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Non appena regalai il pupazzo a Zulema si emozionò e mi lasciò un lungo bacio sulle labbra, facendomi ridere.
"Grazie, grazie e grazie." disse felice e vederla così era la cosa più bella del mondo intero.
Entrammo di nuovo in macchina essendo orario di chiusura e non appena mi sedetti afferrò il mio viso e mi baciò.
Intrecciai la lingua con la sua e gemetti per come mi stava baciando, ultimamente i suoi baci erano molto più intensi e non mi stancavo mai di avere quella bocca perfetta sulla mia, era bellissima.
"Ti piace? Ami tanto gli scorpioni." dissi facendo spallucce e mi accarezzò il viso mettendo in moto e mi porse il suo nuovo regalo per tenerlo, felice.
"Sì, nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per me, nemmeno Hanbal." disse concentrata alla guida e le strinsi la coscia amorevolmente per poi baciarle il palmo della mano.
Non appena rientrammo a casa notai che erano le 8 di sera e appoggiai le buste nel tavolo pronta per conservare tutto quanto.
Zulema invece mi afferrò per la vita e mi spinse contro al bancone, con forza.
"Facciamo l'amore." disse baciandomi il collo e gemetti chiudendo gli occhi ma mi staccai perché volevo provocarla.
Volevo conoscere tutti i suoi limiti.
"Prima sistemiamo, e ho fame." dissi facendola innervosire e borbottò afferrando le cose velocemente nel mentre che le indicavo dove metterle.
"Hai fame?" aggiunsi chiudendo il frigorifero e Zulema si avvicinò nuovamente a me per divorarmi il collo, facendomi sorridere.
"Sì, di te." sussurrò facendo scorrere le mani lungo il mio corpo e cedetti, quando faceva così non ragionava più.
E si meritava solamente amore da me.
"Bene." mormorai mettendo la testa di lato e le sue labbra scesero lungo il mio petto per marchiarlo delicatamente.
Buttai la testa all'indietro mordendomi il labbro e sorrisi estasiata per come mi stava toccando, era bellissima.
Afferrò le mie cosce prendendomi in braccio e mi portò in camera, e risi nel mentre che saliva le scale, quasi di corsa.
"Vedo che mi vuoi, tanto eh?" sussurrai nel buio della stanza e il mio scorpione accese le lucine led rosse e blu, permettendomi di vederla chiaramente.
"Troppo." sussurrò sbottonandomi i jeans e li lanciò in un punto a caso, fece la stessa cosa con la felpa e rimasi in intimo davanti a lei, nel mio letto.
"Quanto cazzo sei bella." disse chinandosi leggermente e con le mani tracciò il mio corpo fino ad arrivare al mio seno che strinse delicatamente.
Inarcai di poco la schiena e mi morsicai il labbro per poi sedermi e toglierle anche io i vestiti, baciando poi il suo addome perfetto che tanto amavo.
La sua pelle era ardente come non mai e gemetti non appena strinse i miei capelli saldamente in un pugno forte.
Mi tenne ferma lì e accarezzai le sue braccia tatuate che mi facevano impazzire come non mai, per poi passare ai glutei che strinsi possessivamente facendola ridacchiare divertita.
Successivamente mi fece distendere nuovamente e si infilò tra le mie gambe combaciando il suo seno con il mio.
"Ti amo." dissi di colpo, glielo volevo dire e la vidi fare un piccolo sorriso che mi affrettai a baciarle ripetutamente.
"Anche io." mi rispose baciandomi il collo e scese mordendomi un lembo di pelle, facendomi imprecare dal dolore.
Scese ancora lungo la mia pancia e chiusi gli occhi sentendo le sue unghie affondare nei miei fianchi per tenermi ferma, incapace di muovermi.
Nemmeno mi accorsi che ero nuda.
Entrò dentro di me un secondo dopo con la lingua e urlai il suo nome carico di amore, mi era mancato così tanto sentirla dentro di me e le accarezzai i capelli spingendola ulteriormente tra le mie gambe, ansimando ad alta voce.
Il tocco della sua lingua mi mandava in estasi e urlai con tutto il fiato che avevo in corpo facendole capire che mi stava provocando un piacere unico, appagante.
E fare l'amore con lei ogni volta mi faceva sentire fottutamente viva.
La sua mano cercò la mia per stringermela facendomi sentire la sua presenza eccome, anche io avevo bisogno di certezze e sicurezze come lei.
"Ti amo, ti amo, ti amo." sussurrai in preda al piacere e una lacrima mi rigò il viso dalla pura euforia che stavo provando, il mio scorpione aumentò il ritmo e per farmi venire aggiunse subito un dito accompagnandomi al limite.
Urlai il suo nome e si alzò dalle mie gambe asciugandosi le labbra e risalendo lungo il mio corpo lasciandomi dei baci sparsi su tutto il mio corpo nudo.
"Sei buona, come sempre." sussurrò baciandomi con passione e la strinsi a me facendola rimanere completamente nuda.
Mi morsicò il labbro e scese nuovamente lungo il mio collo nel mentre che l'abbracciavo forte a me, affondando le unghie nella sua pelle perfetta.
"Grazie, per amarmi così tanto." sussurrai con alcune lacrime che mi rigavano il viso e ogni volta con lei era sempre più intenso e meraviglioso.
"Maca." sussurrò alzando il viso per baciarmi amorevolmente e accarezzai la sua schiena nuda stringendola con una forza disumana, era tutta la mia vita.
Tutto ciò che avevo di più bello.
Nonostante tutto quello che era successo, non ora finalmente l'avevo capito perché non passava un momento dove avevo una paura disumana di perderla, per colpa di quei bastardi.
La feci distendere sotto di me e la guardai dall'alto, incominciando a lasciarle tantissimi baci sul suo viso perfetto.
Sul naso, sulle guance, sulla fronte, sul tatuaggio e rise perché le stavo facendo il solletico e non c'era suono più bello.
"Sei bellissima." dissi guardandola innamorata e combaciai le nostre intimità in un modo impeccabile, infatti lei aprì ancora di più le gambe in modo tale che potessi scivolare meglio e sorrisi.
"Tu lo sei, Macarena." disse togliendomi una ciocca ribelle dal viso e mi mossi lentamente facendola sussultare.
"No." dissi soffocando un gemito e percepii le sue unghie nella mia schiena nel mentre che ansimava estasiata.
"Vuoi litigare nel mentre che stiamo scopando?" disse mordendosi il labbro e le diedi un colpetto sul braccio gemendo poi per la sua sfrontatezza.
Per farla stare zitta diedi una spinta fortissima e per poco la sua testa non andò a sbattere nella testata del letto.
Soffocai una risata e mi accoccolai nell'incavo del suo collo nel mentre che gemevo portando gli occhi all'indietro.
"Piccola." sussurrò Zulema assecondando i miei movimenti e in mia risposta le regalai un gemito rumoroso.
"Sei mia." mormorai possessivamente stringendole la gola sentendo il mio tono di voce si eccitò ancora di più.
Mi mossi più velocemente e percepii una gocciolina di sudore scendere lungo la mia colonna vertebrale per quanta forza ci stessi mettendo nel fare l'amore con lei.
Zulema stava praticamente urlando sotto di me ma la tenni ferma, regalandole un piacere unico e mai visto prima d'ora.
Mi richiamò implorandomi e i suoi gemiti erano dei lamenti, facendomi quasi sorridere per quanto fosse bella.
Le morsicai la spalla gemendo e stavamo per venire all'uniscono, potevo percepire da come il suo corpo stesse tremando.
"Guardami." disse il mio scorpione gemendo e la fissai facendole vedere tutto il mio piacere in viso.
"Ti amo." dissi stringendole la coscia per spingere ancora con più forza e dopo un secondo l'orgasmo ci colpì ad entrambe.
Crollai al suo fianco non riuscendo più a reggermi e le mie gambe stavano tremando come non mai, era stato letteralmente intenso.
"Cazzo." sussurrò Zulema con lo sguardo fisso al soffitto togliendosi i capelli scompigliati dal viso e sorrisi.
Ero senza fiato e non l'avevo mai fatta mia con questa intensità e passione.
Mi ripresi un pochino e la mia regina araba afferrò una sigaretta per rilassarsi ulteriormente, l'accese e si mise seduta coprendosi con il lenzuolo di seta.
Intanto mi misi a pancia in giù e abbracciai il cuscino chiudendo gli occhi, scoprendo la mia schiena nuda e le mie braccia tatuate che si risaltavano tanto.
"Non azzardarti a dormire, c'è il secondo round e pure il decimo." disse la mia fidanzata divertita e le feci il dito medio nel mentre che finiva di fumare.
"Mi hai distrutta, letteralmente." dissi mugugnando rilassata e mantenni ancora gli occhi chiusi ma ad un certo punto la sentii andare dietro di me.
"E quindi?" disse togliendomi del tutto il lenzuolo e mi vennero i brividi, si mise a cavalcioni dietro di me e spostò i miei capelli lunghi di lato per baciarmi la schiena interamente scoperta.
"Amore, ti prego." mormorai stanca e Zulema rise toccando ogni centimetro della mia pelle.
"Voltati." disse al mio orecchio e gemetti accontentandola, la vidi alzarsi completamente nuda e mi morsicai il labbro non appena prese le manette.
"Ricordi cosa ti ho detto al supermercato? Che ti avrei ammanettata e ti avrei fatta mia, per tutta la cazzo di notte Macarena." disse afferrando i miei polsi e mi inchiodò nelle sbarre senza che potessi muovermi.
"Figlia di puttana." dissi eccitata non appena la vidi afferrare una cosa e sgranai gli occhi sorpresa.
Aveva preso la panna a spray, imprecai sottovoce perché non me ne ero accorta a causa della miriade di cose comprate.
"Ho fame, sai?" disse maliziosamente e si mise un po' di panna sulle labbra nel mentre che mi strattonavo, sarei uscita fuori di testa dato che non potevo toccarla e volevo stringerla a me tantissimo.
Si avvicinò e mi baciò, gemetti leccandole la panna dalle labbra e ne mise un po' lungo il mio addome, mi guardò maliziosamente e si legò i capelli.
"Brutta stronza." mormorai eccitata e mi intimò di non muovermi, assolutamente.
Ansimai non appena fece partire una scia di baci dal collo e scese sempre più in basso per togliere la panna dal mio seno, leccò i miei capezzoli e gemetti eccitata.
Continuò a scendere sempre più in basso e inarcai la schiena non appena leccò un punto nel mio addome per poi mordermi piano un lembo di pelle, marchiandomi.
"Cazzo!" urlai non appena mise altra panna nel mio interno coscia e mi veniva da piangere per come mi stava facendo dannare, letteralmente.
"Mhm." mugugnò leccando piano quasi vicino al mio nucleo e se avesse continuato a fare questo gioco probabilmente sarei venuta subito.
Infatti i polsi mi facevano male per come mi stavo muovendo ma non potevo liberarmi tanto, era tutto inutile.
Prese altra panna e me la spalmò sulle labbra per poi addentrare la sua lingua nella mia bocca, facendomi gemere.
Allargò le mie gambe, aprendole possessivamente e stuzzicò il mio punto sensibile facendo dei piccoli cerchietti immaginari, giusto per farmi dannare.
I miei muscoli erano contratti da morire per questa tortura e stavo per scoppiare e piangere perché volevo unire i nostri corpi in una cosa sola, letteralmente.
Le sue labbra marchiarono il mio collo e palpò piano il mio seno destro con una mano mentre con l'altra stuzzicava il mio clitoride, contemporaneamente.
"Sei mia?" mi domandò ansimando contro le mie labbra nel mentre che spingevo il bacino contro la sua mano e annuii stringendo le sbarre del letto.
"Tutta quanta." sussurrai con un tono di voce mai sentito prima d'ora e il mio scorpione soffocò un gemito nel vedermi così sottomessa, solamente a lei.
Avvicinò le labbra nel mio orecchio e mi morsicò il lobo molto forte, facendomi sussultare di scatto.
E poi pronunciò una frase che mi fece gelare il sangue come non mai.
"Ora ti dimostro, come sei mia." disse guardandomi negli occhi intensamente e Dio non l'avevo mai amata così tanto come ora.

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