissi ma la sentivo eccome, volevo vedere fino a dove arrivasse dato che questi momenti non capitavano spesso.
Ieri notte ci eravamo addormentate senza fare assolutamente nulla e avevo una sua felpa addosso, mi aveva dato una delle sue preferite e ovviamente sarebbe presto finita nel mio armadio.
"Quanto sei fortunata da uno a mille Zulema? Ovviamente venti mila." sussurrò ancora sfiorandomi i capelli e percepivo il suo sguardo penetrante addosso e cercai di non sorridere.
Volevo sentirla parlare da sola.
"Ti amo, da morire." disse baciandomi il collo e notò il mio sorrisino felice dopo mezzo secondo nel sentirla.
Mi aveva beccata.
"Che cazzo ridi?" disse baciandomi la guancia e sorrisi sentendo la sua voce meravigliosa di prima mattina.
"Continua." sussurrai voltandomi nella sua direzione e la vidi alzare gli occhi al cielo, la guardavo innamorata come non mai ed ero così felice.
"No." disse nascondendosi sotto le coperte e mi diede le spalle, quasi vergognandosi nell'aver ceduto.
"Amore!" urlai saltandole sopra e il letto fece un rumore assordante a causa delle molle, lo rifeci un'altra volta e il mio scorpione scoppiò a ridere tantissimo.
"Bionda, gli altri penseranno che stiamo scopando cazzo! Smettila." disse ridendo a mi misi a cavalcioni sopra al suo corpo baciandole ripetutamente le labbra e stringendole i fianchi forte.
Incominciò a darmi colpi di cuscino e caddi dal letto dopo alcuni minuti ridendo a crepapelle, creando un tonfo.
"Ora sei mia." disse Zulema saltandomi sopra e mi fece il solletico facendomi ridere a voce alta, ero rossa in viso e nel mentre che mi faceva ridere soffocava le mie risate con dei baci veloci.
Ad un certo punto qualcuno aprì la porta e Saray entrò con una faccia a dir poco sconvolta e assonnata.
"Avete svegliato tutti, cazzo." disse guardandoci nel mentre che Zulema era infilata in mezzo alle mie gambe e rise baciandomi tutto il viso.
"Pensi che me ne freghi qualcosa?" disse il mio scorpione guardandola attentamente e Saray le fece il dito medio sedendosi nel letto.
"Quindi non stavate scopando alle 9 del mattino? Zule che cazzo fai? L'amore le ha fottuto il cervello." disse la gitana sbattendosi una mano sulla fronte e arrossii di colpo mettendomi le mani sul viso, imbarazzata.
"Vargas, taci!" urlò Zulema togliendosi da sopra al mio corpo e la nostra amica diventò improvvisamente seria in viso.
"Zule, io ci sarò sempre per te okay? Se vuoi posso chiamare qualche psicologo per la terapia di cop-" disse accarezzandole una spalla ma la mia regina araba incominciò a prenderla a cuscinate in faccia con tanta forza.
"Stronza!" urlò Saray colpendola ripetutamente e risi facendo un video per metterlo sulle stories di Instagram.
"Che ridi bionda?" disse Zulema fermandosi di colpo ma io ero già uscita dalla camera correndo lungo il corridoio perché sicuramente me l'avrebbe fatta pagare eccome.
"Vieni qui!" la sentii dire dietro di me nel mentre che percorrevo la sala da pranzo e tutti stavano facendo colazione.
Non appena ci videro rimasero sconvolti ma Zulema mi afferrò per la vita caricandomi in spalla davanti a tutti.
Tokyo scoppiò a ridere per lo scenario che aveva davanti e anche suo figlio Pablo stava ridendo nel sentirci.
"Mettimi giù!" urlai dandole dei colpetti sulla schiena ma il mio scorpione si guardò attorno nel mentre che Saray ci raggiungeva rossa in viso per la corsa.
Tutti risero ancora più forte ed ero ancora a testa in giù tra le braccia forti del mio scorpione che faceva finta di niente.
"Ma voi, sentite qualcosa per caso?" disse quest'ultima camminando attorno alla stanza nel mentre che ridevo divertita, faceva finta di non ascoltarmi.
Ad un certo punto andò in cucina e mi fece sedere nel bancone della cucina per farmi riprendere un pochino.
"Ti lascio!" urlai sentendo gli altri ridere ancora più forte, il mio scorpione mi afferrò per la gola e mi baciò infilandomi la lingua in bocca per zittirmi.
Ci baciammo con passione e gemetti leggermente non appena si infilò tra le mia gambe nude scendendo poi verso al collo possessivamente.
Mi mancava rivivere un po' di spensieratezza e la strinsi a me dolcemente, ricordando come si sentiva ieri tra le mie braccia.
Sfogando un pochino tutto il suo male.
"Ti amo." sussurrai mordendole il labbro e la sentii mugugnare intrecciando nuovamente la lingua con la mia.
Risi contro la sua bocca divertita e mi diede un'ultimo bacio prima di staccarsi e afferrarmi per mano.
"Devi mangiare." mi ordinò trascinandomi dagli altri e mi versò del caffè in una tazza nel mentre che addentavo un croissant ancora caldo.
"Tutto bene?" disse Berlino stringendomi il braccio forte e Zulema gli lanciò un'occhiataccia facendolo sbuffare.
", mi sono ripresa un pochino." mormorai bevendo il caffè e il mio scorpione incominciò a parlare in arabo con alcuni suoi uomini.
Dopo quello che era successo con Ryan si erano moltiplicati e alcuni controllavano il perimetro della villa giorno e notte.
"Sono felice per te." disse Berlino continuando a mangiare e incominciai a parlare con i miei amici scherzando su alcune cose.
Mi voltai cercando con lo sguardo la donna della mia vita e la vidi guardarmi con la mascella leggermente contratta.
"Devo parlarti." sussurrò dopo alcuni secondi e annuii finendo il caffè.
"Nel mio ufficio, più tardi." disse seria e sospirai aspettandomi il peggio.

Una volta finito di fare colazione mi lavai vestendomi con degli abiti stretti e mi truccai evidenziando i miei occhi verdi.
I capelli li lasciai sciolti e mi sistemai la frangia andando dalla mia fidanzata che mi aspettava nel suo ufficio.
I miei tacchi riecheggiavano nel pavimento ed entrai senza nemmeno bussare, la vidi fumare guardando dalla finestra e con cautela le cinsi la vita da dietro facendola rilassare un pochino.
"Di cosa volermi parlarmi?" dissi non appena si voltò e mi guardò dalla testa ai piedi leccandosi le labbra.
"Bacio, prima di tutto." disse imitandomi indicando le sue labbra e mi avvicinai baciandola possessivamente.
Non appena si staccò mi fece sedere nel divano e mi raggiunse con il pc in mano.
"Hanbal ha ricevuto il pacco, alle 6." disse indicandomi il gps che avevano installato e serrai la mascella furiosa.
Cazzo.
"Sei stata grandiosa ieri, sono tanto orgogliosa del fatto che hai applicato tutti i miei insegnamenti. L'hai manipolato bene e volevo dirtelo, Macarena." aggiunse sorridendomi e mi emozionai un minimo, le diedi un lungo bacio sulle labbra e le sorrisi amorevolmente.
"Come ci muoviamo, ora?" dissi indicandole le coordinate e il mio scorpione pensò bene a cosa fare.
"Non dobbiamo fare cazzate ora, però non voglio nemmeno aspettare cazzo." disse toccandosi il viso nervosamente e la vidi molto in difficoltà.
Aveva ragione.
Dovevamo pensare bene a cosa fare.
Dovevamo essere unite.
Mi alzai di scatto mettendomi le mani sui fianchi e mi accesi una sigaretta per pensare bene, se andavamo lì potevamo andare incontro a dei rischi enormi e non volevo perderla definitamente.
Ma forse dovevamo?
"Bionda, scordatelo cazzo." disse Zulema alzandosi guardandomi bene e mi appoggiai nella sua scrivania facendo uscire il fumo dalle labbra, senza proferire parola perché mi conosceva troppo bene.
Capiva sempre tutto.
"Decidiamo insieme, okay?" sussurrai cercando di baciarla ma mi evitò arrabbiata come non mai.
"Io non voglio perderti di nuovo." disse dando un colpo alla porta dal nervoso e mi sedetti nel divano prendendomi la testa tra le mani.
Il mio respiro era accelerato e non dovevamo cedere proprio ora che Fatima era quasi tra le sue braccia.
Per davvero.

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