42.

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Spalancai la bocca incredula e scoppiai a piangere a singhiozzi per la troppa felicità, non potevo crederci.
"Bionda, che succede?" disse Zulema in panico e mi afferrò per le spalle saldamente cercando di calmarmi ma prima che potesse andare via l'abbracciai forte a me, possessivamente.
"Non me lo aspettavo." sussurrai con una vocina esile accoccolandomi a lei e la strinsi me con una forza disumana.
Le diedi dei piccoli baci sul viso e mi focalizzai sulle labbra nel mentre che le lacrime scorrevano nelle mie guance.
"Se ti chiedo di sposarmi come reagisci allora? Dio bionda!" esclamò prendendomi in giro e spalancai la bocca incredula dalle sue parole.
Ovviamente stava scherzando e mi fece l'occhiolino asciugandomi le lacrime e dandomi un lungo bacio sulle labbra.
"Quindi, posso tornare a fare la sociopatica gelosa per te." dissi felice e alzò gli occhi al cielo, la vedevo molto più tranquilla come se si fosse tolta un peso dal petto a dir poco enorme.
"Puoi fare ciò che vuoi, ora." disse riguardando la tv con uno stupido sorriso in viso e mi avvicinai afferrandole delicatamente la mascella per baciarla.
"Lasciami guardare il film." borbottò contro la mia bocca e misi il broncio.
"Ti lascio." mormorai staccandomi correndo su per le scale e Zulema si alzò subito spegnendo la tv facendomi ridere, mi rincorse ma casa sua essendo enorme corsi per tutto il corridoio veloce.
"Ti prendo, bionda!" urlò dietro di me e urlai non appena mi afferrò per la vita e mi prese in braccio con forza.
Cercai di togliermi nel mentre che ero a testa in giù e risi non appena mi trascinò in camera sua.
"Vuoi già lasciarmi, maledetta?" disse buttandomi nel letto e incominciò a farmi il solletico facendomi ridere.
"No!" urlai cercando di riprendere fiato ma il mio scorpione era sopra di me e mi teneva i polsi bloccati fortissimo.
"Come scusa?" disse a voce alta a causa delle mie risate e le lacrime mi rigavano il viso facendomi tremare.
"Amore." la richiamai tra una risata e l'altra e smise di scatto facendomi riprendere tutto il fiato in corpo.
Mi guardò sorridendomi dall'alto e le accarezzai con cautela il viso spostandole una ciocca ribelle dal viso.
"Dobbiamo festeggiare, no?" disse lasciandomi un bacio sulle labbra e annuii alzandomi dal suo letto non appena prese le chiavi della macchina infilandosi gli anfibi alti che la slanciavano tantissimo.
"Vuoi uscire vestita così?" sbottai squadrandola dalla testa ai piedi e annuì scoppiando a ridere per la mia gelosia.
Aveva una felpa oversize con le gambe lunghe scoperte e anche io ero vestita molto simile a lei.
"Scegli quello che vuoi." disse indicandomi le sue scarpe e indossai delle semplici vans nere.
"Incredibile, sei ricca sfondata." dissi con una sigaretta tra le labbra nel mentre che mi legavo i capelli e seguii Zulema nel garage.
Aveva una decina di macchine che usava quando voleva e mi stavo abituando terribilmente a stare in casa sua.
Era bellissimo.
"I soldi fanno la felicità, e ovviamente anche scopare la donna che ami." disse entrando in macchina e alzai gli occhi al cielo porgendole la sigaretta che si affrettò a fumare.
"Sempre fine e pacata, amore mio." dissi ridendo nel mentre che metteva in moto e partí ad alta velocità, abbassai il finestrino e l'aria fresca mi colpii il viso.
Libertà.
Amore.
Stavo vivendo un momento stupendo.
Zulema mi guardava nel mentre che aumentava la velocità facendomi ridere e chiusi gli occhi gustandomi l'aria fresca di settembre che mi colpiva il viso.
Era notte fonda e il mio scorpione andò verso il centro dove c'era l'anima vera della città, Madrid era straordinaria.
La mia regina araba parcheggiò e mi afferrò la mano non appena fui al suo fianco, era a dir poco bellissima vederla senza trucco, con i vestiti larghi e i capelli raccolti in uno chignon disordinato.
La mia fidanzata, eccola.
Intrecciò le nostre dita e ne approfittai per farle una foto di sfuggita, era stupenda nel mentre che guardava varie vetrine e non sapevo ancora dove mi voleva portare ma non importava perché mi stavo godendo il momento.
Alcune persone erano radunate con una cassa e avevano la musica a tutto volume intrattenendo moltissime persone.
Risi trascinando Zulema senza staccare le nostre mani e ci mettemmo di lato insieme a tutta quella miriade di gente.
Essendo più alta di me la vidi comunque circondare la mia vita con il braccio e guardarsi attorno incredibilmente seria.
Eravamo pur sempre delle persone conosciute e non si fidava ad andare in giro così come se niente fosse.
"Aspetta qui." sussurrai voltandomi e la vidi annuire titubante, le lasciai un piccolo bacio sulle labbra e fermai un uomo senza farmi vedere da lei nonostante cercasse di monitorarmi ma ero nascosta bene dietro ad una colonna altissima.
"La più bella che hai." dissi sorridendo all'uomo e lo pagai con una banconota da 50 euro dicendogli di tenere il resto, i soldi non erano un problema per me.
Zulema non appena mi vide sorrise scuotendo la testa e mi avvicinai nervosa perché amavo fare gesti carini.
"Ti ho preso una cosa." dissi dondolandomi sulle punte e mi incoraggiò facendomi un cenno divertita.
Da dietro la schiena tirai fuori una rosa rossa bellissima e gliela porsi arrossendo, sgranò gli occhi e l'afferrò inspirando il profumo che emanava.
Mi attirò a sé e mi baciò con passione nel mentre che le persone attorno a noi applaudivano avendo visto tutta la scena.
"Sto per vomitare, andiamo." disse sorridendo nervosa e scoppiai a ridere perché per lei tutto questo era nuovo.
Hanbal non l'aveva mai fatto per lei.
Ma lo vedevo il suo sorriso nascosto.
"Grazie comunque." disse baciandomi le nocche e continuammo a camminare per una buona mezz'ora parlando del più e del meno giudicando alcuni vestiti esposti nei negozi di lusso.
"Aspettami qui." disse Zulema porgendomi la rosa per tenergliela e annuii notando che eravamo davanti al Fast Food, mi morsicai il labbro felice dato che stavo morendo di fame e la vidi parlare con il commesso.
Era questa la sua sorpresa e sapeva che amavo tantissimo venire qui.
Incredibile come tutti gli sguardi erano su di lei e sul suo corpo mezzo esposto, ma ora era mia e potevo benissimo marcare il territorio.
Infatti la ragazza al suo fianco la guardava con occhi sognanti e tentò di parlarci senza ricevere nessuna considerazione da parte di Zulema.
Scattai in avanti senza nemmeno pensarci e la spinsi tirandola dai fianchi possessivamente e trucidando la ragazza in questione che sussultò.
Il mio sguardo penetrante era di fuoco e Zulema continuò ad ordinare, appoggiando ovviamente la mano sopra alla mia per tranquillizzarmi parecchio.
"Amore, hai fatto?" dissi alzando la voce per marcare il territorio e il mio scorpione sorrise capendo tutto, per tranquillizzarmi ancora si voltò verso la mia direzione e mi diede un bacio sulle labbra che durò alcuni secondi.
"Sono tua, psicopatica di merda." mi sussurrò all'orecchio ma misi il broncio riandando nuovamente fuori.
La vidi con due buste in mano felice e riafferrò la mia mano non vedendo l'ora di mangiare, nel mentre che usciva dal negozio notai la ragazza guardarla ancora e le feci il dito medio furiosa.
"La mia bionda è gelosa." canticchiò Zulema ridendo e le diedi uno schiaffo sul braccio facendola ridere tantissimo.
"Gli altri non sanno che-" incominciai a parlare e mi venne in mente un'idea.
Davanti a me vidi una gioielleria ancora aperta e con me avevo non so quanti soldi quindi mi affrettai a trascinarla lì prima che chiudesse, sembravo letteralmente una bambina ma non mi importava perché volevo farlo.
Con tutta me stessa.
"Quanto mi ami?" dissi mordendomi il labbro e Zulema inarcò un sopracciglio confusa non capendo assolutamente nulla di ciò che stavo facendo.
"Troppo, è inspiegabile." disse appoggiando le buste con il cibo a terra e il commesso ci guardava emozionato.
"Bene." dissi mettendo in atto il mio piano e subito gli chiesi di farci vedere degli anelli d'argento da mettere.
"Abbiamo questa forma qui ma siccome avete delle mani stupende vi consiglierei di prenderli fini, ma non troppo! Eccone alcuni guardate." disse mostrandocene qualcuno e avevo specificato che questi erano anelli di fidanzamento.
Zulema era sconvolta da tutto ciò ma ovviamente era felicissima anche lei perché non smetteva di accarezzarmi la mano e di darmi di tanto in tanto dei piccoli baci sulla guancia.
"Questo qui, che dici?" sussurrai indicandone uno ed era stato amore a prima vista perché da come ci calzava era perfetto per noi.
", è bellissimo." disse Zulema seria ma non guardava l'anello.
Guardava me.
Innamorata persa.
Stavamo ufficializzando la cosa.
"Perfetto allora! Se volete seguirmi vi faccio il conto subito." disse il commesso guardandoci e non staccavo per nessuna ragione al mondo gli occhi dal mio scorpione che mi guardavano ricchi di amore e di felicità.
Finalmente.
Le lasciai un bacio sulla guancia e pagai felice come non mai in vita mia, almeno avevamo qualcosa di nostro per davvero.
"Siete bellissime, davvero." disse il commesso porgendomi la busta con gli anelli e gli sorrisi ringraziandolo.
Lo salutai un ultima volta e raggiunsi Zulema che mi stava aspettando fuori con le buste in mano.
"Ho fame, bionda." disse ricercando la mia mano e le diedi un bacio sul palmo non vedendo l'ora di vederle quel cazzo di anello nel dito.

"Apri la bocca." disse il mio scorpione facendomi mangiare l'ennesima patatina e scoppiai a ridere perché mi aveva sporcato le labbra di maionese.
Si avvicinò baciandomi e ricambiai intrecciando le nostre lingue, eravamo sedute nel tettuccio della macchina e stavamo mangiando guardando Madrid di notte in assoluto silenzio.
Le avevo consigliato questo posto ed eravamo in mezzo alla natura guardando la città della nostra vita vivere come al solito una delle tanti notti movimentate.
"Quindi, ora sei tutta mia." mormorai finendo di mangiare e la ringraziai per avermi comprato una delle mie cose preferite in assoluto.
Aveva una memoria impeccabile.
"Così sembra." disse ridendo e si portò le ginocchia al petto, presi la scatolina con gli anelli e volevo che lo indossasse.
Non stavo più nella pelle.
Le afferrai la mano delicatamente e sorrise non appena glielo infilai piano con la paura di poterle fare male.
"È stupendo." dissi con le lacrime agli occhi e Zulema annuì guardandoselo ripetutamente e sorridendo incantata.
Poi anche lei fece la stessa cosa e sorrisi non appena lo vidi addosso, ora tutti potevano vedere che era impegnata.
Con me.
E basta.
"Grazie." sussurrai attirandola a me per baciarla e fare tutto questo con uno scenario bellissimo con le stelle davanti era a dir poco stupendo.
Ci staccammo dopo alcuni minuti ansimanti e la donna davanti a me abbassò lo sguardo mordendosi il labbro.
"Sai quante volte ho sognato tutto questo, con te Macarena? E ora.." disse bloccandosi con le lacrime agli occhi e le strinsi la mano forte.
Stava abbassando le sue mura per me, ed io ero la donna più felice del mondo perché stavamo facendo un passo troppo importante ma eravamo pronte.
"E ora è successo per davvero." dissi concludendo la frase strappandole un sorriso e le alzai il mento per poterle dare un bacio sulle labbra con tanto amore.
"Ti amo, e sono felice." sussurrò nascondendosi nell'incavo del mio collo e mi feci una promessa in quell'esatto momento non appena la vidi tra le mie braccia che mi stringeva forte.
L'avrei protetta da tutto il male possibile ed immaginabile a costo di rischiare la mia vita perché la sua era fin troppo complicata ma adesso c'ero io al suo fianco che con il tempo ero diventata ancora più forte senza nessuna paura.
Le accarezzai la schiena piano e mi lasciò un bacio sul collo facendomi sorridere nel mentre che il mio sguardo si posava nella città illuminata davanti a noi.
Erano emozioni troppo forti.
Rimasi in silenzio e il mio scorpione si rilassò tra le mie braccia ma sgranai gli occhi non appena pronunciò una frase che mi fece gelare il sangue tantissimo.
"Ti ho perdonata, Maca." bisbigliò facendomi sgranare gli occhi dalla sorpresa.

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